carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • La temperatura superiore ai 65 gradi può inattivare le uova dei parassiti, mentre la refrigerazione e la clorazione non sono efficaci.
  • C. parvum e C. hominis sono le specie di parassiti di maggiore interesse, con C. parvum rilevante sia in veterinaria che in medicina umana.
  • Epidemie di parassiti come C. hominis hanno colpito migliaia di persone negli USA e nel Regno Unito, spesso trasmesse tramite acqua contaminata.
  • I metodi diagnostici includono l'uso di soluzioni affioranti, colorazione e immunofluorescenza per evidenziare le oocisti, oltre che la ricerca di antigeni nelle feci e la sierologia.
  • Giardia duodenalis ha diversi genotipi, di cui solo A e B sono zoonotici, mentre il parassita vive come trofozoita nel piccolo intestino causando malassorbimento e sintomi correlati.

Indice

  1. Resistenza dei parassiti
  2. Epidemie e prevalenza
  3. Diagnosi e metodi
  4. Specie di Giardia
  5. Sintomatologia e assorbimento

Resistenza dei parassiti

La temperatura superiore ai 65 gradi è in grado di inattivare le uova dei parassiti ma sono piuttosto resistenti alla refrigerazione e alla clorazione quindi anche le acque potabili clorate possono veicolare queste spore. Attualmente sono conosciute 16 specie ma quella che di interesse maggiore è C. parvum che è una specie zoonotica, quindi quella con maggiore interesse veterinario (presente, a seconda delle zone, nel 17-76% delle diarree dei vitelli) insieme a C. hominis, principale specie di interesse medico.

Epidemie e prevalenza

Nell’uomo ci sono state epidemie in USA (Milwaukee focolaio che colpì più di 400.000 persone) e UK che hanno interessato migliaia di casi; in soggetti immunocompetenti il decorso è autolimitante! Oltre a questo fattore influisce la genetica e l’ambiente in cui vivono i soggetti (es. stress/concomitanza con altre patologie). Tendenzialmente il 5-30% dei bambini ospedalizzati sono infetti mentre negli adulti la prevalenza è 1-3% (aumenta a 10-20% ad esempio in caso di sieropositività). Il caso di Milwaukee non fu un caso di zoonosi perché si trattò di C. hominis: un cambio delle direzioni delle maree aveva trasportato scarichi fognari dei grandi laghi nella captazione degli acquedotti. La sieroprevalenza è elevata (25-35%) ma il problema non si presenta solo in ambienti tropicali molto contaminati e questo è legato anche alla presenza di animali soprattutto ruminanti sul territorio.

Il sospetto di infezione sorge ogni qualvolta si presentino fenomeni diarroici acquosi (non emorragici in quanto non viene intaccata la lamina propria e sono addirittura extracitoplasmatici). La diarrea risulta acquosa in quanto non è autolimitante e diventa esponenziale finché il sistema immunitario non lo blocca. Le oocisti si possono ricercare ma sono di piccole dimensioni e difficili da identificare.

Diagnosi e metodi

I metodi diagnostici principali usati dunque sono 3:

- Evidenziazione delle oocisti con soluzione affiorante, su strisci colorazione o con immunofluorescenza

- Antigene nelle feci;

- Sierologia.

Esempio: si mettono le feci sul vetrino, si lasciano seccare e poi si aggiunge un anticorpo anti- Cryptosporidium marcato con fluorescina e poi al microscopio a fluorescenza si va a vedere se sono presenti delle oocisti a cui si è legato l’anticorpo.

Specie di Giardia

Esistono diverse specie di Giardia e che tra queste si ha G. duodenalis; di quest’ultima si possono riconoscere poi diversi genotipi che hanno dei range di ospiti diversi: vengono indicati con lettere da A a G. A noi interessano i genotipi A e B perché colpiscono diversi mammiferi e l’uomo; il C e il D che colpiscono cane e gatto, l’E i ruminanti e l’F il cane non sono invece zoonotici. Posso tranquillamente avere il cane con diarrea da Giardia e avere rischio zoonotico pari a 0; se invece si trattasse del ceppo A o B allora si potrebbe presentare la zoonosi. Differenziare i genotipi è un po’ complesso quindi è sempre meglio essere cauti nel caso si presenti sintomatologia.

Sintomatologia e assorbimento

Il parassita vive nella forma di trofozoita e vive nel lume del piccolo intestino presentando una ventosa nella parte ventrale che gli permette di rimanere adeso, anche grazie alla secrezione di lectina, agli enterociti e di approfondirsi nei microvilli. La formazione di cisti avviene nella parte distale del tenue per mancanza a questo livello delle condizioni favorevoli presenti invece nelle parti alte. La sintomatologia è legata soprattutto al malassorbimento; spesso si ha steatorrea (feci con grassi) perché i grassi sono difficili da assorbire; associata alla steatorrea avrò diarrea, nausea, perdita di peso e appetito, dolori addominali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'effetto della temperatura sulla riproduzione dei parassiti?
  2. La temperatura superiore ai 65 gradi è in grado di inattivare le uova dei parassiti.

  3. Quali sono le specie di parassiti di maggior interesse veterinario?
  4. Le specie di maggior interesse veterinario sono C. parvum e C. hominis.

  5. Quali sono i sintomi legati all'infezione da parassiti?
  6. I sintomi includono diarrea acquosa, steatorrea, nausea, perdita di peso, appetito e dolori addominali.

  7. Quali sono i metodi diagnostici principali per rilevare la presenza di parassiti?
  8. I metodi diagnostici principali sono l'evidenziazione delle oocisti, l'antigene nelle feci e la sierologia.

  9. Quali sono i genotipi di Giardia che possono causare zoonosi?
  10. I genotipi A e B di Giardia possono causare zoonosi.

Domande e risposte