carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • La digestione del cibo completo da parte dei cavalli richiede tempi variabili, con il fieno che necessita di più tempo rispetto ai concentrati pellettati, influenzando il loro comportamento e salute in scuderia rispetto alla natura.
  • Un mangime completo deve mantenere un equilibrio di fibra per la salute del cieco-colon, ma deve anche considerare l'anamnesi ambientale per evitare problemi comportamentali.
  • I wafer sono fieni arricchiti con concentrati e melasso, non sono foraggi puri e offrono una soluzione parziale per l'alimentazione.
  • Gli integratori forniscono microelementi e vitamine, ma l'uso eccessivo può portare a sovradosaggio di elementi come il selenio, necessitando attenzione soprattutto negli animali anziani e sportivi.
  • I cereali come l'orzo offrono energia basata sull'amido, ma sono squilibrati nei minerali, con carenze significative di calcio e altri nutrienti essenziali, rendendoli non completi.

Problema di fornire a cavalli cibo completo

Il problema di fornire a un cavallo del cibo completo è che impiega 40 minuti per ingerire 1 kg di fieno, 10 minuti per un concentrato pellettato (es. orzo, 12 min. per il mais). In natura impiega 12 ore per mangiare la sua razione, in scuderia 4 ore + 20 minuti per il concentrato: ha molte ore in meno in cui bruca; quindi, nel box si annoia e sviluppa patologie.
Per essere un mangime completo deve avere una percentuale di fibra adatta a mantenere la salubrità del cieco-colon.
Per cui dal punto di vista funzionale sono ottimi, mentre da quello comportamentale no: la nutrizione e l’alimentazione non sono competenze slegate dal resto, bisogna tenere conto di tutto per stilare un piano alimentare, bisogna fare correttamente l’anamnesi ambientale (es. vado in scuderia e vedo molti tic e balli dell’orso, allora evito di dare un mangime completo).
I wafer, o cubettoni, sono tendenzialmente dei fieni, arricchiti da una parte di mangimi semplici (es. mais) e spruzzati da melasso (abbatte la polverosità e serve a tenerli compatti, circa il 3% della massa). Non sono propriamente foraggi perché contengono anche dei concentrati come il mais.

Gli integratori apportano solo determinate categorie di nutrienti, sono generalizzati, apportano microelementi e vitamine. Tendenzialmente l’integrazione è già compresa nei mangimi; in altri casi si dà a parte, non perché non ci sia negli alimenti, ma perché servono integratori specifici (es. ferro per gli anemici), i quali non “proteggono” da altre carenze di micronutrienti (fattori di crescita, vitamine, provitamine, microelementi e i nutraceutici).
C'è sempre il rischio di andare in sovra dosaggio di qualcosa, per esempio del selenio, che ha un dosaggio corretto in un range molto stretto (bisogna fare attenzione). Negli animali anziani e nei soggetti sportivi è utile perché è un cofattore della perossidasi. Come già detto sono la categoria più utilizzata come concentrati perché sono una fonte di energia molto diffusa (l’unità foraggera è infatti basata sulla quantità di energia di 1 kg di orzo).
Che caratteristiche generali hanno? Sono fonti di energia, tendenzialmente dovuta dalla presenza di amido, stoccato nella cariosside del seme perché è la fonte di energia di ricaccio della piantina l’anno successivo.
Se dovesse essere chiesto “quanta energia c’è nella granella di orzo?”, bisogna ricordare che 1 kg di orzo = 1 unità foraggera. Gli altri cereali quindi si aggirano intorno a questo valore, anche se ci sono quelli a seme vestito; quindi, sono più fibrosi e hanno meno energia; quelli con più olio (mais) e hanno più energia...
Hanno circa il 10% di proteine (la scagliola è quella con maggiore percentuale, circa 15%), ma sono poveri di lisina, il mais anche di triptofano.
I semi sono tra gli alimenti più squilibrati dal punto di vista dei minerali: discretamente ricchi di fosforo (in forma fitinica e localizzato nella parte tegumentale), molto carenti di calcio, molto ricchi di potassio, sodio assente. Il fatto che i rapporti Ca-P e K-Na sono squilibrati è il motivo per cui i cereali non possono essere un alimento completo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il problema principale nel fornire un mangime completo ai cavalli?
  2. Il problema principale è che i cavalli impiegano meno tempo a mangiare in scuderia rispetto alla natura, il che può portare a noia e patologie comportamentali.

  3. Quali sono le caratteristiche necessarie per un mangime completo per cavalli?
  4. Deve avere una percentuale di fibra adatta a mantenere la salubrità del cieco-colon, ma deve anche considerare l'aspetto comportamentale del cavallo.

  5. Cosa sono i wafer o cubettoni e come sono composti?
  6. I wafer o cubettoni sono fieni arricchiti con mangimi semplici come il mais e spruzzati con melasso per ridurre la polverosità e mantenerli compatti.

  7. Qual è il rischio associato all'uso di integratori nei cavalli?
  8. C'è il rischio di sovradosaggio di alcuni nutrienti, come il selenio, che ha un dosaggio corretto in un range molto stretto.

  9. Perché i cereali non possono essere considerati un alimento completo per i cavalli?
  10. I cereali sono squilibrati dal punto di vista dei minerali, con un rapporto Ca-P e K-Na non adeguato, rendendoli inadatti come alimento completo.

Domande e risposte