Concetti Chiave
- La digestione del cibo completo da parte dei cavalli richiede tempi variabili, con il fieno che necessita di più tempo rispetto ai concentrati pellettati, influenzando il loro comportamento e salute in scuderia rispetto alla natura.
- Un mangime completo deve mantenere un equilibrio di fibra per la salute del cieco-colon, ma deve anche considerare l'anamnesi ambientale per evitare problemi comportamentali.
- I wafer sono fieni arricchiti con concentrati e melasso, non sono foraggi puri e offrono una soluzione parziale per l'alimentazione.
- Gli integratori forniscono microelementi e vitamine, ma l'uso eccessivo può portare a sovradosaggio di elementi come il selenio, necessitando attenzione soprattutto negli animali anziani e sportivi.
- I cereali come l'orzo offrono energia basata sull'amido, ma sono squilibrati nei minerali, con carenze significative di calcio e altri nutrienti essenziali, rendendoli non completi.
Problema di fornire a cavalli cibo completo
Il problema di fornire a un cavallo del cibo completo è che impiega 40 minuti per ingerire 1 kg di fieno, 10 minuti per un concentrato pellettato (es. orzo, 12 min. per il mais). In natura impiega 12 ore per mangiare la sua razione, in scuderia 4 ore + 20 minuti per il concentrato: ha molte ore in meno in cui bruca; quindi, nel box si annoia e sviluppa patologie.Per essere un mangime completo deve avere una percentuale di fibra adatta a mantenere la salubrità del cieco-colon. Per cui dal punto di vista funzionale sono ottimi, mentre da quello comportamentale no: la nutrizione e l’alimentazione non sono competenze slegate dal resto, bisogna tenere conto di tutto per stilare un piano alimentare, bisogna fare correttamente l’anamnesi ambientale (es. vado in scuderia e vedo molti tic e balli dell’orso, allora evito di dare un mangime completo).
I wafer, o cubettoni, sono tendenzialmente dei fieni, arricchiti da una parte di mangimi semplici (es. mais) e spruzzati da melasso (abbatte la polverosità e serve a tenerli compatti, circa il 3% della massa). Non sono propriamente foraggi perché contengono anche dei concentrati come il mais.
Gli integratori apportano solo determinate categorie di nutrienti, sono generalizzati, apportano microelementi e vitamine. Tendenzialmente l’integrazione è già compresa nei mangimi; in altri casi si dà a parte, non perché non ci sia negli alimenti, ma perché servono integratori specifici (es. ferro per gli anemici), i quali non “proteggono” da altre carenze di micronutrienti (fattori di crescita, vitamine, provitamine, microelementi e i nutraceutici).
C'è sempre il rischio di andare in sovra dosaggio di qualcosa, per esempio del selenio, che ha un dosaggio corretto in un range molto stretto (bisogna fare attenzione). Negli animali anziani e nei soggetti sportivi è utile perché è un cofattore della perossidasi. Come già detto sono la categoria più utilizzata come concentrati perché sono una fonte di energia molto diffusa (l’unità foraggera è infatti basata sulla quantità di energia di 1 kg di orzo).
Che caratteristiche generali hanno? Sono fonti di energia, tendenzialmente dovuta dalla presenza di amido, stoccato nella cariosside del seme perché è la fonte di energia di ricaccio della piantina l’anno successivo.
Se dovesse essere chiesto “quanta energia c’è nella granella di orzo?”, bisogna ricordare che 1 kg di orzo = 1 unità foraggera. Gli altri cereali quindi si aggirano intorno a questo valore, anche se ci sono quelli a seme vestito; quindi, sono più fibrosi e hanno meno energia; quelli con più olio (mais) e hanno più energia...
Hanno circa il 10% di proteine (la scagliola è quella con maggiore percentuale, circa 15%), ma sono poveri di lisina, il mais anche di triptofano.
I semi sono tra gli alimenti più squilibrati dal punto di vista dei minerali: discretamente ricchi di fosforo (in forma fitinica e localizzato nella parte tegumentale), molto carenti di calcio, molto ricchi di potassio, sodio assente. Il fatto che i rapporti Ca-P e K-Na sono squilibrati è il motivo per cui i cereali non possono essere un alimento completo.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale nel fornire un mangime completo ai cavalli?
- Quali sono le caratteristiche necessarie per un mangime completo per cavalli?
- Cosa sono i wafer o cubettoni e come sono composti?
- Qual è il rischio associato all'uso di integratori nei cavalli?
- Perché i cereali non possono essere considerati un alimento completo per i cavalli?
Il problema principale è che i cavalli impiegano meno tempo a mangiare in scuderia rispetto alla natura, il che può portare a noia e patologie comportamentali.
Deve avere una percentuale di fibra adatta a mantenere la salubrità del cieco-colon, ma deve anche considerare l'aspetto comportamentale del cavallo.
I wafer o cubettoni sono fieni arricchiti con mangimi semplici come il mais e spruzzati con melasso per ridurre la polverosità e mantenerli compatti.
C'è il rischio di sovradosaggio di alcuni nutrienti, come il selenio, che ha un dosaggio corretto in un range molto stretto.
I cereali sono squilibrati dal punto di vista dei minerali, con un rapporto Ca-P e K-Na non adeguato, rendendoli inadatti come alimento completo.