carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • I piani alimentari finali dei bovini devono considerare il peso vivo finale, la capacità di accrescimento, l'adipogenesi e l'ingestione di sostanza secca.
  • La fase di finissaggio nei bovini, nei 40-60 giorni finali, è cruciale per sviluppare grasso di marezzatura e copertura, con un incremento energetico tramite cereali o grassi by-pass.
  • Il metodo Barley-beef utilizza esclusivamente concentrati per l'alimentazione, ma può causare problemi come meteorismo e lesioni renali; una variante include fieno grossolano per mitigare questi effetti.
  • In Francia, l'allevamento semi-intensivo sfrutta le risorse di foraggio e ha una curva di crescita discontinua, valorizzando la sostenibilità ambientale.
  • Durante la fase iniziale, l'alimentazione dei vitelli è lattea, passando poi a mangimi concentrati e foraggi con svezzamento, influenzando lo sviluppo del rumine.

Indice

  1. Considerazioni sui piani alimentari
  2. Fase di finissaggio e metodi
  3. Metodo Barley-beef e inconvenienti
  4. Variante per risolvere inconvenienti
  5. Allevamento semi-intensivo in Francia

Considerazioni sui piani alimentari

Nei piani alimentari finali bisogna tener conto di:

    - peso vivo finale da raggiungere;

    - capacità di accrescimento;

    - adipogenesi;

    - capacità di ingestione di sostanza secca.

Fase di finissaggio e metodi

Fase di finissaggio negli ultimi 40-60 giorni di allevamento. Serve per favorire l’adipogenesi per il grasso di marezzatura e per il grasso di copertura.

L’incremento energetico è attuato attraverso un incremento del 10-15% di cereali oppure utilizzando il grasso by-pass o i saponi di calcio (200-300 g/die).

È importante la sospensione del silomais per evitare di dare sapori amari nella carne.

Metodo Barley-beef e inconvenienti

Un metodo molto utilizzato negli ultimi anni è detto Barley-beef o Preston: questo metodo prevede l’utilizzo esclusivamente di concentrati. Il vitello è svezzato a 70-90 giorni ed è allevato in stabulazione con concentrati a volontà:

    - 80% orzo schiacciato + 20% di nucleo protidico, vitaminico e minerale (proteina grezza 24 - 25%, Ca 2%, P 1,6%);

    - 80% mais con tutolo + 20% nucleo (proteina grezza 30%, Ca 2%, P1,6%).

    Si ha un accrescimento di circa 1,4-1,5 kg/die ma con alcuni inconvenienti: meteorismo, ruminiti, ascessi epatici, lesioni renali.

Variante per risolvere inconvenienti

È quindi stata elaborata una variante per risolvere gli inconvenienti: incluso impiego di fieno grossolano (0,5-1, 5 kg/die) e di mangimi zavorrati (contengono 15-20% di zavorra ovvero alimenti fibrosi). Questo è detto vitellone precocissimo. Nella fase di avviamento si hanno razioni con 50% di energia fornita dal foraggio e 50% da concentrati. Andando avanti il foraggio si riduce fino ad avere il 90% di concentrati. Questo piano alimentare prevede che si faccia sviluppare inizialmente il rumine e una volta sviluppato si spinge l’animale verso la fase di finissaggio. Nella pratica i piano alimentari possono essere molto vari anche utilizzando foraggi locali più facilmente reperibili.

Allevamento semi-intensivo in Francia

In Francia viene sfruttato un allevamento semi-intensivo o estensivo in cui gli animali sono macellati a 2-3 anni e talvolta anche più tardi. non raggiungono il potenziale massimo di crescita ma valorizzano le risorse di foraggio. La curva di accrescimento è detta discontinua: picco nella stagione di pascolamento invece d’inverno animali mangiano il fieno e si abbassa la curva. Vengono poi messi in stabulazione per la fase di finissaggio. Questo tipo di allevamento è anche sostenibile dal punto di vista ambientale. Una parte importante del mercato della carne in Italia è quella delle vacche da riforma.

L’alimentazione è inizialmente lattea (con latte naturale o ricostituito) fino allo svezzamento e poi si inizia ad alimentare gli animali con un’alimentazione solida a base di mangimi concentrati e foraggi. Durante la fase di alimentazione lattea il vitello è un monogastrico funzionale. Può essere sfruttato un allattamento naturale come avviene per i vitelli di razze da carne o a duplice attitudine, o si può utilizzare un allattamento artificiale, molto utilizzato in razze da latte, a duplice attitudine se munte o vitelli scolostrati acquistati.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli elementi chiave da considerare nei piani alimentari finali dei bovini?
  2. Nei piani alimentari finali dei bovini, è importante considerare il peso vivo finale da raggiungere, la capacità di accrescimento, l'adipogenesi e la capacità di ingestione di sostanza secca.

  3. In cosa consiste la fase di finissaggio e quali metodi sono utilizzati?
  4. La fase di finissaggio, che dura 40-60 giorni, favorisce l'adipogenesi per il grasso di marezzatura e di copertura. Si utilizza un incremento energetico con cereali o grassi by-pass. Il metodo Barley-beef o Preston, basato su concentrati, è comune.

  5. Quali sono gli inconvenienti del metodo Barley-beef e come vengono risolti?
  6. Il metodo Barley-beef può causare meteorismo, ruminiti, ascessi epatici e lesioni renali. Una variante include fieno grossolano e mangimi zavorrati per risolvere questi problemi, sviluppando inizialmente il rumine.

  7. Come si differenzia l'allevamento semi-intensivo o estensivo in Francia?
  8. In Francia, l'allevamento semi-intensivo o estensivo prevede la macellazione a 2-3 anni, valorizzando le risorse di foraggio. La curva di accrescimento è discontinua, con picchi durante il pascolamento e cali in inverno. Questo metodo è sostenibile dal punto di vista ambientale.

Domande e risposte