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Concetti Chiave

  • Moniezia Benedeni e Moniezia Espansa sono parassiti che hanno come ospiti definitivi rispettivamente bovini, ovini e caprini, con uova dalle forme distintive.
  • Il ciclo vitale delle tenie coinvolge acari coprofagi che ingeriscono le oncosfere dalle feci, sviluppando i cisticercoidi che infettano gli ospiti definitivi.
  • Il trattamento antiparassitario con albendazolo o benzimidazolici viene effettuato in tarda primavera/inizio estate negli animali giovani per controllare l'infestazione.
  • Le infestazioni di Moniezia nei ruminanti sono spesso asintomatiche, ma M. espansa può causare scarso accrescimento e diarrea in caso di infestazioni massicce.
  • Nonostante non siano zoonosi, le infestazioni non deprezzano le carni, e l'obiettivo del trattamento è mantenere basse cariche infestanti.

Indice

  1. “Le tenie dei ruminanti”
  2. Conclusioni

“Le tenie dei ruminanti”

Moniezia Benedeni: ha come ospite definitivo i bovini. Gli adulti sono lunghi fino a 2m, le proglottidi larghe fino a 2.5 cm. Le uova sono quadrangolari e possono raggiungere fino i 75 micron di grandezza. Moniezia Espansa: ha come ospite definitivo ovini e caprini e, più raramente, i bovini. Le uova sono piramidali.
Le proglottidi sono eliminate nell'ambiente e successivamente ingerite da acari coprofagi (Oribatidae).
Questi vanno a nutrirsi sulle feci e ingeriscono le oncosfere e dopo circa 1-4 mesi si sviluppa il cisticercoide. Quando l’acaro viene ingerito dall’ospite definitivo, dopo un mese/un mese e mezzo, si sviluppa il parassita adulto, che ha vita media di circa 3 mesi.
Quest’ ultimo ha un picco di infestazione che coincide con quello degli acari presenti nell’ambiente, che avviene in tarda primavera/inizio estate, in quanto favorito dal clima caldo e umido. Gli acari sono eterotermi, dunque d’inverno non sono nelle condizioni adatte per riprodursi e moltiplicarsi.
L'acaro infestato in estate/autunno può restare infestante per dei mesi, fino alla primavera seguente. Quindi alcuni animali si possono infestare con acari derivati dall’anno prima e in seguito produrre delle oncosfere, che raggiungono il picco in concomitanza con quello degli acari già presenti nell’ambiente.
Il trattamento viene generalmente effettuato con albendazolo per M. benedeni, che è attivo anche nei confronti dei tricostrongili o con benzimidazolici per M. espansa. Si effettua negli animali giovani (circa 3 mesi), in tarda primavera/inizio estate, in quanto sono i più colpiti perché non hanno ancora sviluppato la risposta immunitaria. Inoltre bisogna tenere conto del fatto che: i parassiti presenti in questo periodo sono quelli che producono le uova e che infestano gli acari che ci saranno in estate, i quali garantiscono la loro sopravvivenza in inverno. Quindi riducendo la produzione di uova attuale, è come se si interrompesse la possibilità di mantenere il ciclo e la sua ripetizione l’anno successivo.
Nei ruminanti le infestazioni di M. benedeni decorrono in maniera quasi asintomatica, poiché si tratta di un parassita di dimensioni relativamente piccole (2 metri). Quindi causerà più danni in un carnivoro, in quanto è presente un apparato digerente molto più corto.

Conclusioni

Nel caso di infestazioni massive di M.espansa, si possono avere problemi di scarso accrescimento e diarrea. Per entrambe le Moniezie non si tratta di zoonosi e non danno deprezzamento delle carni o dei visceri, pertanto l'obiettivo non è la rimozione totale, ma avere cariche infestanti basse.
Davainea Proglottina, come anche Railettina (altra specie descritta sotto), è tipica degli allevamenti all’aperto. È stata praticamente eradicata non con interventi di tipo sanitario, ma con la tipologia di allevamento utilizzata. Quando le galline erano allevate in gabbie d’acciaio era quasi impossibile che avessero Davainea. Con il cambio di allevamento, attualmente più orientato verso modalità a terra, all’aperto e biologiche, si torna ad avere problemi con questo parassita.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli ospiti definitivi di Moniezia Benedeni e Moniezia Espansa, e quali differenze ci sono nelle loro uova?
  2. Moniezia Benedeni ha come ospiti definitivi i bovini, con uova quadrangolari, mentre Moniezia Espansa ha come ospiti definitivi ovini e caprini, e più raramente i bovini, con uova piramidali.

  3. Come si sviluppa il ciclo vitale delle tenie dei ruminanti e quale ruolo giocano gli acari coprofagi?
  4. Il ciclo vitale inizia con le proglottidi eliminate nell'ambiente e ingerite da acari coprofagi. Dopo 1-4 mesi si sviluppa il cisticercoide nell'acaro, che, una volta ingerito dall'ospite definitivo, porta allo sviluppo del parassita adulto in circa un mese/un mese e mezzo.

  5. Quando è consigliato effettuare il trattamento contro le infestazioni di Moniezia e perché?
  6. Il trattamento è consigliato in tarda primavera/inizio estate, negli animali giovani di circa 3 mesi, perché sono i più colpiti non avendo ancora sviluppato una risposta immunitaria. Questo periodo coincide con la produzione di uova che infestano gli acari estivi, interrompendo così il ciclo di infestazione.

  7. Quali sono le conseguenze delle infestazioni di Moniezia nei ruminanti e come si differenziano dagli effetti su altri animali?
  8. Nei ruminanti, le infestazioni di M. benedeni sono quasi asintomatiche data la dimensione relativamente piccola del parassita (2 metri), mentre possono causare più danni in un carnivoro per via dell'apparato digerente più corto. Nel caso di M. espansa, infestazioni massive possono portare a scarso accrescimento e diarrea.

Domande e risposte