carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • La lattazione nelle vacche da carne è limitata, con un picco di produzione di latte di 9 kg al quarto mese, ma il fabbisogno energetico rimane superiore a quello della gravidanza.
  • La contaminazione microbica, specialmente da clostridi, rappresenta un pericolo per la produzione di formaggio, influenzando le caratteristiche organolettiche del latte.
  • Un'adeguata produzione di latte è cruciale per lo sviluppo corretto del sistema nervoso nei vitelli, seguito dai sistemi scheletrico, muscolare e adiposo.
  • La capacità di ingestione della sostanza secca varia in base a età, sesso, razza e condizioni ambientali, influenzando il fabbisogno energetico calcolato tramite unità foraggere latte e carne.
  • La deposizione di grasso nei bovini dipende da razza, sesso e stato di ingrassamento, con le razze precoci che accumulano grasso più rapidamente rispetto a quelle tardive.

Alimentazione delle vacche da carne in lattazione

Anche le vacche da carne hanno una lattazione ma la produzione di latte è poca (picco di 9 kg) di conseguenza il fabbisogno di lattazione è molto contenuto ma sempre più alto di quello di gravidanza. Il picco avviene al quarto mese.
Il fabbisogno complessivo è dato da quello di mantenimento (il maggiore), da quello di lattazione e da quello di gestazione.
Di conseguenza non ci può essere contaminazione microbica, in particolare da clostridi, i quali conferiscono occhiature nelle forme di formaggio.
Tutte le sostanze che alterano le caratteristiche compositive del latte, quelle casearie o quelle organolettiche, come l’utilizzo di essenze erbacee che danno gusti amari o la presenza di insilati in azienda (basta anche solo la presenza senza la somministrazione per dare problemi) rappresentano un pericolo nella produzione del formaggio. Si osserva come nelle razze tardive i picchi sono spostati verso destra.
Il primo sistema a crescere ed arrivare a maturazione è il sistema nervoso. Se la madre non ha una produzione di latte adeguata il primo sistema che si accresce in modo non corretto è il sistema nervoso, poi si arriva a problemi a livello del sistema scheletrico, poi muscolare e infine adiposo.

Un altro importante fattore è la capacità di ingestione della sostanza secca che varia in base ad età, sesso.
e razza ma anche in base alle caratteristiche degli alimenti, alle tecniche di preparazione degli alimenti, alle modalità di somministrazione delle diete e alle condizioni ambientali. Il fabbisogno energetico: nel caso del bovino il riferimento all’energia netta è calcolato attraverso due sistemi che sono le unità foraggere latte e le unità foraggere carne. Il discriminante rispetto all’utilizzo del primo o del secondo sistema è proprio la velocità di accrescimento: in animali con un livello nutritivo maggiore o uguale a 1,35 il riferimento da utilizzare è quello dell’unità foraggera da carne, a livelli inferiore si utilizza invece l’unità foraggera da latte.
A seconda dell’animale che si considera si possono utilizzare diversi tipi di alimentazione:

    - Impiego di soli concentrati (metodo Preston o Barley-beef)
    - Impiego di solo foraggio (allevamenti bradi o semi bradi)
La deposizione di grasso è un’altra qualità: ad esempio un vitellone di 250 kg che cresce di 1 kg al giorno depone 135 g di grasso, uno di 450 kg nelle stesse condizioni deporrà 255 g. La deposizione di grasso aumenta anche con l’accrescimento giornaliero, lavorando su razze molto precoci non si può forzare molto l’accrescimento. In un bue di 500 kg con incremento ponderale di 800 g/giorno mantiene comunque un 25% di grasso. Se lo facciamo crescere di 1200 g/giorno deporrà circa il 35% di grasso. In questa immagine si osserva l’accrescimento dei diversi tessuti con il procedere dell’età del bovino in razze precoci e tardive,
Il fabbisogno minerale e vitaminico non dipende da processi di adipogenesi. Per quanto riguarda il fabbisogno di fibra è opportuno che una razione contenga 10-12% di fibra grezza sulla sostanza secca.
L’accrescimento varia in base a:
    - Razza: precoci (depositano grasso precocemente) o tardive (depositano grasso tardivamente);
    - Sesso: maschi depositano il grasso più tardivamente;
    - Stato di ingrassamento: animale più grasso depone più grasso di un animale magro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il picco di produzione di latte nelle vacche da carne in lattazione?
  2. Il picco di produzione di latte nelle vacche da carne in lattazione avviene al quarto mese e raggiunge circa 9 kg.

  3. Quali sono i principali fabbisogni nutrizionali delle vacche da carne in lattazione?
  4. I principali fabbisogni nutrizionali includono il mantenimento, la lattazione e la gestazione, con il mantenimento che rappresenta il fabbisogno maggiore.

  5. Quali sono i rischi associati alla contaminazione microbica nel latte?
  6. La contaminazione microbica, in particolare da clostridi, può causare occhiature nei formaggi e alterare le caratteristiche compositive, casearie e organolettiche del latte.

  7. Come varia la deposizione di grasso nei bovini in base al peso e all'accrescimento giornaliero?
  8. La deposizione di grasso aumenta con l'accrescimento giornaliero; ad esempio, un vitellone di 250 kg che cresce di 1 kg al giorno depone 135 g di grasso, mentre uno di 450 kg deporrà 255 g.

  9. Quali fattori influenzano l'accrescimento dei bovini?
  10. L'accrescimento dei bovini varia in base alla razza (precoci o tardive), al sesso (i maschi depositano grasso più tardi) e allo stato di ingrassamento (animali più grassi depongono più grasso).

Domande e risposte