Concetti Chiave
- Il procedimento a catena semi-continua, noto anche come a poste multiple, è il più utilizzato per la macellazione di grossi capi, suddividendo il processo in fasi successive lungo una linea di macellazione.
- Originariamente introdotto nel 1930 a Lubecca, il processo è stato inizialmente suddiviso in tre fasi: abbattimento e dissanguamento, scuoiamento e asportazione, e completamento dello scuoiamento ed eviscerazione.
- L'evoluzione delle tecniche ha portato a un sistema a cinque o sei fasi, con importanti innovazioni come il dissanguamento verticale e l'uso della rotaia tubolare per lo spostamento degli animali.
- Il "sistema danese" ha introdotto il sollevamento dell'animale post-stordimento e l'uso di ganci scorrevoli, migliorando l'efficienza e la pulizia del processo.
- Un principio chiave della macellazione moderna è garantire che ogni operazione sia più pulita della precedente, contribuendo a un processo più igienico e organizzato.
Catena semi-continua
Il procedimento a catena semi-continua detto anche a poste multiple, oppure a tappe o a fasi successive, è quello più applicato per grossi capi. Il lavoro avviene lungo una linea di macellazione, attraverso diverse tappe, in ciascuna tappa la carcassa e i visceri si fermano.Le singole operazioni possono essere raggruppate a livello della tappa e possono essere eseguite sia da un singolo operatore, che si sposta da un posto all’altro (fatto salvo la gestione degli incroci e del passaggio da zona sporca a pulita) con l’animale, oppure da squadre di operai specializzati che rimangono nella singola postazione. Questo metodo di lavorazione è piuttosto recente se pensiamo all’attività di macellazione.
Venne applicato per la prima volta nel 1930 a Lubecca ed era organizzato in questo modo, in 3 distinte fasi di lavoro:
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A. Abbattimento, dissanguamento, sollevamento dell’animale che veniva posato su di un carrello con ruote; il dissanguamento era fatto ancora a terra.
B. Scuoiamento della regione ventrale e toracica ed asportazione di testa e “zampi” dell’animale sul carrello (sgarrettamento);
C. Sollevamento con argano, completamento dello scuoiamento, eviscerazione, divisione in mezzene della carcassa appesa.
Il dissanguamento dell’animale avveniva ancora a terra, solo nel 1956 si pensò di eseguire il dissanguamento ad animale appeso per gli arti posteriori, quindi eseguendo un “dissanguamento verticale”.
A questo punto ne è nato quindi un sistema per bovini, detto “sistema danese”, organizzato in questo modo:
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1. Prima fase: abbattimento e dissanguamento dopo l’appendimento e sollevamento per gli arti
posteriori, in un apposito reparto;
2. Seconda fase: l’animale, portato in sala di macellazione era posto su un carrello dove era scuoiato al ventre e al torace (come nella seconda fase della prima organizzazione della macellazione) e venivano asportati testa e “zampi”;
3. Terza fase: l’animale era sollevato e portato al luogo dove era completato lo scuoiamento, eviscerato e ridotto in mezzene e in quarti.
Nelle tecniche di macellazione, una grossa innovazione è risultata dal:
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• Sollevamento dell’animale dopo lo stordimento;
• Uso di ganci scorrevoli sulle guidovie per lo spostamento degli animali lungo la catena di macellazione.
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo di macellazione più applicato per grossi capi?
- Come si è evoluto il processo di macellazione nel tempo?
- Qual è stata una delle principali innovazioni nelle tecniche di macellazione?
- Qual è l'importanza della pulizia nelle operazioni di macellazione?
Il metodo più applicato per grossi capi è il procedimento a catena semi-continua, noto anche come a poste multiple, a tappe o a fasi successive.
Il processo di macellazione è passato da 3 fasi a 5 o 6 fasi, con l'introduzione del dissanguamento verticale e l'uso di rotaie tubolari e piattaforme girevoli per migliorare l'efficienza.
Una delle principali innovazioni è stata l'introduzione del sollevamento dell'animale dopo lo stordimento e l'uso di ganci scorrevoli sulle guidovie per lo spostamento lungo la catena di macellazione.
È fondamentale che ogni operazione di macellazione sia più pulita della precedente per garantire la qualità e la sicurezza del processo.