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Le Alghe Pluricellulari
Sono le piante acquatiche con struttura tallosa, le cui cellule costituenti non si conoscono normalmente
allo stato libero.
Il tallo è il corpo di un vegetale le cui cellule presentano differenziamento scarso o assente.
Gli organismi che presentano questo tipo di
struttura si dà genericamente il nome di
Tallofite.
Il passaggio dalle alghe unicellulari a quelle pluricellulari si è attuato attraverso forme coloniali di tipo
Volvox, oppure tramite organizzazione di tipo capsale.
l’organizzazione tricale: si tratta di un filamento di cellule
Il tipo di assetto pluricellulare più semplice è
poste una sull’altra.
Può accrescersi per divisione di tutte le sue cellule; un’ulteriore evoluzione è rappresentata
dall’acquisizione di ramificazioni del tallo.
Un altro tipo di assetto è l’organizzazione sifonale, rappresentata da strutture, anche di discrete
dimensioni, in cui esistono molti nuclei ma mancano totalmente le membrane divisorie tra le cellule.
Una via di mezzo è l’organizzazione sifonocladale, in cui esistono membrane divisorie tra cellule, ma
ciascuna di esse è plurinucleata.
La più complessa tra tutte è l’organizzazione pseudoparenchimatica, in cui la divisione cellulare avviene
in due direzioni, originando talli laminari.
Nelle alghe pluricellulari distinguiamo tre tipi principali di riproduzione:
la semplice propagazione vegetativa: quando una parte della pianta si distacca da essa per
formare un nuovo individuo;
la riproduzione agamica:può avvenire mediante cellule durevoli (dalla trasformazione in organo
di resistenza di un’intera cellula vegetativa), o per spore (mobili per mezzo di flagelli, zoospore, o
aplanospore;
prive di moti autonomi,
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la riproduzione sessuata:avviene mediante la copulazione di due gameti per isogamia, anisogamia
o oogamia.
I FUNGHI
I Funghi sono organismi eucarioti eterotrofi.
I più semplici sono unicellulari con organizzazione flagellata, rizopodiale o coccale.
Vi è una forte tendenza all’aggregazione ed al passaggio ad una condizione
pluricellulare.
Si ha la formazione di grosse cellule polinucleate da cui evolvono forme pluricellulari
con organizzazione sifonale.
Le cellule si sviluppano in particolare nel senso della lunghezza e prendono il nome di
ife;
il corpo del fungo, costituito da un insieme di ife, è detto micelio.
vita eterotrofa.
I funghi non hanno pigmenti fotosintetici in quanto sono adatti alla
Hanno un tipo di organizzazione simile a quella delle alghe , perciò sono chiamati
anch’essi piante Tallofite.
Possono essere distinti in saprofiti, se si nutrono di sostanze organiche in
decomposizione, parassiti se si nutrono di sostanze tratte da organismi viventi.
La maggior parte dei Funghi possiede una parete cellulare formata da un polisaccaride
micosina; fa eccezione il gruppo degli Oomiceti che hanno pareti
azotato detto
cellulosiche.Le sostanze energetiche sono generalmente di natura lipidica.
Hanno di solito un nucleo piuttosto povero di DNA rispetto agli altri Eucarioti.
Nelle specie più semplici la mitosi presenta caratteristiche di primitività con permanenza della
membrana nucleare ed ancoraggio dei cromosomi ad essa; negli altri è normale.
La riproduzione, come nelle Alghe, avviene per via:
Vegetativa;
Asessuata;
Sessuata: può avvenire per isogamia, anisogamia o oogamia; in molte specie terrestri
avviene per fusione addirittura di due gametangi (gametangiogamia).
I Funghi più primitivi vivono nelle acque dolci, ma la gran parte ha conquistato la terraferma vivendo
in ambienti umidi come saprofiti o adattandosi alla vita parassitaria.
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Perciò essi sono dannosi per l’agricoltura o anche direttamente per l’uomo.
Nell’economia generale della natura i Funghi hanno grande importanza come decompositori di
sostanze organiche complesse e dividono quindi con i Batteri il compito del riciclaggio dei materiali.
Talune per ricavare sostanze utili.
RICORDA: ciò che solitamente noi chiamiamo “funghi” sono i corpi fruttiferi delle specie più
evolute; i funghi senza corpi fruttiferi vengono di solito chiamati muffe.
LA POSIZIONE SISTEMATICA
La posizione sistematica dei Funghi è controversa:
per alcuni sono vegetali adatti alla vita eterotrofa;
per altri, proprio per questo, fanno parte di un regno a sé, distinto sia da quello animale sia
da quello vegetale.
Sembrano derivati filogeneticamente dalle alghe per perdita della capacità fotosintetiche
Alcuni dicono che le Alghe derivino dai Funghi;
Probabile è che i funghi si siano originati in ambiente acquatico, spinti sulla terraferma come parassiti
protetti dal corpo della pianta ospite dalle nuove condizioni ambientali e successivamente si siano
adattati alla vita saprofita. Parassitismo poco specializzato.
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La vita vegetale dopo essersi sviluppata in acqua, tentò anche la conquista della terraferma.
I motivi sono essenzialmente due:
Quest’ambiente si presentava vantaggioso perché offriva una maggiore disponibilità di CO per
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la fotosintesi;
Consentiva un più facile assorbimento della radiazione solare non filtrata dall’acqua.
Ma ai vantaggi, a volte, corrispondono anche degli svantaggi:
L’approvvigionamento d’acqua e l’impedimento alla sua dispersione;
Per sfruttare bene la luce occorreva mantenere un portamento eretto, che in acqua era
garantito dall’azione idrostatica e da eventuali organi di galleggiamento.
Occorrevano perciò strutture specializzate per risolvere questi problemi:
Si è resa necessaria una protezione contro l’essiccamento, assolta dai tessuti di rivestimento;
L’assunzione d’acqua dal terreno ha reso necessario un tessuto di conduzione in grado di
convogliarla ai tessuti fotosintetici, che, si svilupperanno ad una certa distanza dalle zone
d’assorbimento;
La necessità di mantenere il fusto eretto sarà soddisfatta dalla comparsa di tessuti di
sostegno.
Questo è ciò che si chiama differenziamento, condizione veramente necessaria per la formazione di un
pluricellulare veramente efficiente.
PIANTE PIANTE TERRESTRI
ACQUATICHE
Non hanno le radici; Hanno le radici per
Niente Fusto; l’acqua;
Assenza di vasi Hanno dei vasi
conduttori. conduttori;
Formano le foglie per
la fotosintesi.
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Il differenziamento consiste in una progressiva specializzazione delle cellule embrionali, che via via
tessuti.
assumono un aspetto ed una funzione caratteristici, dando origine a
Le cellule che si specializzano ad una determinata funzione perdono generalmente la capacità di
dividersi, arrivando ai casi estremi di completo riassorbimento del protoplasma.
Rimane però un tessuto che mantenga le caratteristiche embrionali e che sia in grado di provvedere
all’accrescimento della pianta.
Distinguiamo i tessuti giovanili o meristemi dai tessuti adulti.
In queste piante distinguiamo anche gli organi:
Radice;
Fusto;
Foglie.
Cormo, e le piante che presentano questo tipo sono dette Cormofite.
Quest’organizzazione è detta
Le piante terrestri comprendono quattro grandi gruppi:
Briofite;
Pteridofite;
Gimnosperme;
Angiosperme.
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Un’ulteriore classificazione è data:
Archegoniate: le Briofite e Pteridofite: per la presenza di gametangi ben differenziati;
Spermatofite: le Gimnosperme e le Angiosperme: perché entrambe formano semi.
Le Briofite sono considerate la via di mezzo tra le alghe e le piante terrestri.Esse sono poco adatte alla
vita terrestre. Fanno parte di questo gruppo Muschi ed Epatiche.
Non hanno radici, fusto e foglie. I filamenti che troviamo quando raccogliamo i muschi, non sono radici
perché all’analisi al microscopio sono totalmente diverse.
Essi assorbono le soluzioni nutritive attraverso la loro superficie e formano sostanze organiche.
Le Pteridofite sono le prime vere e proprie piante terrestri perché hanno dei vasi conduttori: sono
dette perciò PIANTE VASCOLARI. Fanno parte di questa categoria Felci, Equiseti, Licopodi.
Le Felci sono un gruppo che si sta riducendo perché più primitivo. Appunto per la loro primitività sono
prive di fiori.
La loro riproduzione avviene nel seguente modo: producono delle spore, visibili sulla pagina inferiore
della foglia, che non sono ottenute attraverso la meiosi. Queste cellule somatiche diploidi cadono sul
terreno e germinano, producendo una pianticella detta protallo. Ora si uniscono i gameti e generano la
nuova pianta Felce. Tutti questi procedimenti devono avvenire ancora alla presenza d’ambienti umidi.
Le Gimnosperme si sono perfettamente adattate alla vita terrestre: riescono, infatti, a riprodursi
anche in assenza d’acqua.
Sono molto importanti perché producono il seme, una struttura contenente l’embrione della nuova
pianta. Sono considerati per questo assieme alle Angiosperme, ma a differenza di queste ultime non
producono un frutto che dia la protezione al seme.
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La loro riproduzione è costituita da due generazioni:
1. Generazione 1°: SPOROFITO;
2. Generazione 2°: GAMETOFITO.
Queste generazioni sono individui diversi nelle felci, mentre nelle angio/gimnosperme si alternano ma
rimangono nella stessa pianta. Il gametofito è protetto nel fiore dove avviene la meiosi.
Nelle piante Angiosperme il gametofito è il fiore, mentre il frutto ha la funzione di attirare gli animali
e far scaricare loro attraverso le feci i semi, disseminandoli.
Tutti gli organismi animali, consumatori pluricellulari, sono detti METAZOI.
Metazoi sta proprio per animali pluricellulari.
L’evoluzione degli animali ha richiesto una più rapida ed efficiente organizzazione in tessuti ed organi
già prima la conquista terrestre.
Ragione: l’eterotrofia, in altre parole la necessità di procacciarsi sostanze organiche sintetizzate da
altri organismi.
Ottenute in due modi:
Restando immobili e filtrando grandi quantità d’acqua, da cui vengono trattenute le particelle in
esse sospese;
Acquisendo mobilità ed andando attivamente a cercare il cibo.
Simmetria raggiata: gli animali più primitivi, poco mobili, possono essere tagliati idealmente da diversi
piani, ciascuno dei quali li divide in due parti uguali.
Sono animali fissi al fondo oppure scarsamente dotati di una mobilità tale da contrapporsi al flusso
dell’acqua marina, non sono in grado di cercare cibo: hanno perciò bisogno che si presenti su ogni lato.
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Simmetria bilaterale: esiste un solo piano che divide l’animale in due parti uguali, si può distinguere una
testa e una coda.
In relazione ad una progressiva evoluzione del sistema nervoso rappresentata da un progressivo
addensarsi di cellule nell’estremità cefalica.
I primi sono detti Radiati, gli altri Bilaterali.
Gli animali sono tutti diplobionti, non si ha cambiamento del numero cromosomico.
Lo sviluppo dell’uovo fecondato mostra una prima distinzione in due foglietti di cellule:
Ectoderma: esterno, assume la funzione di mettere l’animale in contatto con il proprio
ambiente;
Endoderma: interno, assume funzioni digestive.
Nei metazoi più primitivi ciò prevale in tutta la vita; nei più evoluti, si organizza tra i primi due un terzo
foglietto, il mesoderma, che assolve funzioni di sostegno, movimento, ecc.
I primi sono detti Diblasteri, gli altri Triblasteri.
Primitivi: una sola apertura per tutta la vita.
Evoluti. Si forma una successiva apertura: il blastoporo, che può diventare bocca e poi ano e viceversa.
Si distinguono quindi:
Protostomi (prima la bocca);
Deuterostomi (seconda la bocca).
Ultima distinzione: la presenza o meno di una cavità corporea contenenti gli organi.
Tale cavità è detta celoma.
Acelomati, quelli provvisti di una cavità più primitiva non tappezzata
Gli animali privi di ciò sono detti
dal mesoderma Pseudocelomati, quelli provvisti di un vero celoma Celomati.
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Si verifica una distinzione durante lo sviluppo embrionale tra animali propostomi e deuterostomi: nei
primi il blastoporo dava origine alla bocca e nei secondi all’ano.
Questa differenza nelle modalità di sviluppo dell’embrione non è la sola:
Nei Protostomi i piani di segmentazione delle cellule embrionali sono obliqui rispetto all’asse