Concetti Chiave
- Leeuwenhoek, nel 1600, scoprì i microrganismi unicellulari, come i parameci, utilizzando potenti lenti d'ingrandimento.
- I parameci si muovono e si nutrono grazie alle ciglia che creano correnti per catturare batteri, digeriti dai vacuoli nutritizi.
- Gli unicellulari, o protozoi, sono completamente indipendenti e svolgono tutte le funzioni vitali, inclusa la riproduzione.
- I parameci si riproducono per scissione, creando due cellule figlie uguali; altri unicellulari usano germinazione o sporogenesi.
- La riproduzione per scissione nei parameci avviene quando la cellula si divide per formare due unità indipendenti.
Le scoperte di Leeuwenhoek
Nella seconda metà del 1600 l’olandese Leeuwenhoek effettuò un'indagine sulle cellule. Egli si distinse nella costruzione di lenti d’ingrandimento e di microscopi. Non si sa come Leeuwenhoek costruisse queste lenti, alcune delle quali erano di cristallo di rocca o di diamante e ingrandivano fino a 270 volte, ma attraverso questi strumenti riuscì a compiere importanti scoperte. Egli osservò in qualche goccia di acqua stagnante dei microrganismi unicellulari, cioè formati da una sola cellula: i parameci.
Struttura e funzione del paramecio
Il paramecio ha il corpo rivestito da una membrana sulla quale sono impiantati numerosissimi, sottili e brevi filamenti: le ciglia. Queste gli permettono di muoversi, nuotando rapidamente e di rallentare in presenza di batteri, piccoli esseri di cui si nutre. Sulla membrana cellulare esiste un’apertura, detta citostoma, che è una specie di bocca, anch’essa dotata di ciglia. Il movimento delle ciglia crea nell’acqua delle correnti che attirano i batteri e li risucchiano all’interno. I batteri vengono inglobati e digeriti da organelli, chiamati vacuoli nutritizi, che si spostano all’interno della cellula. Le sostanze di rifiuto fuoriescono dalla cellula trasportate da particolari vacuoli escretori. All’interno di ogni paramencio ci sono due o più nuclei. Gli animali formati da un’unica cellula vengono anche detti protozoi, cioè “primi animali”. L’unica cellula che li costituisce è completamente indipendente, è cioè in grado di compiere tutte le funzioni vitali: si nutre, respira, si accresce, si riproduce, percepisce gli stimoli dell’ambiente, si muove in relazione ad essi, muore.
Riproduzione dei protozoi
Talvolta, osservando al microscopio i parameci, si può avere la fortuna di assistere alla loro riproduzione: la cellula comincia a “strozzarsi” nel mezzo sino a formare due cellule più piccole che si staccano e cominciano a vivere indipendentemente. Questo tipo di riproduzione viene detto scissione e consiste nella divisione della cellula madre in due cellule figlie uguali fra loro. Altri unicellulari, come i funghi saccaromiceti, si riproducono per germinazione, cioè la cellula medre si divide in due parti disuguali, la più piccola delle quali è la cellula figlia. Altri ancora, come il plasmodio della malaria e le alghe, si riproducono per sporogenesi o endogenesi, cioè per divisione della cellula madre in tante piccole cellule figlie.
Domande da interrogazione
- Chi fu Leeuwenhoek e quale fu il suo contributo alla scoperta dei microrganismi unicellulari?
- Come si muovono e si nutrono i parameci?
- Quali sono i diversi metodi di riproduzione degli unicellulari?
Leeuwenhoek fu un olandese del 1600 noto per la costruzione di lenti d’ingrandimento e microscopi, attraverso i quali scoprì microrganismi unicellulari come i parameci.
I parameci si muovono grazie a ciglia sulla loro membrana e si nutrono di batteri, che vengono attratti e risucchiati attraverso il citostoma, una sorta di bocca dotata anch'essa di ciglia.
Gli unicellulari si riproducono per scissione, come i parameci, per germinazione, come i funghi saccaromiceti, o per sporogenesi, come il plasmodio della malaria e le alghe.