Concetti Chiave
- La parola "cellula" fu coniata da Robert Hooke nel 1665, osservando sottili fette di sughero al microscopio.
- Hooke utilizzava microscopi capaci di ingrandire fino a 300 volte, rivelando la struttura cellulare del sughero.
- Anthony van Leeuwenhoek, contemporaneo di Hooke, costruiva lenti per osservare globuli rossi, batteri e microorganismi acquatici.
- Entrambi notarono la presenza di cellule sia nei vegetali che negli animali, con differenze di osservabilità.
- Scoprirono la varietà di forme e dimensioni delle cellule animali, vegetali e dei microrganismi acquatici.
Origine del termine cellula
La parola “cellula” venne usata per la prima volta dal fisico e naturalista Robert Hooke nel 1665. Robert Hooke lavorava con microscopi che potevano ingrandire fino a 300 volte. Osservando al microscopio una sottilissima fetta di sughero, Hooke scoprì che questo materiale era composto da numerosissime piccole celle. Nacque così la parola "cellula" che, appunto, significa "piccola cella".
Scoperte di Leeuwenhoeck
Un suo contemporaneo, l’olandese Anthony van Leeuwenhoeck, era molto abile a costruire lenti usando piccole sferette di vetro, con cui riuscì a vedere i globuli rossi del sangue, alcuni batteri, varie muffe e un universo di “animaletti” microscopici presenti in una goccia d’acqua prelevata da uno stagno.
Osservazioni di Hooke e Leeuwenhoeck
Hooke e Leeuenhoeck si sono resi conto che:
- le strutture cellulari sono presenti in tutte le parti dei vegetali ed è abbastanza facile osservarle al microscopio;
- anche negli animali sono presenti le cellule, ma è difficile metterle in evidenza.
- esistono molti tipi di organismi microscopici che vivono nelle acque dei fiumi e degli stagni, alcuni conducono una vita autonoma, altri si riuniscono in colonie;
- le forme e le dimensioni delle cellule sia animali sia vegetali sono molto varie, così come quelle dei microrganismi.