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Concetti Chiave

  • Nel diabete, la quantità di cellule beta nelle isole di Langerhans diminuisce, mentre le cellule alfa aumentano relativamente.
  • La beta cellula soffre a causa di glucotossicità, lipotossicità, stress ossidativo e insulino-resistenza, portando a disfunzioni nella secrezione di insulina.
  • Nel DM2, non si osserva il picco precoce di secrezione insulinica fondamentale per il controllo glicemico, contribuendo all'iperglicemia.
  • Il DM2 è sistemico, coinvolge diversi organi: muscolo, fegato, tessuto adiposo, intestino, rene e cervello, che influenzano la funzione beta cellulare.
  • La disfunzione della beta cellula è essenziale per il DM2; senza la sua alterazione, il diabete non si sviluppa, ma altri organi contribuiscono alla patologia.

Indice

  1. Composizione delle isole di Langerhans
  2. Microscopia elettronica e cellule beta
  3. Sofferenza delle cellule beta
  4. Risposta insulinica al glucosio
  5. DM2: una malattia sistemica
  6. Ruolo degli organi nel DM2

Composizione delle isole di Langerhans

Nell’isola di Langerhans di una persona senza diabete si nota una popolazione composta da 60% di cellule beta, una minore quantità di cellule alfa, e infine una piccola percentuale di cellule che producono somatostatina o ormone polipeptide pancreatico; invece, l’isola di una persona diabetica vede la presenza di una minore quantità di cellule beta e un aumento relativo di cellule alfa.

Microscopia elettronica e cellule beta

Con la microscopia elettronica, si nota che la cellula beta di una persona non diabetica presenta vescicole ripiene di insulina impaccata in granuli di secrezione. Nel DM2 invece c’è una maggiore disorganizzazione, una minore quantità di granuli e insulina contenuta al loro interno.

Sofferenza delle cellule beta

La beta cellula è in sofferenza, è sottoposta a: (NdR: parte integrata con la sbobina 5 dell’AA 2020-21)

- glucotossicità e lipotossicità: prodotti del metabolismo e lipidi modificati si accumulano nelle isole di Langerhans e alterano la funzione beta cellulare.

- stress ossidativo e infiammazione. Nell'isola di Langerhans può accumularsi il polipeptide amiloide insulare (amilina) che ha un'azione deleteria sullo stato di salute della beta cellula e sulla secrezione di insulina.

- l'insulino-resistenza: l'insulina regola la funzione della beta cellula nella sua attività secretoria. Se c'è insulino-resistenza allora quella cellula funziona meno.

Questa sofferenza è ben espressa in reperti autoptici di pazienti con alterazione della glicemia a digiuno, si nota la perdita di più di metà della popolazione beta cellulare, anche nei pazienti con IFG (NdR: grafico a sinistra).

Risposta insulinica al glucosio

Somministrando glucosio in vena e confrontando la risposta tra un soggetto sano e uno diabetico (NdR: grafico a destra) si nota che:

- nel soggetto sano (arancione) si nota un picco immediato e importante di insulina per poi vedere un calo dopo 90 minuti;

- nel diabetico (azzurro) invece, a digiuno o nella fase finale, si nota una concentrazione di insulina a volte anche più alta di una persona normale, ma manca totalmente il picco precoce di secrezione.

È proprio questo picco che dà un timing al processo omeostatico e con la sua perdita si ha una perdita del controllo della glicemia.

DM2: una malattia sistemica

Il DM2 è una malattia sistemica nell’origine e nell’espressione clinica: tutti gli organi infatti soffrono in presenza di iperglicemia, ma allo stesso tempo diversi organi contribuiscono al suo sviluppo.

La beta cellula, avente ruolo chiave, se non alterata, non può portare a diabete; in assenza quindi di disfunzione della cellula non può esserci DM2.

Ruolo degli organi nel DM2

Non si può però considerare solo la beta cellula, infatti:

• a livello delle isole di Langerhans si vede che la secrezione di glucagone da parte delle cellule alfa è aumentata.

• nel muscolo scheletrico c’è minore utilizzazione di glucosio, minor trasporto, minor deposito sotto forma di glicogeno, minor ossidazione.

• nel fegato è aumentata la produzione di glucosio, più glicogenolisi e gluconeogenesi. L’insulina non inibisce come dovrebbe questi due processi.

• nel tessuto adiposo c’è insulino-resistenza con rilascio di sostanze potenzialmente diabetogene come acidi grassi liberi, citochine che agiscono a distanza con effetti deleteri sulla funzione beta cellulare e sulla sensibilità insulinica nel muscolo.

• l’intestino rilascia una minore quantità di incretine, soprattutto GLP1, che regolano la funzione beta e alfa cellulare.

• il rene vede un aumentato riassorbimento del glucosio filtrato. Nel diabetico, infatti, si vede un carico di glucosio importante verso il glomerulo, questo viene filtrato e riassorbito. Normalmente oltre un certo livello di zucchero questo processo va incontro a saturazione, ma nel diabete si supera la soglia tipica di riassorbimento del glucosio, oltre la quale questo viene eliminato con le urine, e si ha un trattenimento di glucosio che contribuisce all’iperglicemia.

• a livello cerebrale alcuni centri che regolano il metabolismo, la produzione epatica di glucosio, la secrezione beta cellulare e la secrezione di glucagone non funzionano come dovrebbero.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze tra le isole di Langerhans di una persona diabetica e una non diabetica?
  2. Nelle isole di Langerhans di una persona non diabetica, c'è una maggiore presenza di cellule beta rispetto a quelle alfa, mentre in una persona diabetica si osserva una riduzione delle cellule beta e un aumento relativo delle cellule alfa.

  3. Quali fattori contribuiscono alla sofferenza delle cellule beta nel diabete di tipo 2?
  4. La sofferenza delle cellule beta è causata da glucotossicità, lipotossicità, stress ossidativo, infiammazione e insulino-resistenza, che alterano la funzione delle cellule beta e la secrezione di insulina.

  5. Come si manifesta la risposta insulinica in un soggetto diabetico rispetto a uno sano?
  6. In un soggetto sano, si osserva un picco immediato di insulina dopo la somministrazione di glucosio, mentre in un diabetico manca questo picco precoce, portando a una perdita del controllo glicemico.

  7. Quali organi sono coinvolti nello sviluppo del diabete di tipo 2 e come contribuiscono?
  8. Diversi organi contribuiscono al diabete di tipo 2: il fegato aumenta la produzione di glucosio, il muscolo scheletrico riduce l'utilizzo di glucosio, il tessuto adiposo rilascia sostanze diabetogene, l'intestino produce meno incretine, il rene aumenta il riassorbimento di glucosio e il cervello regola male il metabolismo.

  9. Perché la disfunzione della cellula beta è cruciale nello sviluppo del diabete di tipo 2?
  10. La cellula beta ha un ruolo chiave nella regolazione della glicemia; senza la sua disfunzione, il diabete di tipo 2 non può svilupparsi, poiché è essenziale per la secrezione di insulina e il mantenimento dell'omeostasi glicemica.

Domande e risposte