Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Neuroni e cellule della glia Pag. 1
1 su 3
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Tessuto Nervoso: i Neuroni e le Cellule Gliali



L’unità di base del tessuto nervoso è la singola cellula nervosa detta neurone. I neuroni posssono avere forme diverse e costituiscono solo il 10% circa di tutte le cellule di questo tessuto. Le altre, dette cellule gliali sostengono fisicamente i neuroni.

Dal corpo cellulare dei neuroni, detto pirenoforo, prendono origine due tipi diversi di prolungamenti: i dendriti, numerosi e ramificati, rappresentano le strutture tramite le quali una cellula nervosa riceve gli impulsi e comunica con altre cellule nervose, e il neurite o assone che è solitamente un prolungamento singolo di lunghezza variabile.

Assoni e dendriti si differenziano per:

- Morfologia: i dendriti sono più stretti degli assoni,
- Fisiologia: se un impulso si propaga verso l’esterno è un assone (cellulifuga), se l’impulso nervoso si propaga invece verso l’interno è un dendrite (cellulipeta).

Quindi nei neuroni i segnali vengono ricevuti dai dendriti e dal pirenoforo per essere poi trasmessi attraverso l’assone sotto forma di potenziale d’azione o impulso nervoso.

Esso può essere nudo o rivestito da una guaina detta guaina mielinica. Questa è formata dalle cellule della glia e soprattutto dalle cellule di Swann che tappezzano e rivestono gli assoni tenendo all’esterno il nucleo e il citoplasma mentre avvolgono la loro membrana plasmatica più e più volte attorno all’assone. Questa membrana non è continua, ma si interrompe ogni pochi millimetri in corrispondenza di strozzature dette nodi di Ranvier, unici punti in cui la membrana plasmatica dell’assone è a contatto con l’ambiente esterno. Ciò fa si che l’impulso nervoso salti da un nodo all’altro aumentando così notevolmente la sua velocità. Ciò accade se la fibra è mielinizzata. Se non lo è, l’impulso si propaga attraverso la fibra toccandola in tutti i punti.

Da ricordare è che l’impulso elettrico non può essere trasmesso dai grassi.

La mielina è formata da tanti doppi strati fosfolipidici separati gli uni dagli altri da citoplasma. Si può distinguere se una sostanza è mielinizzata dal suo colore: essa infatti conferisce all’assone un aspetto lucido. Assoni mielinizzati formano sostanza bianca, non mielinizzati formano invece sostanza grigia.

Ci sono tre tipi di neuroni:
- Interneurone: si trovano nel sistema nervoso centrale e i loro prolungamenti non escono mai da esso,
- Motoneurone: si trovano sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico, formato da nervi e gangli (agglomerati di corpi cellulari),
- Neuroni sensoriali: anch’essi si trovano sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico.

Nei riflessi semplici di base (meccanismo dell’Arco Riflesso), come ad esempio quello rotuleo, i neuroni sensoriali si collegano direttamente ai motoneuroni nel midollo spinale senza prima inviare l’impulso nervoso ai centri encefalici superiori. Il riflesso non viene quindi reso “cosciente” e tali risposte riflesse stanno alla base di molti meccanismi automatici. Si ha un Arco Riflesso quando dalla stimolazione si una una risposta motoria praticamente immediata. La fibra sensoriale prende contatto con il tendine patellare (al di sopra della patella, l’osso della rotula) che a sua volta presenta fibre nervose che vengono eccitate per esempio dalla pressione del martelletto sul ginocchio. Il neurone sensoriale (di cui i gangli sono il nucleo, e interrompono le radici posteriori) è localizzato fuori dal midollo spinale, ma nella scatola vertebrale. Queste cellule sensoriali raccolgono le informazioni dai sensi alla periferia del corpo e quindi portano l’impulso dall’esterno verso il midollo tramite i dendriti. A questo punto le radici posteriori prendono contatto con un interneurone che raccoglie l’informazione e la invia al motoneurone. Questi con i loro assoni vanno dal midollo spinale, attraverso il nervo spinale, prendendo contatto con il muscolo. Sono velocissimi. Il motoneurone manda il suo impulso di contrazione al muscolo che si contrae. Quindi, mentrei corpicellulari dei motoneuroni sono nelle corna anteriori, il loro assone esce dal midollo spinale e diventa sistema periferico.

Al di fuori del midollo spinale le fibre sensitive e motorie, dopo un breve tratto in cui decorrono indipendentemtne, si uniscono per formare un singolo nervo spinale.

Il collegamento tra neuroni si stabilisce di solito tra il neurite e i dendriti o il corpo cellulare del neurone successivo attraverso giunzioni specializzate chiamate sinapsi. Quindi, in questo caso, la risposta alla stimolazione avviene senza coinvolgere i centri superiodi (cervello). Questi centri superiori recepiscono il “segnale” come colpo o dolore, ma non influiscono nella risposta che invece si risolce “perifericamente”. Per ciò in un malato, paralizzato per problemi ai centri nervosi superiori, l’arco riflesso può comunque avvenire.

specializzazione riguarda degli ispessimenti delle membrane che permettono un avvicinamento delle cellule. Questi ispessimenti non sono presenti su tutta la membrana e sono chiamate strie scalariformi. Grazie ad esse, nel tessuto cardiaco, le cellule si contraggono contemporaneamente.

Il tessuto muscolare viene considerato come il tessuto motore del corpo umano, in quanto in grado di trasformare l’energia chimica proveniente dalla demolizione degli alimenti in energia meccanica. Le sue cellule sono eccitabili come le cellule nervose, ma in più sanno anche contrarsi in risposta all’eccitamento.

Il Sistema Nervoso Centrale (SNC) è costituito dall’encefalo e dal midollo spinale, un cilindro del diametro di un mignolo, alloggiato nel canale vertebrale.

Il Sistema Nervoso Periferico (SNP) è costituito da tutte quelle strutture che mettono in comunicazione il sistema nervoso centrale con gli organi sensoriali dislocati nella periferia del corpo.
Estratto del documento

- Motoneurone: si trovano sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico,

formato da nervi e gangli (agglomerati di corpi cellulari),

- Neuroni sensoriali: anch’essi si trovano sia nel sistema nervoso centrale che in

quello periferico.

Nei riflessi semplici di base (meccanismo dell’Arco Riflesso), come ad esempio quello

rotuleo, i neuroni sensoriali si collegano direttamente ai motoneuroni nel midollo spinale

senza prima inviare l’impulso nervoso ai centri encefalici superiori. Il riflesso non viene

quindi reso “cosciente” e tali risposte riflesse stanno alla base di molti meccanismi

automatici. Si ha un Arco Riflesso quando dalla stimolazione si una una risposta motoria

praticamente immediata. La fibra sensoriale prende contatto con il tendine patellare (al di

sopra della patella, l’osso della rotula) che a sua volta presenta fibre nervose che

vengono eccitate per esempio dalla pressione del martelletto sul ginocchio. Il neurone

sensoriale (di cui i gangli sono il nucleo, e interrompono le radici posteriori) è localizzato

fuori dal midollo spinale, ma nella scatola vertebrale. Queste cellule sensoriali raccolgono

le informazioni dai sensi alla periferia del corpo e quindi portano l’impulso dall’esterno

verso il midollo tramite i dendriti. A questo punto le radici posteriori prendono contatto

con un interneurone che raccoglie l’informazione e la invia al motoneurone. Questi con i

loro assoni vanno dal midollo spinale, attraverso il nervo spinale, prendendo contatto con

il muscolo. Sono velocissimi. Il motoneurone manda il suo impulso di contrazione al

muscolo che si contrae. Quindi, mentrei corpicellulari dei motoneuroni sono nelle corna

anteriori, il loro assone esce dal midollo spinale e diventa sistema periferico.

Al di fuori del midollo spinale le fibre sensitive e motorie, dopo un breve tratto in cui

nervo spinale.

decorrono indipendentemtne, si uniscono per formare un singolo

Il collegamento tra neuroni si stabilisce di solito tra il neurite e i dendriti o il corpo

sinapsi.

cellulare del neurone successivo attraverso giunzioni specializzate chiamate

Quindi, in questo caso, la risposta alla stimolazione avviene senza coinvolgere i centri

superiodi (cervello). Questi centri superiori recepiscono il “segnale” come colpo o dolore,

ma non influiscono nella risposta che invece si risolce “perifericamente”. Per ciò in un

Dettagli
Publisher
3 pagine
10 download