paoletz00
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Le cellule dendritiche possono essere infettate da un virus che integra il suo DNA con quello cellulare, portando alla trascrizione di RNA e traduzione di proteine virali.
  • Un'alternativa all'infezione diretta è la fagocitosi o endocitosi del virus, che forma un fagosoma e trasferisce le proteine al citosol per la digestione proteasomica.
  • Recentemente è stata scoperta una struttura chiamata ergosoma nelle cellule dendritiche, che facilita il trasporto e la digestione delle proteine antigeniche.
  • I peptidi derivati dalla digestione possono essere trasportati al reticolo endoplasmatico tramite TAP per essere presentati sulla membrana cellulare.
  • Esiste una via alternativa TAP-indipendente che utilizza l'endosoma per gestire gli antigeni esogeni attraverso il peptide exchange.

Indice

  1. Modalità di infezione delle cellule
  2. Ruolo dell'ergosoma nelle cellule dendritiche
  3. Vie alternative di presentazione dell'antigene

Modalità di infezione delle cellule

La cellula dendridica o la cellula bersaglio possono essere infettate in due diversi modi:

1. Dal patogeno, in questo caso il virus può infettare la cellula integrando il suo DNA a quello cellulare. Esso trascrive l’RNA, successivamente le proteine virali vengono tradotte dai ribosomi nel citosol e queste possono essere ubiquitinate e digerite dal proteasoma.

2. L’altra via prevede invece la fagocitosi/endocitosi del virus o della cellula infettata con conseguente creazione di un fagosoma.

Successivamente vi è la retrotraslocazione delle proteine dal fagosoma al citosol e poi, anche in questo caso, ubiquitinazione e digestione nel proteasoma con produzione di peptidi; riconoscimento di questi da parte di TAP che permette il trasporto all’interno del reticolo endoplasmatico e riconoscimento delle molecole di classe I nascente con conseguente assemblaggio delle due parti.

Ruolo dell'ergosoma nelle cellule dendritiche

Nelle cellule dendritiche attive durante la risposta infiammatoria è stata recentemente individuata al microscopio elettronico una struttura intermedia chiamata ergosoma. L’antigene esogeno captato entra nella cellula dendritica tramite un fagosoma e questo va a fondersi con l’ergosoma che presenta un traslocatore proteico, probabimente Sec61 che retrotrasloca nel citosol le proteine non correttamente ripiegate per essere qui digerite dal proteasoma. I peptidi ottenuti tornano all’interno dell’ergosoma tramite il trasportatore TAP e vengono caricati su molecole di classe I nascenti, giunte all’ergosoma tramite vescicole gemmate dal reticolo endoplasmatico e fuse con questa struttura intermedia secondaria.

Vie alternative di presentazione dell'antigene

In via alternativa i peptidi che si ottengono dalla digestione nel proteasoma possono passare direttamente al reticolo endoplasmatico sempre tramite TAP. Le molecole di classe I passano infine sulla membrana per svolgere il loro ruolo di presentazione dell’antigene. In alternativa è presente una via TAP-indipendente che capta l’antigene esogeno e lo racchiude in un endosoma dove avviene il peptide exchange tramite le proteasi e la catrepsina S. A livello del reticolo endoplasmatico si possono formare dei corpi lipidici che gemmano dalla membrana e possono portare con sé delle molecole associate per collegarsi al fagosoma. La formazione di questi corpi lipidici sarebbe indotta da una da una proteina correlata alla differenziazione adiposa (ADRP) e da una GTPasi (IRGM3) indotta a sua volta dall’interferone, il quale come anticipato può avere molteplici ruoli.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due modi principali in cui una cellula dendritica può essere infettata?
  2. Una cellula dendritica può essere infettata direttamente dal patogeno, integrando il DNA virale nel DNA cellulare, o attraverso la fagocitosi/endocitosi del virus, con successiva creazione di un fagosoma.

  3. Che ruolo ha l'ergosoma nelle cellule dendritiche durante la risposta infiammatoria?
  4. L'ergosoma funge da struttura intermedia dove l'antigene esogeno viene retrotraslocato nel citosol per essere digerito dal proteasoma, con i peptidi che vengono poi caricati su molecole di classe I nascenti.

  5. Come avviene il trasporto dei peptidi nel reticolo endoplasmatico?
  6. I peptidi ottenuti dalla digestione nel proteasoma possono essere trasportati nel reticolo endoplasmatico tramite TAP, oppure attraverso una via TAP-indipendente che coinvolge l'endosoma e il peptide exchange.

Domande e risposte