Concetti Chiave
- Le cellule dendritiche possono essere infettate da un virus che integra il suo DNA con quello cellulare, portando alla trascrizione di RNA e traduzione di proteine virali.
- Un'alternativa all'infezione diretta è la fagocitosi o endocitosi del virus, che forma un fagosoma e trasferisce le proteine al citosol per la digestione proteasomica.
- Recentemente è stata scoperta una struttura chiamata ergosoma nelle cellule dendritiche, che facilita il trasporto e la digestione delle proteine antigeniche.
- I peptidi derivati dalla digestione possono essere trasportati al reticolo endoplasmatico tramite TAP per essere presentati sulla membrana cellulare.
- Esiste una via alternativa TAP-indipendente che utilizza l'endosoma per gestire gli antigeni esogeni attraverso il peptide exchange.
Indice
Modalità di infezione delle cellule
La cellula dendridica o la cellula bersaglio possono essere infettate in due diversi modi:
1. Dal patogeno, in questo caso il virus può infettare la cellula integrando il suo DNA a quello cellulare. Esso trascrive l’RNA, successivamente le proteine virali vengono tradotte dai ribosomi nel citosol e queste possono essere ubiquitinate e digerite dal proteasoma.
2. L’altra via prevede invece la fagocitosi/endocitosi del virus o della cellula infettata con conseguente creazione di un fagosoma.
Successivamente vi è la retrotraslocazione delle proteine dal fagosoma al citosol e poi, anche in questo caso, ubiquitinazione e digestione nel proteasoma con produzione di peptidi; riconoscimento di questi da parte di TAP che permette il trasporto all’interno del reticolo endoplasmatico e riconoscimento delle molecole di classe I nascente con conseguente assemblaggio delle due parti.Ruolo dell'ergosoma nelle cellule dendritiche
Nelle cellule dendritiche attive durante la risposta infiammatoria è stata recentemente individuata al microscopio elettronico una struttura intermedia chiamata ergosoma. L’antigene esogeno captato entra nella cellula dendritica tramite un fagosoma e questo va a fondersi con l’ergosoma che presenta un traslocatore proteico, probabimente Sec61 che retrotrasloca nel citosol le proteine non correttamente ripiegate per essere qui digerite dal proteasoma. I peptidi ottenuti tornano all’interno dell’ergosoma tramite il trasportatore TAP e vengono caricati su molecole di classe I nascenti, giunte all’ergosoma tramite vescicole gemmate dal reticolo endoplasmatico e fuse con questa struttura intermedia secondaria.
Vie alternative di presentazione dell'antigene
In via alternativa i peptidi che si ottengono dalla digestione nel proteasoma possono passare direttamente al reticolo endoplasmatico sempre tramite TAP. Le molecole di classe I passano infine sulla membrana per svolgere il loro ruolo di presentazione dell’antigene. In alternativa è presente una via TAP-indipendente che capta l’antigene esogeno e lo racchiude in un endosoma dove avviene il peptide exchange tramite le proteasi e la catrepsina S. A livello del reticolo endoplasmatico si possono formare dei corpi lipidici che gemmano dalla membrana e possono portare con sé delle molecole associate per collegarsi al fagosoma. La formazione di questi corpi lipidici sarebbe indotta da una da una proteina correlata alla differenziazione adiposa (ADRP) e da una GTPasi (IRGM3) indotta a sua volta dall’interferone, il quale come anticipato può avere molteplici ruoli.
Domande da interrogazione
- Quali sono i due modi principali in cui una cellula dendritica può essere infettata?
- Che ruolo ha l'ergosoma nelle cellule dendritiche durante la risposta infiammatoria?
- Come avviene il trasporto dei peptidi nel reticolo endoplasmatico?
Una cellula dendritica può essere infettata direttamente dal patogeno, integrando il DNA virale nel DNA cellulare, o attraverso la fagocitosi/endocitosi del virus, con successiva creazione di un fagosoma.
L'ergosoma funge da struttura intermedia dove l'antigene esogeno viene retrotraslocato nel citosol per essere digerito dal proteasoma, con i peptidi che vengono poi caricati su molecole di classe I nascenti.
I peptidi ottenuti dalla digestione nel proteasoma possono essere trasportati nel reticolo endoplasmatico tramite TAP, oppure attraverso una via TAP-indipendente che coinvolge l'endosoma e il peptide exchange.