Concetti Chiave
- Le cellule T naive si differenziano in cellule di memoria, che attivano risposte immunitarie più rapide e potenti dopo un secondo incontro con l'antigene.
- Le cellule effettrici TH1 attivano i macrofagi per eliminare patogeni intracellulari e interagiscono con le cellule B per produrre anticorpi specifici.
- Le cellule TH2 facilitano il cambiamento della produzione anticorpale da IgM a IgE, essenziale per eliminare i parassiti elmintici.
- Le cellule TH17 promuovono l'integrità delle barriere corporee e migliorano la risposta dei neutrofili contro batteri extracellulari e funghi.
- I linfociti T CD8+ CTL migrano per uccidere le cellule bersaglio infettate da parassiti intracellulari, mentre i CD4+ attivati nel linfonodo supportano i linfociti B e attivano i macrofagi.
Indice
Differenziazione delle cellule naive
Alcune cellule naive si differenziano in cellule di memoria, che rimangano a livello di tessuti periferici e tessuti linfoidi. Queste, dopo un secondo incontro con l’antigene per cui sono specifiche, attivano una risposta più potente e veloce, poiché mantengono alcune delle caratteristiche della cellula attivata (es. mantengono attiva la cromatina dei geni necessari per la risposta immunitaria ed esprimono i recettori che permettono la loro permanenza nel tessuto periferico).
Sottopopolazioni di cellule effettrici
Questo tipo di cellule effettrici sono suddivisibili in diverse sottopopolazioni sulla base del tipo di citochina prodotta principalmente e delle diverse funzioni che svolgono:
• TH1
Attivare i macrofagi infettati affinché eliminino i patogeni che persistono nelle vescicole macrofagiche (es. mycobatteri, Listeria, …).
Interagire con le cellule B per la produzione di particolari sottoclassi anticorpali che funzionano più efficacemente nell’uccisione di batteri intracellulari.
• TH2
Interagire con i linfociti B che hanno già riconosciuto l’antigene in maniera tale che la produzione anticorpale cambi da IgM a IgE (principalmente), facendo sì che si possano eliminare i parassiti di tipo elmintico.
• TH17
Promuovere l’integrità delle zone di barriera (intestino, cute).
Migliorare la risposta dei neutrofili verso es. batteri extracellulari (Klebsiella pneumoniae) e funghi (Candida).
• TFH (cellule CD4+ follicolari)
Interagire con i linfociti B, in risposta ad un antigene che viene riconosciuto sia dal linfocita B stesso sia da una cellula dendritica che ha attivato il T helper. Questa interazione induce lo switch isotipico dei linfociti B e di conseguenza la produzione di altri anticorpi.
I linfociti T follicolari permettono la risposta a tutti i tipi di patogeni dal momento che la loro produzione di citochine può variare.
• Treg (cellule CD4+ regolatorie)
Mediante la produzione di varie citochine soppressorie, contribuiscono a mantenere l’omeostasi dell’organismo sopprimendo le risposte T una volta che il patogeno è stato eliminato, in modo tale da non danneggiare i tessuti dell’ospite stesso.
Attivazione dei linfociti T naive
I linfociti T naive (sia CD4+ sia CD8+) vengono attivati nell’organo linfoide secondario dall’incontro con il complesso MHC–antigene corretto. Questo primo incontro con l’antigene deve essere un’interazione potente, mediata soprattutto da cellule dendritiche, che intervengono grazie alla produzione di citochine e all’espressione di determinate molecole di adesione e di costimolo.
Una volta attivato e dopo aver proliferato, il linfocita può restare nel linfonodo o migrare.
Il linfocita CD4+ attivato dall’MHC di classe II può rimanere nel linfonodo e interagire con i linfociti B, anche questi attivati dallo stesso tipo di antigene. L’interazione cellula-cellula attiva la funzione del linfocita T nei confronti del linfocita B, quindi il CD4+ effettore inizia a produrre citochine che agiscono sul linfocita B causando il cambio di classe anticorpale. Inoltre, il T helper attivato attiva a sua volta i macrofagi, potenziandone l’attività macrofagica.
Invece, il linfocita CD8+ CTL migra e quando interagisce con la cellula bersaglio infettata da parassiti intracellulari la uccide.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo delle cellule T di memoria nella risposta immunitaria?
- Quali sono le principali sottopopolazioni di cellule T effettrici e le loro funzioni?
- Come avviene l'attivazione dei linfociti T naive?
- Qual è la differenza tra l'azione dei linfociti CD4+ e CD8+ attivati?
Le cellule T di memoria si differenziano da cellule naive e rimangono nei tessuti periferici e linfoidi, attivando una risposta più potente e veloce al secondo incontro con l'antigene specifico, mantenendo attiva la cromatina dei geni necessari e esprimendo recettori per la permanenza nei tessuti.
Le principali sottopopolazioni di cellule T effettrici includono TH1, che attivano i macrofagi e interagiscono con le cellule B; TH2, che promuovono il cambio da IgM a IgE per eliminare parassiti elmintici; TH17, che migliorano la risposta dei neutrofili e promuovono l'integrità delle barriere; TFH, che interagiscono con i linfociti B per la produzione di anticorpi; e Treg, che mantengono l'omeostasi sopprimendo le risposte T.
I linfociti T naive (CD4+ e CD8+) vengono attivati nell'organo linfoide secondario dall'incontro con il complesso MHC–antigene corretto, un'interazione potente mediata da cellule dendritiche che producono citochine e esprimono molecole di adesione e costimolo.
I linfociti CD4+ attivati dall'MHC di classe II possono rimanere nel linfonodo per interagire con i linfociti B, attivando la loro funzione e potenziando l'attività macrofagica. I linfociti CD8+ CTL, invece, migrano e uccidono le cellule bersaglio infettate da parassiti intracellulari.