Concetti Chiave
- Le cellule dendritiche riconoscono e fagocitano materiale estraneo, presentando l'antigene ai linfociti.
- Esistono vari tipi di cellule dendritiche, come le interdigitate, di Langerhans e follicolari, ognuna con funzioni specifiche.
- Il differenziamento delle cellule dendritiche avviene dal precursore MDP nel midollo osseo, influenzato da citochine come FLT3L.
- Le DC classiche (CDC) presentano l'antigene, mentre le DC plasmocitoidi producono interferone con azione antivirale.
- In condizioni infiammatorie, i monociti circolanti possono trasformarsi in cellule dendritiche infiammatorie.
Funzione delle cellule dendritiche
Le cellule dendritiche hanno il compito di riconoscere e fagocitare del materiale estraneo all’organismo e rielaborarlo per fornire al linfocita l’antigene. Sono state scoperte da Ralph Steinman (Premio Nobel nel 2011).
Queste cellule sono in grado di elaborare l’antigene in maniera tale da presentarlo in forma ottimale ai linfociti. Le cellule dendritiche hanno la capacità di muoversi, caratteristica essenziale per poter svolgere il loro compito.
Tipi di cellule dendritiche
Si distinguono diversi tipi di cellule dendritiche:
1. Cellula dendritica interdigitata: è situata in aree particolari del linfonodo e ha la capacità di presentare l’antigene.
2. Cellula di Langerhans: è situata nella cute, intramezzata alle cellule epiteliali. Questo tipo di cellule deriva dai precursori embrionali comuni ai macrofagi, quindi anche se nella funzione e nell’aspetto è simile alle altre cellule dendritiche, ontogeneticamente è diversa.
3. Cellula follicolare dendritica: questo tipo cellulare è completamente diverso. Anche se caratterizzata da dendriti come tutte le cellule dendritiche, non ha il compito di presentare l’antigene bensì ha un ruolo fondamentale nella modulazione della risposta anticorpale.
Origine e differenziazione
Le cellule dendritiche derivano da MDP (Monocyte/Dendritic Precursor), presente unicamente nel midollo osseo. Questo si specializza in un precursore dendritico perdendo la capacità di originare monociti. Il differenziamento in questo senso viene favorito dalla citochina FLT3L. Si vengono a formare però due tipi di cellule dendritiche:
• DC pre-classiche, che successivamente si differenzieranno ulteriormente nelle DC classiche (CDC). Queste costituiscono la stragrande maggioranza delle cellule dendritiche e sono presenti in tutti i tessuti. Hanno la funzione di presentare l’antigene. Solitamente si trovano nella sottomucosa, ma grazie alle propaggini sono in grado di comunicare direttamente con l’esterno o con il lume intestinale.
• DC plasmocitoidi (PDC): chiamate in questo modo perché nei tessuti assumono la morfologia tipica delle plasmacellule. Queste, a differenza delle classiche, sono la più grossa fonte di produzione di una citochina chiamata interferone, che ha un’azione antivirale.
C’è però un’eccezione. Infatti, in condizioni infiammatorie, i monociti circolanti (anch’essi derivanti dallo stesso precursore MDP), possono dare origine a cellule dendritiche infiammatorie.
Il fatto che il precursore comune a monociti e dendriti segua un determinato percorso differenziativo piuttosto che un altro non è casuale. Dipende dall’azione di determinate citochine. Infatti, in condizione di elevata concentrazione della citochina M-CSF1 il precursore si differenzierà preferibilmente nei monociti, viceversa la citochina FLT3L favorirà il differenziamento del precursore in dendriti.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale delle cellule dendritiche nel sistema immunitario?
- Quali sono i diversi tipi di cellule dendritiche e le loro funzioni specifiche?
- Come avviene il differenziamento delle cellule dendritiche dai precursori comuni?
Le cellule dendritiche riconoscono e fagocitano materiale estraneo, rielaborandolo per presentare l'antigene ai linfociti, facilitando così la risposta immunitaria.
Esistono vari tipi di cellule dendritiche: le cellule dendritiche interdigitate presentano l'antigene nei linfonodi, le cellule di Langerhans si trovano nella cute e derivano da precursori embrionali comuni ai macrofagi, mentre le cellule follicolari dendritiche modulano la risposta anticorpale.
Il differenziamento delle cellule dendritiche dai precursori MDP nel midollo osseo è influenzato da citochine come FLT3L, che favorisce la formazione di dendriti, mentre M-CSF1 promuove la differenziazione in monociti.