Concetti Chiave
- Le cellule dendritiche immature nei tessuti periferici esprimono bassi livelli di molecole costimolatorie e MHC, ma si attivano in risposta a prodotti batterici e citochine.
- Una volta attivate, le cellule dendritiche maturano, esprimono elevati livelli di MHC e molecole costimolatorie, migrando verso l'organo linfoide secondario.
- Durante l'attivazione, le cellule dendritiche perdono la capacità fagocitica e si concentrano sulla presentazione dell'antigene ai linfociti T.
- L'attivazione delle cellule dendritiche comporta un aumento dell'emivita dei MHC di classe II, permettendo una migliore interazione con i linfociti T.
- Il signaling del recettore Toll-like nelle cellule dendritiche induce l'espressione di CCR7, facilitando la migrazione verso i linfonodi e l'attrazione dei linfociti T naive.
Indice
Attivazione delle cellule dendritiche
Nel tessuto periferico, le cellule dendritiche immature (come già detto precedentemente, esprimono bassi livelli di MHC I e II e livelli nulli di molecole costimolatorie, es. B7) si attivano in seguito al loro legame con:
- prodotti batterici, quali LPS, CpG o proteoglicani attraverso i TLR (anche se non esclusivamente);
- citochine, prodotte dalle cellule del tessuto infiammato o altre cellule dell’immunità innata (es. NK).
Migrazione e maturazione delle DC
Una volta captato l’antigene, le DC si attivano diventando mature e migrano verso l’organo linfoide secondario. In questo momento, esprimono molecole costimolatorie (B7) e livelli maggiori di MHC classe I e classe II rispetto a quando erano inattive; inoltre, iniziano a secernere chemochine per attrarre i linfociti T naive e a esprimere molecole di adesione che permettono loro di interagire meglio con i T naive, attivandoli.
Funzione delle DC nei linfonodi
Nei linfonodi, le DC non sono più in grado di svolgere l’attività fagocitica, come nei tessuti periferici.
A livello dei tessuti periferici, la principale funzione è la cattura dell’antigene perciò le DC immature hanno una grande capacità fagocitica, che, invece, viene persa con l’attivazione.
Presentazione dell'antigene
La funzione principale delle cellule attivate è la presentazione dell’antigene ai linfociti T, quindi esse esprimono elevate quantità di MHC di classe I e II associate a peptidi antigenici.
L’antigene può essere captato dai recettori Fc formando il complesso antigene-anticorpo; l’espressione di questo tipo di recettore è elevata nei tessuti e poco quando la cellula è stata attivata (perché non serve più captare l’antigene).
Espressione di molecole nelle DC
Le molecole coinvolte nell’attivazione dei linfociti T, come molecole costimolatorie (B7), di adesione (ICAM-1) e citochine (IL-12), vengono espresse in grandi quantità nelle DC attivate e non vengono espresse da quelle residenti nei tessuti (perché queste non attivano i T).
L’emivita delle molecole MHC di classe II è di 10 ore circa quando le DC sono residenti nei tessuti; mentre, aumentano a più di 100 ore quando le DC sono attivate, perché devono rimanere sulla loro superficie per un tempo sufficiente affinché possano venire a contatto con il linfocita T corretto e dunque attivarlo. Per questo motivo, anche il numero di molecole sulla superficie delle DC è molto più elevato in quelle attivate rispetto a quelle immature.
Variazione dei recettori nelle DC
Nei tessuti periferici, le DC presentano un pattern vario di recettori per l’antigene e recettori per chemochine, che cambia nel momento in cui vengono attivate, maturano e migrano verso l’organo linfatico.
Il signaling del recettore Toll-like, che ha captato l’antigene tramite endocitosi e fagocitosi, induce l’espressione di CCR7 (non più di CCR1) e quindi agisce sul processamento dell’antigene. CCR7 permette alla cellula dendritica di migrare attraverso i linfatici verso il primo organo linfoide secondario inducendo la chemotassi per CCL21, prodotto proprio dalle cellule del linfonodo.
Nel frattempo, la DC è maturata, esprime B7 (costimolo) e MHC e può produrre CCL19, una chemochina per la quale il linfocita T ha il recettore; a questo punto, il linfocita T naive viene attratto dalla dendritica e, se ha il giusto TCR, verranno prodotti i segnali di attivazione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale delle cellule dendritiche immature nei tessuti periferici?
- Come avviene l'attivazione delle cellule dendritiche?
- Cosa cambia nelle cellule dendritiche una volta che si attivano?
- Qual è l'importanza dell'espressione di CCR7 nelle cellule dendritiche attivate?
Nei tessuti periferici, le cellule dendritiche immature hanno la funzione principale di catturare l'antigene grazie alla loro elevata capacità fagocitica, che viene persa una volta che si attivano.
Le cellule dendritiche si attivano attraverso il legame con prodotti batterici tramite i TLR o citochine prodotte da cellule del tessuto infiammato, diventando mature e migrando verso l'organo linfoide secondario.
Una volta attivate, le cellule dendritiche esprimono molecole costimolatorie (B7), livelli maggiori di MHC classe I e II, e iniziano a secernere chemochine per attrarre i linfociti T naive, perdendo la capacità fagocitica.
L'espressione di CCR7 nelle cellule dendritiche attivate è cruciale per la loro migrazione attraverso i linfatici verso l'organo linfoide secondario, facilitando la chemotassi per CCL21 e l'interazione con i linfociti T naive.