Concetti Chiave
- I procarioti si classificano per fonti di energia in fotoautotrofi e chemioautotrofi, utilizzando rispettivamente luce solare e sostanze chimiche inorganiche.
- Gli autotrofi sintetizzano composti organici da sostanze inorganiche, usando il diossido di carbonio come fonte di carbonio.
- Gli eterotrofi acquisiscono il carbonio demolendo composti organici ingeriti, diffusi tra procarioti ed eucarioti.
- Gli archeobatteri includono alofili e termofili estremi, adattati a condizioni di alta salinità e temperature elevate.
- I metanogeni vivono in ambienti anaerobici e producono metano, presente nei fondali di paludi e nell'apparato digerente di vari animali.
Classificazione dei procarioti per energia
In che modo si possono classificare i procarioti in base alle fonti di energia e alle fonti di carbonio.
Energia : svolge tutte le funzioni vitali e le reazioni metaboliche.
Due fonti :
- Fotoautotrofi: autotrofi che ricavano energia dalla luce solare (come le piante)
- Chemioautotrofi : autotrofi che ricavano l’energia da sostanze chimiche inorganiche
Carbonio : sintetizza i composti organici necessari al mantenimento delle strutture degli organismi.
Autotrofi : organismi che si nutrono da soli, sono in grado di sintetizzare i propri composti organici a partire da sostanze inorganiche.
Comprendono quasi tutte le piante e alcuni procarioti e protisti; come fonte di carbonio utilizzano il diossido di carbonio presente in atomosfera
Eterotrofi : organismi che ricavano gli atomi di carbonio dalla demolizione dei composti organici introdotti dalla dieta. Comprendono molti procarioti e molti eucarioti.
Tipi di archeobatteri
Negli archeobatteri sono compresi
- alofili estremi : in luoghi a elevata salinità; danno il colore rosa alle acque.
- termofili estremi : in acque molto calde, come quelle delle sorgenti idrotermali che hanno temperatura anche al di sopra di 100°
- metanogeni : in ambienti anaerobici e producono metano come prodotto di rifiuto, contribuendo al rilascio in atmosfera di questo gas serra.
Li troviamo nei fanghi sui fondali di laghi e paludi, negli apparati digerenti degli animali ( negli esseri umani il loro metabolismo produce gas intestinali)