Concetti Chiave
- Le proteine tradotte sul reticolo endoplasmatico rugoso possono essere libere nel lume o ancorate alla membrana plasmatica del RE.
- I polipeptidi nel RE diventano proteine di membrana per diversi organuli cellulari tramite modificazioni post traduzionali.
- Il lume del RE elimina proteine difettose e gestisce quelle con sequenze di segnale per l'uscita.
- La sequenza di segnale delle proteine è riconosciuta da un recettore specifico che facilita l'interazione con COPII.
- I siti di uscita dal RE sono regioni specializzate senza ribosomi, ricche di recettori per il segnale di uscita.
Le proteine tradotte sul reticolo endoplasmatico rugoso sono destinate al lume del RE. Possono trovarsi sia libere all’interno del lume sia ancorate o “intessite” (n.d.a. Bertini usa questo termine per indicare il processo di formazione di proteine con più segmenti transmembrana) alla membrana plasmatica delle cisterne del RE. I polipeptidi che si trovano in questa forma andranno a costituire le proteine di membrana dei vari organuli cellulari.
Nel lume reticolare possono avvenire diverse modificazioni post traduzionali quali: modificazioni amino e carbossiterminali, glicosilazione, modificazioni proteolitiche ecc.
Eliminazione delle proteine difettose
Una delle funzioni identificate a carico del lume del RE è l’eliminazione di proteine la cui sintesi, folding e passaggi post traduzionali non sono andati a buon fine. Le proteine non scartate includono una sequenza aminoacidica che agisce come segnale di uscita. Questa sequenza viene riconosciuta da una proteina: il recettore per il segnale di uscita.
Interazione con COPII e vescicolazione
L’adesione tra proteina e recettore contribuisce all’interazione della membrana con COPII e di conseguenza alla scissione vescicolare. La zona di vescicolazione è una regione specializzata del RE, prende il nome di sito di uscita dal RE, è una parte di reticolo priva di ribosomi che presenta un’alta concentrazione di recettori per il segnale.