Concetti Chiave
- Le tre troponine principali sono Troponina T, I e C, ciascuna con funzioni specifiche legate al muscolo.
- Troponina T e I hanno isoforme cardiache uniche che permettono la loro misurazione specifica mediante immunodosaggi.
- Troponine cardiache aumentano rapidamente dopo un infarto, rendendole fondamentali per la diagnosi precoce.
- I test di troponina ad alta sensibilità permettono di rilevare concentrazioni minime, ma richiedono interpretazione accurata.
- Un ritardo nella diagnosi di danno cardiaco aumenta notevolmente la mortalità, sottolineando l'importanza della rapidità dei test.
Si distinguono:
• Troponina T: lega la tropomiosina
• Troponina I: inibisce il movimento (quando si attiva il movimento si blocca)
• Troponina C: lega il calcio.
Indice
Diagnostica dell'infarto miocardico
Tutte queste 3 troponine sono dosabili. Malgrado il complesso tropomiosinico faccia parte di tutte le cellule muscolari (muscolatura licia, striata e cardiaca) la troponina T e la troponina I hanno delle isoforme (diversa sequenza di aminoacidi) all’interno del cuore che sono sufficientemente differenti da tutte quelle degli altri tessuti muscolari per consentire il dosaggio.
Ciò non è vero per la troponina C, la cui struttura è uguale in tutti i tessuti muscolari. Si sono sviluppati degli immunodosaggi basati su anticorpi monoclonali che ci consentono di riconoscere solo ed esclusivamente la c-TnT e la c-TnI. È una svolta epocale nella diagnostica dell’infarto acuto del miocardio perché tutti i marcatori che avevamo prima es. CK-MB, mioglobina non erano cardio-specifici.
Se si trovano c-TnT e c-TnI aumentati nel sangue si ha la certezza che c’è stato un danno cardiaco, ma non mi danno indicazione su che tipo di danno cardiaco c’è stato. Se da un lato non sono in grado di distinguere tra danno ischemico e danno non ischemico, dall’altro mi consentono di fare diagnosi di una serie di patologie cardiache non ischemiche non particolarmente frequenti.
Nonostante la struttura, la cinetica e la quantità all’interno del tessuto miocardico siano in parte diverse si può scegliere se dosare c-TnT o c-TnI.
Cinetica e sensibilità delle troponine
Questa è la cinetica della troponina cardiaca a confronto di tutti i biomarcatori che si dosavano in passato (LDH, AST = Aspartato Aminotransferasi, CK totale, CK-MB = CK totale isoenzima MB, Myo = mioglobina). La cinetica della troponina è la migliore che ci sia: è quella che aumenta più precocemente (insieme alla mioglobina), da 1 a 3 ore dall’infarto, con aumenti di 45-50 volte rispetto al valore standard.
Importanza del turnaround time
Il laboratorio deve eseguire la determinazione dei marcatori cardiaci in urgenza con un turnaround time (TAT) di 1 ora o meno (TAT = tempo intercorso dalla raccolta del campione alla produzione del referto).
Il grafico riproduce la percentuale di mortalità in funzione del ritardo diagnostico. Più ritardiamo con la diagnosi più aumenta la mortalità dei pazienti. A 60 minuti c’è un aumento minimo, già dopo 3 ore raddoppia la mortalità del paziente.
Troponine ad alta sensibilità
Oggi siamo arrivati alla determinazione delle troponine ad alta sensibilità (di quarta generazione). I metodi, che usiamo oggi, ci consentono di dosare concentrazioni infinitesimali di troponina (addirittura ng/L). Di contro, in più del 50% dei pazienti noi dosiamo la troponina, quindi se prima trovarla aumentata nel sangue era equivalenza di danno acuto del miocardio, oggi abbiamo una certa percentuale di pazienti in cui la troponina è dosabile e non necessariamente questi sono pazienti che hanno infarto acuto del miocardio. Ogni qual volta troverò una concentrazione dosabile di troponina dovrò cercare di capire qual è la natura dell’aumento.
Domande da interrogazione
- Quali sono le funzioni delle diverse tipologie di troponina?
- Perché la troponina T e I sono importanti nella diagnosi dell'infarto acuto del miocardio?
- Qual è il vantaggio della cinetica della troponina rispetto ad altri biomarcatori?
- Cosa comporta l'uso delle troponine ad alta sensibilità nella pratica clinica?
La troponina T lega la tropomiosina, la troponina I inibisce il movimento, e la troponina C lega il calcio.
Le isoforme c-TnT e c-TnI sono specifiche del cuore e il loro aumento nel sangue indica un danno cardiaco, rendendole cruciali per la diagnosi.
La troponina aumenta più precocemente, da 1 a 3 ore dall'infarto, con aumenti significativi rispetto al valore standard, rendendola un indicatore tempestivo.
Permettono di dosare concentrazioni infinitesimali di troponina, ma richiedono di determinare la natura dell'aumento, poiché non sempre indicano un infarto acuto del miocardio.