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Concetti Chiave

  • Il test di generazione di trombina valuta la coagulazione globale ed è multiparametrico, analizzando la fase procoagulante e anticoagulante.
  • Il test è destinato a contesti clinici specifici e non è adatto per lo screening precoce delle patologie.
  • I nuovi anticoagulanti come Rivaroxaban, Apixaban, Edoxaban e Dabigatran non richiedono monitoraggio regolare, salvo valutazioni funzionali epatiche e renali.
  • La misurazione della concentrazione degli anticoagulanti è effettuata solo in situazioni d'urgenza, ad esempio in caso di traumi.
  • Ogni provincia dispone di un centro di riferimento per la determinazione di questi anticoagulanti, come Borgo Trento a Verona.

Test generazione di trombina

È un test che valuta la coagulazione globale, viene utilizzato in limitati contesti clinici. Si parte sempre con i fosfolipidi, il fattore tissutale ed è un test multiparametrico, che valuta:
- la fase di latenza;
- il tempo massimo.
È importante la standardizzazione. Questo esame consente di comprendere come la prima fase di una curva è la fase procoagulante (boost trombinico). La seconda fase è la fase anticoagulante.

Questo test prenderà progressivamente nei prossimi anni sempre un maggior utilizzo in determinati contesti.
I nuovi anticoagulanti sono Rivaroxaban, Apixaban, Edoxaban e Dabigatran. Essi sono anticoagulanti di largo utilizzo e non necessitano di nessun monitoraggio, salvo una valutazione ciclica (semestrale o annuale) di test di funzionalità epatica e renale. Il laboratorio ha la possibilità di misurare la concentrazione di questi farmaci, ma solamente in caso di urgenza, ad esempio per pazienti con trauma.
Quindi non è una misurazione finalizzata al monitoraggio, ma è una misurazione finalizzata alla valutazione dello stato del paziente, che si trova in una situazione con rischio di emorragia o di trombosi.
L’esame si compone di una serie di diciture: refertazione numerica quantitativa, eventuali commenti interpretativi dei laboratoristi, unità di misura e intervalli di riferimento/limiti decisionali nel caso dell’emoglobina ossigenata o meno.
Questi test sono test di secondo livello, dunque non si può fare screening con essi, e si trovano all’interno di un percorso diagnostico terapeutico e non possono essere utilizzati come esami a priori. Si tratta infatti di una popolazione che ha già subito un evento trombotico.
Il termine screening va infatti riservato ai programmi di screening che individuano situazioni molto stringenti: la malattia deve essere preceduta da uno stadio di percorso asintomatico, deve essere di efficace intervento terapeutico.
Il problema delle trombosi venose profonde è che circa la metà hanno un fattore di rischio evidente, ma c’è un’altra metà che sono ancora da investigare.
Per quanto riguarda i nuovi anticoagulanti ci sono dei farmaci che inibiscono direttamente o il fattore II o il fattore X attivato. Questi sono farmaci che non devono essere monitorati, ma nel momento in cui si ha un rischio emorragico si può valutare la concentrazione di questi.
Ogni provincia ha un centro di riferimento, che determina h24 la presenza di questi anticoagulanti (per Verona è Borgo Trento).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale del test generazione di trombina?
  2. Il test generazione di trombina valuta la coagulazione globale, analizzando la fase di latenza e il tempo massimo, ed è utilizzato in contesti clinici specifici.

  3. Quali sono i nuovi anticoagulanti menzionati e come vengono monitorati?
  4. I nuovi anticoagulanti sono Rivaroxaban, Apixaban, Edoxaban e Dabigatran. Non richiedono monitoraggio continuo, ma solo valutazioni cicliche della funzionalità epatica e renale, e la loro concentrazione viene misurata solo in situazioni di emergenza.

  5. Perché il test generazione di trombina non può essere utilizzato come screening?
  6. Il test è di secondo livello e fa parte di un percorso diagnostico terapeutico, riservato a pazienti che hanno già subito un evento trombotico, e non è adatto per programmi di screening che richiedono condizioni specifiche.

Domande e risposte