Concetti Chiave
- Il calcio è cruciale per il legame di fattori della coagulazione ai fosfolipidi, in particolare i fattori vitamina K dipendenti come VII, IX, X e II.
- Le vie di coagulazione estrinseca e intrinseca mirano entrambe ad aumentare la produzione del fattore X, con diverse velocità e quantità di produzione.
- La trombina trasforma il fibrinogeno in fibrina e attiva il fattore XIII per stabilizzare la fibrina, oltre ad attivare le piastrine.
- La trombina, attraverso la trombomodulina, attiva la proteina C della coagulazione che, insieme alla proteina S, regola il sistema coagulativo.
- La proteina C attivata inibisce l'amplificazione della coagulazione tagliando i fattori V e VIII.
Indice
Ruolo del calcio nella coagulazione
Il calcio è essenziale per far sì che alcuni fattori della coagulazione vadano a legarsi ai fosfolipidi, in particolar modo i fattori VII, IX, X e II. Questi fattori sono detti anche fattori vitamina K dipendenti, ossia subiscono delle modifiche post-trascrizionali, delle gamma carbossilazioni, che aumentano le cariche negative e il calcio funge da legame. Il fattore VII, vitamina K dipendente, si lega ai fosfolipidi mediante il calcio, poi il X e il IX, entrambi vitamina K dipendenti, si legano a loro volta ai fosfolipidi con interazioni allosteriche e forze di Van der Waals. In questo modo i fosfolipidi esplicano la loro attività. Entrambe le vie, estrinseca e intrinseca, hanno come unico obiettivo quello di aumentare la produzione di fattore X. La via estrinseca è più veloce ma ne produce meno, la via intrinseca è più lenta ma ne produce enormemente di più.
Funzione della trombina e stabilizzazione
Una volta avvenuta la trasformazione da protrombina a trombina, questa va a esplicare la sua attività innanzitutto sul fibrinogeno, taglia il fibrinogeno rimuovendo i fibropeptidi A e B alterandone così la solubilità e trasformandolo in fibrina che poi verrà stabilizzata dal fattore XIII. La trombina è il principale attivatore delle piastrine, attiva il fattore XIII essenziale per la stabilizzazione della fibrina solubile. Presenta anche un sistema a feedback positivo e attiva gli zimogeni a monte, crea pertanto un sistema che aumenta la capacità di produzione della trombina stessa.
Sistema frenante della coagulazione
Contestualmente la trombina attiva il più potente sistema frenante. Quando la trombina si lega alla trombomodulina, va ad attivare la proteina C della coagulazione. Quest’ultima non va confusa con la proteina C reattiva. Entrambe si chiamano “C” ma per due motivi completamente diversi: la proteina C reattiva ha ereditato la “C” da una colonia di batteri di tipo c, la proteina C della coagulazione invece è stata così coniata da Johan Stenflo negli anni Settanta perchè aveva enumerato una serie di plasmi con le lettere dell’alfabeto e la proteina era presente nel terzo pool di raccolta denominato quindi “c”. La trombina trasforma la proteina C in proteina C attivata e questa esplica la sua azione coadiuvata dalla proteina S libera (che nella maggior parte dei casi è legata ad una proteina di trasporto che si chiama C4BP appartenente al sistema del complemento). La proteina C attivata è una proteina enzimatica litica, va a bloccare fisicamente tagliando il fattore V e il fattore VIII spegnendo quindi il sistema di amplificazione. La trombina è trasformata dal fattore X, viene fisicamente tagliata una parte della protrombina che quindi viene attivata in trombina che va ad esplicare la sua attività.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del calcio nella coagulazione del sangue?
- Come avviene la trasformazione del fibrinogeno in fibrina?
- Qual è la funzione della proteina C attivata nella coagulazione?
- In che modo la trombina contribuisce al sistema di feedback positivo?
Il calcio è essenziale per legare alcuni fattori della coagulazione ai fosfolipidi, in particolare i fattori VII, IX, X e II, che sono vitamina K dipendenti e subiscono modifiche post-trascrizionali.
La trombina taglia il fibrinogeno rimuovendo i fibropeptidi A e B, alterandone la solubilità e trasformandolo in fibrina, che viene poi stabilizzata dal fattore XIII.
La proteina C attivata, coadiuvata dalla proteina S libera, blocca il sistema di amplificazione tagliando fisicamente il fattore V e il fattore VIII.
La trombina attiva gli zimogeni a monte, aumentando la capacità di produzione della trombina stessa, e attiva anche il sistema frenante legandosi alla trombomodulina per attivare la proteina C della coagulazione.