Concetti Chiave
- La chiralità dei carboidrati si basa sulla configurazione del C asimmetrico più lontano dal gruppo aldeidico o chetonico, determinando se lo zucchero appartiene alla serie D o L.
- Biologicamente, solo i D-zuccheri sono utilizzati e riconosciuti dall'organismo umano.
- Due zuccheri che differiscono per la posizione di un ossidrile sono noti come epimeri.
- Nel fruttosio, la ciclizzazione forma principalmente un anello furanosico, a differenza del glucosio.
- Gli zuccheri possono subire reazioni tipiche degli alcoli, come esterificazione, riduzione e ossidazione.
Indice
Configurazione degli zuccheri
Se il C asimmetrico più lontano dal gruppo aldeidico o chetonico ha la stessa configurazione della D- gliceraldeide, quindi se l’ossidrile sta a destra, il composto è uno zucchero della serie D, se invece sta a sinistra è un composto della sere L. Dal punto di vista biologico sono utilizzati solo i D zuccheri, gli unici riconosciuti dall’organismo.
Epimeri e ciclizzazione
Due zuccheri che si differenziano solo per la direzione di un ossidrile diverso dall’ultimo sono detti epimeri. Può succedere che l’emiacetilazione, e la conseguente ciclizzazione, coinvolga l’ossidrile di C4 invece che C5: si forma quindi un composto eterociclico ma a 5 atomi, un furanosio. Se questa reazione è molto rara per il glucosio, è invece quella principale per il fruttosio, chetoso, che si emiacetila a dare un anello furanosico di D-fruttofuranosio.
Reazioni degli zuccheri
Avendo gruppi ossidrilici liberi, gli zuccheri possono dare le reazioni tipiche degli alcoli:
• esterificazione, quando reagiscono con acidi
• riduzione, quando il gruppo aldeidico subisce riduzione e si forma un aldiolo
• ossidazione, quando il gruppo aldeidico subisce ossidazione e si forma un acido aldonico (come succede nel corso del metabolismo).
Modificazioni degli zuccheri
Gli zuccheri possono andare incontro a ulteriori modificazioni; si dice eteropolisaccaride uno zucchero complesso costituito da differenti unità monomeriche, generalmente monosaccaridi modificati, generalmente di glucosio e galattosio