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Concetti Chiave

  • La zoppia si divide in due tipi principali: la zoppia di Fuga, che avviene quando l'appoggio provoca dolore, e la zoppia di Trendelenburg, un segno tardivo di lussazione non traumatica dell'anca.
  • Un'anca risalita congenita porta a un'efficienza ridotta dei muscoli pelvitrocanterici, causando un cedimento dell'anca durante l'appoggio monopodalico, noto come andatura anserina se bilaterale.
  • Il segno obiettivo di un deficit di estensione dell'anca è valutato su paziente supino e indica rigidità se l'anca controlaterale si solleva in flessione.
  • La displasia congenita dell'anca varia in presentazione e gravità, da quasi asintomatica a una lussazione evidente, e coinvolge alterazioni strutturali o articolari.
  • L'ecografia ha incrementato significativamente la diagnosi precoce della displasia congenita dell'anca, identificando anche forme lievissime che in passato non venivano riconosciute.

Indice

  1. Tipi di zoppia
  2. Muscoli pelvitrocanterici e zoppia
  3. Displasia congenita dell'anca

Tipi di zoppia

si possono distinguere due tipi di zoppia (per entrambe è stato mostrato un video di simulazione della marcia):

    zoppia di Fuga: si verifica quando l’appoggio provoca dolore (il paziente tende ad appoggiare il meno possibile l’anca che gli fa male, la quale quindi “fugge”);

    zoppia di Trendelenburg: segno tardivo di lussazione non traumatica dell’anca.

Muscoli pelvitrocanterici e zoppia

In caso di un’anca risalita a causa congenita, i muscoli pelvitrocanterici (grande, medio e piccolo gluteo) hanno un braccio di leva minore la distanza tra pelvi e grande trocantere è accorciata, i muscoli sono allentati non riuscendo a mantenere la posizione mono podalica. Questo fa sì che, durante l’appoggio monopodalico nella marcia, questi muscoli, che dovrebbero mantenere in posizione orizzontale il bacino, sono accorciati e poco efficienti, perciò l’anca cede dal lato opposto. Una volta veniva chiamato “colpo d’anca”.

Se questa zoppia si fa bilaterale, ad esempio anca lussata bilateralmente, si osserva un tipico ondeggiamento e si parla di andatura anserina (“da oca”).

Segno obiettivo di un deficit di estensione dell’anca per rigidità. Si valuta su paziente supino: flettendo un’anca oltre i 90° (si annulla la lordosi lombare fisiologica e l’antiversione dell’anca, mentre il il bacino ruota anteriormente) normalmente l’anca controlaterale resta appoggiata al piano del letto, invece, in presenza di limitazione del movimento, l’anca controlaterale, non potendo estendersi, si solleva in flessione.

Quando la flessione dell’anca non riesce a raggiungere i 90° è un altro segno di ancor più limitata articolarità.

Displasia congenita dell'anca

La displasia congenita dell’anca è un’anormalità di sviluppo dell’anca con alterazione più o meno completa della struttura (acetabolare o femorale) o dei rapporti articolari (lussazione, sublussazione).

Essa si caratterizza per una notevole variabilità di presentazione e di gravità: si può presentare in modo quasi asintomatico e subclinico, una lussazione quasi nulla, meglio definita con lussabilità fino ad arrivare ad una lussazione franca. In questa radiografia è rappresentato il bacino di un bambino. L’anca pediatrica, rispetto a quella adulta, si può distinguere dalla presenza della cartilagine di accrescimento di testa e collo femorale e della cartilagine trifrangiata.

In questo caso il paziente presenta una sublussazione dell’anca di sinistra. Attualmente l’ecografia riesce a diagnosticare circa dieci volte in più i casi riconosciuti un tempo, pur essendo diminuiti i casi gravi. Questo perché probabilmente si considerano anche dei casi falsi positivi, ma, soprattutto perché in passato l’estrinsecazione clinica era molto inferiore rispetto all’incidenza reale: l’ecografia individua forme lievissime di displasia, che nella maggior parte dei casi si risolvono e non danno conseguenze, queste forme in passato non arrivavano ad essere riconosciute. Ecco spiegato tutto.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due tipi di zoppia descritti e quali sono le loro caratteristiche principali?
  2. I due tipi di zoppia descritti sono la zoppia di Fuga, che si verifica quando l'appoggio provoca dolore e il paziente tende a minimizzare l'appoggio dell'anca dolorante, e la zoppia di Trendelenburg, che è un segno tardivo di lussazione non traumatica dell’anca.

  3. Come influisce una displasia congenita dell’anca sulla marcia?
  4. La displasia congenita dell’anca, a causa di un accorciamento dei muscoli pelvitrocanterici e di una ridotta distanza tra pelvi e grande trocantere, rende questi muscoli meno efficienti nel mantenere il bacino in posizione orizzontale durante la marcia, causando un cedimento dell’anca dal lato opposto.

  5. Cosa indica il segno obiettivo di un deficit di estensione dell’anca?
  6. Il segno obiettivo di un deficit di estensione dell’anca si manifesta quando, in presenza di limitazione del movimento, l’anca controlaterale si solleva in flessione durante la valutazione su un paziente supino, indicando una rigidità e una limitata articolarità dell’anca.

  7. Qual è l’importanza dell’ecografia nella diagnosi della displasia congenita dell’anca?
  8. L’ecografia ha un ruolo cruciale nella diagnosi della displasia congenita dell’anca, permettendo di diagnosticare circa dieci volte più casi rispetto al passato, inclusi casi lievissimi che probabilmente si risolvono senza conseguenze, migliorando così significativamente la capacità di riconoscimento precoce di questa condizione.

Domande e risposte