Concetti Chiave
- I sali di argento permettono di studiare la morfologia delle cellule su uno sfondo omogeneo, facilitando l'osservazione delle singole cellule.
- Utilizzando un dispositivo chiamato "camera lucida", è possibile proiettare immagini microscopiche su carta per disegnare le cellule nervose.
- Il metodo di colorazione dei sali di argento, inventato da Golgi e perfezionato da Cajal, ha gettato le basi per le moderne neuroscienze.
- Le immagini colorate rivelano la presenza di tutti i tipi di cellule del tessuto nervoso, inclusi neuroni e cellule gliali.
- È difficile distinguere i diversi tipi cellulari, ma i profili più grandi sono generalmente associati ai neuroni, mentre quelli più piccoli alle cellule gliali.
Sali di argento e morfologia
I sali di argento hanno consentito di studiare la morfologia di singole cellule nella loro interezza su uno sfondo sostanzialmente omogeneo e amorfo. In altre parole, se immaginassimo che la precipitazione dei sali avviene in tutte le cellule del tessuto nervoso, evidentemente vedremmo tutto
nero.
Proiezione delle immagini
È interessante che è possibile prendere le immagini dal microscopio e, con un particolare dispositivo (la “camera lucida”), proiettarle sulla carta. Quello che gli studiosi facevano era disegnare le cellule nervose con matita e penna china. Il SNC, il SNP, la morfologia delle loro cellule sono stati inizialmente disegnate sulla carta.
Contributo di Santiago Ramon y Cajal
Golgi inventò il metodo, ma lo spagnolo Santiago Ramon y Cajal lo mise a frutto nel modo più compiuto, ponendo
effettivamente le basi per le moderne neuroscienze.
Ci sono due cose importanti da dire: le immagini colorate rivelano la presenza di tutte le cellule del tessuto nervoso, sia neuroni che glia. Distinguere i diversi tipi cellulari è un compito improponibile in questo tipo di preparato anche per un esperto, ma in termini piuttosto grossolani si può dire che i profili cellulari più grandi appartengono certamente a neuroni, mentre le cellule più piccole e compatte sono probabilmente da attribuire a cellule gliali.