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Concetti Chiave

  • Le urgenze tiroidee comprendono il coma mixedematoso e la crisi tireotossica, con diagnosi principalmente clinica a causa di valori ormonali non significativamente alterati.
  • La crisi tireotossica richiede un intervento d'urgenza, con terapia di supporto emodinamico e respiratorio e idratazione controllata per evitare scompenso cardiaco.
  • Il controllo dell'ipertermia è cruciale, preferendo il paracetamolo e utilizzando terapia tireostatica con Propiltiouracile o Metimazolo per ridurre i sintomi.
  • L'uso di beta bloccanti, iodio o litio, e corticosteroidi è parte della gestione, per ridurre l'effetto ipertono simpatico e la conversione della T4 in T3.
  • Oltre alla gestione dell'ipertiroidismo, si devono considerare trattamenti per scompenso cardiaco, profilassi antitrombotica e, se necessario, terapia antibiotica.

Indice

  1. Urgenze tiroidee
  2. Altri aspetti

Urgenze tiroidee

Le due principali gravi manifestazioni di malattia tiroidea sono il coma mixedematoso (da grave ipotiroidismo) e la crisi tireotossica (da grave ipertiroidismo).
Si osserva generalmente (ma non solo) nell’ipotiroidismo autoimmune (Morbo di Basedow) in presenza di fattori scatenanti o inadeguata assunzione della terapia. Poiché qui i valori degli ormoni tiroidei non saranno significativamente diversi da quelli di un ipertiroidismo grave, la diagnosi sarà clinica.
In alcuni pazienti si può presentare un fT3 normale e un fT4 non particolarmente elevato per una concomitante Nti (non thyroidal illness, quindi sindrome da bassa T3 con stato cachettico), dovuta alla gravità dell’impegno multisistemico.
Fondamentale è l’ipertermia, spesso di grado severo (39-41°C), che dovrà guidare il sospetto in un pz con ipertiroidismo mal controllato e senza altre evidenti cause di febbre (es: sepsi).

Altri aspetti

La crisi tireotossica può manifestarsi con una gravità tale da richiedere un intervento d’urgenza e il ricovero in rianimazione. L’approccio consiste in:
    • Terapia di supporto emodinamico e respiratorio
    • Idratazione data l’abbondante sudorazione. Attenzione a non eccedere con la somministrazione di liquidi poiché, essendo cardiopatici con frequenza elevata, c’è rischio di scompenso cardiaco.
    • Controllo dell’ipertermia, evitando l’Asa (perché determina aumento di T3 e T4 liberi) e preferendo il paracetamolo
    • Terapia tireostatica a dosi elevate (per os o Sng) Propiltiouracile cp 50 mg (più epatotossico del metimazolo, ma in grado di inibire la conversione della T4 in T3, quindi più indicato in questa situazione acuta poiché mitiga i sintomi): 150 mg/6 h Metimazolo cp 5 mg (usato nella normale terapia dell’ipertiroidismo): 20 mg/ 4-8h (fino a 100 mg/die)
    • Beta bloccanti ev o per os, importanti per il controllo della Fc e per ridurre gli effetti dell’ipertono simpatico. Preferibile il propanololo (in quanto inibisce la conversione della T4 in T3) 1 mg ev, ripetibile a distanza di 15 minuti, o 20-40 mg per os/6h In alternativa atenololo ev o per os (50-100/12h)
    • Iodio. Si sfrutta l’effetto Wolff-Chaikoff, ossia l’inibizione della produzione degli ormoni tiroidei per i primi
    giorni. Lugol forte: 5 gocce (40 mg) /6h (dopo 1-2h dalla terapia tireostatica nei primi giorni)
    • Litio: in alternativa allo iodio, 300 mg/ 6h (1200 mg al giorno) [Nota: Il litio (un po’ come lo iodio) dà una inibizione della sintesi degli ormoni tiroidei. Nei pazienti che lo assumono in cronico va infatti monitorata la funzionalità tiroidea, poiché si possono avere delle alterazioni in senso di ipotiroidismo (raramente iper)]
    • Corticosteroidi: hanno effetto di riduzione della conversione della T4 in T3. Idrocortisone 50-100 mg/ 6-8h Desametasone 2 mg/ 6h
    • Plasmaferesi, plasma-exchange, dialisi peritoneale (nei casi più gravi
Oltre al trattamento dell’ipertiroidismo di per sé, nella crisi tireotossica bisogna considerare anche:
    • Eventuale trattamento dello scompenso cardiaco (digitale, diuretici, amine vasoattive)
    • Profilassi antitrombotica, poiché questi pz sono a rischio di trombosi ed eventi cardioembolici
    • Terapia antibiotica (dopo emocolture), nel caso in cui l’elemento scatenante sia stato una sepsi o un’infezione

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali urgenze tiroidee descritte nel testo?
  2. Le principali urgenze tiroidee sono il coma mixedematoso, causato da grave ipotiroidismo, e la crisi tireotossica, causata da grave ipertiroidismo.

  3. Quali sono i sintomi e le condizioni che possono indicare una crisi tireotossica?
  4. La crisi tireotossica può manifestarsi con ipertermia severa (39-41°C) e si verifica in pazienti con ipertiroidismo mal controllato, senza altre cause evidenti di febbre.

  5. Qual è l'approccio terapeutico per la gestione della crisi tireotossica?
  6. L'approccio include terapia di supporto emodinamico e respiratorio, idratazione, controllo dell'ipertermia, terapia tireostatica, beta bloccanti, iodio o litio, corticosteroidi e, nei casi più gravi, plasmaferesi o dialisi peritoneale.

  7. Quali ulteriori trattamenti devono essere considerati durante una crisi tireotossica?
  8. Oltre al trattamento dell'ipertiroidismo, bisogna considerare il trattamento dello scompenso cardiaco, la profilassi antitrombotica e la terapia antibiotica se l'elemento scatenante è una sepsi o un'infezione.

Domande e risposte