Concetti Chiave
- La trombosi delle vene cerebrali è rara ma clinicamente significativa, con un'età mediana di insorgenza di 37 anni e solo l'8% dei pazienti sopra i 65 anni.
- I sintomi clinici possono variare notevolmente, complicando la diagnosi, e possono includere ipertensione intracranica, sintomi neurologici focali o encefalopatia avanzata.
- La TC è l'esame di primo livello per la diagnosi, ma può risultare normale nel 30% dei casi, rendendo necessaria spesso un'ulteriore indagine con RM, più sensibile e specifica.
- Segni indiretti di trombosi, come iperdensità e mancato riempimento dei seni venosi, possono essere rilevati dalla TC, ma l'RM è fondamentale per caratterizzare le lesioni cerebrali.
- I livelli di D-dimero elevati possono indicare un evento tromboembolico, ma non sono specifici per la trombosi delle vene cerebrali, e livelli normali non la escludono.
Indice
Età di insorgenza e sintomatologia
la mediana di età di insorgenza è intorno ai 37 anni; solo l’8% dei pz presenta la sintomatologia d’esordio ad un’età superiore ai 65 anni.
Seppur poco frequente, questo tipo di tromboembolismo merita attenzione clinica, viste la potenziale gravità e le possibili sequele dell’evento.
Quadro clinico e sindromi
La clinica di questi pz può essere estremamente eterogenea, e ciò può complicare significativamente il sospetto diagnostico.
In termini di esordio temporale, il quadro può essere acuto, subacuto o cronico.
Inoltre, si riconoscono tre gruppi sindromici principali:
• Ipertensione intracranica: si manifesta con cefalea, sintomo preponderante associato o meno a nausea e vomito; ci può essere papilledema, caratteristico dell’ipertensione, che può portare a disturbi visivi, che la pz del nostro caso clinico lamentava
• Sintomi neurologici focali veri e propri, più o meno accentuati
• Nel disturbo particolarmente avanzato: un quadro complesso di encefalopatia, con segni multifocali e deterioramento progressivo dello stato cognitivo, fino al sopore e al coma.
Diagnostica per immagini
L’esame di neuro-imaging caratteristico di primo livello è la Tc, che può tuttavia avere una resa diagnostica non ottimale. Infatti, nei casi di trombosi venosa cerebrale può risultare normale fino al 30% dei casi e spesso mostra riscontri aspecifici.
Questo fa capire la necessità di indirizzare il collega radiologo verso il sospetto della patologia, e procedere con la richiesta di un ulteriore approfondimento mediante Rm.
Approfondimenti diagnostici
Comunque, la Tc rimane l’esame di primo livello e può dare segni indiretti della patologia.
I segni indiretti di patologia sono i più frequenti, spesso eterogenei, con aspetti sia emorragici sia non emorragici.
Si possono riscontrare iperdensità (nella Tc senza mdc) a suggerire vasi venosi trombosati o segni di mancato riempimento (nella Tc con mdc) a livello dei seni venosi.
Oltre agli aspetti di occlusione trombotica ed ischemia citati, si mostra un altro possibile riscontro: l’infarcimento emorragico. Infatti, l’infarto della trombosi venosa cerebrale si complica facilmente con congestione e spandimenti emorragici.
Tale quadro diagnostico, più suggestivo che definito, necessita l’approfondimento con Rm, la metodica più sensibile. La Rm, oltre ad individuare il quadro di interessamento venoso, caratterizza bene il tipo di lesioni cerebrali parenchimali secondarie all’occlusione. La ricerca diagnostica sfrutta anche l’angio-Rm e l’Rm permette dunque di fare la diagnosi di questo tromboembolismo.
Indagini di laboratorio
Per quanto riguarda le indagini di laboratorio, invece, non c’è un dato di supporto alla diagnosi particolarmente indicativo, se non quello tipico degli altri eventi tromboembolici: il D-dimero. I dosaggi elevati possono suggerire l’evento tromboembolico, ma non in modo dirimente e specifico. In particolare, per la trombosi venosa cerebrale livelli normali di D-dimero non escludono la diagnosi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'età mediana di insorgenza della trombosi delle vene cerebrali?
- Quali sono i principali gruppi sindromici associati alla trombosi delle vene cerebrali?
- Qual è l'esame di neuro-imaging di primo livello per la diagnosi di trombosi venosa cerebrale?
- Qual è il ruolo del D-dimero nella diagnosi di trombosi venosa cerebrale?
L'età mediana di insorgenza è intorno ai 37 anni, con solo l'8% dei pazienti che presenta sintomi d'esordio oltre i 65 anni.
I principali gruppi sindromici sono l'ipertensione intracranica, i sintomi neurologici focali e, nei casi avanzati, un quadro complesso di encefalopatia.
L'esame di neuro-imaging di primo livello è la TC, anche se può non essere ottimale e spesso richiede un approfondimento con RM.
Il D-dimero può suggerire un evento tromboembolico, ma livelli normali non escludono la diagnosi di trombosi venosa cerebrale.