Concetti Chiave
- Il trattamento sanitario obbligatorio (TSO) richiede la firma del sindaco e l'adesione alle disposizioni di legge.
- Durante il TSO, vengono raccolti diversi tipi di campioni biologici, con particolare attenzione alla conservazione e alla privacy dei dati.
- I referti devono includere informazioni dettagliate come i dati del laboratorio, i dati anagrafici del paziente e le specifiche del test effettuato.
- Il paziente ha il diritto di non conoscere i risultati dei test genetici se lo desidera, e il medico deve rispettare tale scelta.
- I referti genetici devono indicare la "detection rate" delle mutazioni cercate, che può variare a seconda della popolazione di origine del soggetto.
Indice
Libertà personale e TSO
La libertà personale è inviolabile, nessuno può essere obbligato a sottoporsi ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. Ad esempio nel TSO (trattamento sanitario obbligatorio) è il sindaco che deve firmare.
Nell’esempio di CI utilizzato nel laboratorio di Verona vengono richiesti tutti i dati del soggetto, poi ci sono delle informazioni relative al materiale biologico che viene raccolto (può essere sangue periferico, ma si potrebbe trattare anche di una biopsia ossea, del midollo osseo, aferesi etc etc) come verrà conservato il campione e come verrà garantita la privacy.
Conferenza stato regioni e referti
La conferenza stato regioni stabilisce quali sono tutte le informazioni che devono essere riportate nel referto la cui consegna deve essere accompagnata da una consulenza genetica, durante la quale il medico ha l’obbligo di spiegare al paziente il risultato degli esami condotti e le possibili implicazioni. Se però il soggetto esprime la volontà di non sapere nulla riguardo i risultati dei test genetici, il medico si deve adeguare. Il paziente ha la libertà di non conoscere il risultato.
Dettagli del referto genetico
I dati che devono essere riportati nel referto sono numerosi:
• I dati identificativi del Laboratorio che ha eseguito il test;
• I dati anagrafici completi del paziente e il sesso;
• Il tipo di campione biologico analizzato e la data di arrivo o di esecuzione del prelievo;
• Il codice del campione biologico attribuito per l’esecuzione del testo durante le procedure analitiche;
• L’indicazione all’analisi e il tipo di test richiesto;
• La seqquenza di riferimento del gene in esame, la metodica utilizzata o il panello di metodiche di laboratorio utilizzate comprendente le regioni analizzate del gene/i e la specifica finalità di ciascuna metodico;
Detection rate e mutazioni
• La detection rate (copertura) delle mutazioni ricercate in relazione alla metodica utilizzata e alla popolazione di origine del soggetto esaminato. Nell’esempio di referto di fibrosi cistica vediamo che sono riportate tutte le 36 mutazioni che si vanno a ricercare in un soggetto con sospetto di malattia oppure per identificare i portatori sani. Però, a seconda della provenienza del soggetto, ci sono delle altre mutazioni più frequenti in determinate popolazioni che non vengono analizzate con il metodo impiegato nel laboratorio e per tale ragione si ha l’obbligo di riportare quale è la copertura della metodica utilizzata. Ad esempio la detection rate di un soggetto che proviene dal Veneto o dalla Campania è dell’87%, ma se il soggetto proviene da un’altra regione la detection rate può essere più bassa. In altre parole, se il test del paziente risulta negativo è perché non ha nessuna delle mutazioni rilevabili con il kit in uso nel determinato laboratorio, ma potrebbe averne altre.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del sindaco nel trattamento sanitario obbligatorio (TSO)?
- Quali informazioni devono essere incluse nel referto di un test genetico?
- Cosa deve fare il medico se il paziente non vuole conoscere i risultati dei test genetici?
- Come viene garantita la privacy dei dati raccolti durante i test genetici?
Nel TSO, il sindaco è responsabile di firmare l'autorizzazione per il trattamento sanitario obbligatorio, come stabilito dalla legge.
Il referto deve includere i dati identificativi del laboratorio, i dati anagrafici del paziente, il tipo di campione biologico, il codice del campione, l'indicazione all'analisi, la metodica utilizzata, e la detection rate delle mutazioni.
Se il paziente esprime la volontà di non sapere i risultati, il medico deve rispettare questa decisione e non comunicare i risultati al paziente.
La privacy è garantita attraverso la gestione attenta delle informazioni personali e del materiale biologico raccolto, come specificato nelle procedure del laboratorio.