Concetti Chiave
- Le emoglobinopatie rare includono talassemie e varianti emoglobiniche, caratterizzate da difetti di sintesi e struttura delle catene emoglobiniche.
- Le catene beta e alfa dell'emoglobina sono codificate da geni su cromosomi 11 e 16, con la catena alfa prodotta fin dall'inizio dello sviluppo e la beta dal secondo/terzo mese.
- Alla nascita, l'emoglobina del neonato è costituita per metà da HbA0 e metà da HbF, con la HbF che conferisce maggiore affinità per l'ossigeno rispetto a HbA0.
- In caso di sospetto di talassemia o varianti emoglobiniche, si effettuano esami come emocromocitometrico e assetto emoglobinico, con ulteriori test in caso di varianti.
- L'anemia sideropenica, spesso legata all'alimentazione, richiede esami di laboratorio come emocromo, ferritina, transferrina e sideremia per la diagnosi.
Le emoglobinopatie rare comprendono:
• Talassemie: difetti di sintesi, le catene prodotte sono normali ma in quantità ridotta
• Varianti emoglobiniche: difetti di struttura in cui può essere presente anche un solo amminoacido mutato
Indice
Genetica delle catene emoglobiniche
A livello cromosomico le catene beta sono codificate da due geni (uno materno e uno parteno) sul cromosoma 11 e le catene Alfa da quattro geni (due materni e due paterni) sul cromosoma 16.
Considerando le diverse fasi dello sviluppo si può notare la catena alfa sia prodotta sin da subito, mentre la produzione di catena beta ha inizio dal secondo/terzo mese. Inizialmente la catena alfa si associa alla catena zeta e successivamente alla catena gamma. Alla nascita il neonato presenta circa metà della Hb totale costituita da HbA0 e metà da HbF (da ricordare che la catena gamma conferisce alla emoglobina fetale una maggiore affinità per l’ossigeno rispetto a HbA0). La HbF resta poi presente in quantità inferiori a circa il 2% della Hb total. Esiste tuttavia una condizione di persistenza della emoglobina fetale, seppur rara e clinicamente silente.
Esami per talassemie e varianti
In caso di sospetto di condizioni di talassemia o varianti emoglobiniche si richiede al laboratorio un esame emocromocitometrico ed un assetto emoglobinico-emoglobine frazionate con il quale si evidenziano la HbA0, HbA2 e Hb glicata.
Se il laboratorio riscontra una variante procede con:
• Test di Sickling (test di falcizzazione): si induce una ipossigenazione del sangue, la Hb S polimerizza e si visualizzano le falci
• Conteggio dei reticolociti
• Ricerca di inclusioni eritrocitarie
• Analisi della affinità per l’ossigeno (P50): parametro che indica la pressione parziale di ossigeno alla quale metà della emoglobina è legata all’ossigeno. È un valore rilevato in automatico tramite emogas
Anemia sideropenica
Anemia sideropenica e test di laboratorio
In caso di anemia sideropenica (spesso legata ad abitudini alimentari) gli esami di laboratorio richiesti sono:
• Emocromo
• Ferritina: indicatore di depositi di ferro (misurata in micro grammi, se
• Transferrina: quantità di ferro circolante (misurata in mg)
• Sideremia: quantità di ferro legata alle proteine del sangue, principalmente alla transferrina
• Recettore solubile della transferrina: indicatore della necessità di ferro
Definizione di test genici
Per test genici si intendono comunemente “le analisi di specifici geni, del loro prodotto e della loro funzione, nonché ogni altro tipo di indagine del DNA, RNA o dei cromosomi, finalizzate ad individuare o ad escludere modificazioni verosimilmente associate a patologie geniche”. Si tratta dalla definizione che si può trovare sul sito della società italiana di genetica umana, che è stata anche sottoscritta dal comitato nazionale per la bioetica.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali categorie di emoglobinopatie rare?
- Come avviene la produzione delle catene alfa e beta durante lo sviluppo?
- Quali esami di laboratorio sono richiesti in caso di sospetto di talassemia o varianti emoglobiniche?
- Quali esami di laboratorio sono indicati per l'anemia sideropenica?
Le emoglobinopatie rare comprendono le talassemie, caratterizzate da difetti di sintesi con catene normali ma in quantità ridotta, e le varianti emoglobiniche, che presentano difetti di struttura con possibili mutazioni di un singolo amminoacido.
La catena alfa è prodotta sin dall'inizio dello sviluppo, mentre la produzione della catena beta inizia dal secondo o terzo mese. Inizialmente, la catena alfa si associa alla catena zeta e successivamente alla catena gamma.
Si richiede un esame emocromocitometrico e un assetto emoglobinico-emoglobine frazionate per evidenziare HbA0, HbA2 e Hb glicata. Se si riscontra una variante, si procede con test di Sickling, conteggio dei reticolociti, ricerca di inclusioni eritrocitarie e analisi della affinità per l'ossigeno (P50).
Gli esami di laboratorio per l'anemia sideropenica includono emocromo, ferritina, transferrina, sideremia e recettore solubile della transferrina, che indicano rispettivamente i depositi di ferro, la quantità di ferro circolante, la quantità di ferro legata alle proteine del sangue e la necessità di ferro.