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Concetti Chiave

  • Il trattamento con radioiodio richiede una dieta a basso contenuto di iodio per migliorare l'uptake tiroideo e limitare la diffusione ad altri organi.
  • Si utilizza TSH ricombinante per stimolare l'uptake di iodio radioattivo, evitando l'ipotiroidismo causato dalla sospensione della levotiroxina.
  • Dopo il trattamento, la scintigrafia valuta la presenza di residui tiroidei attraverso la captazione di iodio.
  • Il follow-up post-trattamento include scintigrafie totali e dosaggio di tireoglobulina come marcatore tumorale.
  • Il TSH ricombinante, approvato nel 2001, consente misurazioni affidabili di tireoglobulina senza interrompere la levotiroxina.

Indice

  1. Condizioni per il trattamento
  2. Incremento del TSH sierico
  3. Follow-up e scintigrafia
  4. Misurazione della tireoglobulina
  5. Uso del TSH ricombinante

Condizioni per il trattamento

Per eseguire un adeguato trattamento con radioiodio devono essere soddisfatte due condizioni:

1. Riduzione dell’intake di Iodio (dieta): così da ottenere, se possibile, una ioduria tessuto tiroideo, normale e neoplastico, e si raggiunge un uptake anche doppio a parità di dose somministrata. Il radioiodio si concentra nella tiroide e non rischia di diffondersi e danneggiare altri organi in cui è presente il NIS.

2.

Incremento del TSH sierico

Incremento del TSH sierico sino a > 30 mU/L. Il TSH stimola il NIS e viene ottimizzato l’uptake di Iodio radioattivo da parte delle cellule tiroidee. Per ottenere questi valori, in passato, si sospendeva la terapia con levotiroxina, ma vi erano delle forti controindicazioni perché si provocava nel paziente uno stato di disagio dovuto all’ipotiroidismo (aumento di peso, stipsi, intolleranza al freddo). Oggi, invece, si somministra il TSH ricombinante, un farmaco che mima le azioni del TSH endogeno.

Follow-up e scintigrafia

I pazienti devono poi essere seguiti nel tempo, dopo la terapia con radioiodio viene effettuata una scintigrafia per vedere se sono presenti dei foci di captazione dello iodio e quindi dei residui di CDT.

Il follow-up del CDT consiste nell’effettuare delle scintigrafie totali corporee (STC) con dose diagnostica di 131I e nel dosaggio di tireoglobulina circolante come marcatore tumorale. La tireoglobulina è presente solo ed esclusivamente nella tiroide, rappresenta il 30% della massa tiroidea e costituisce la colloide. Quindi, in un paziente che ha subito una tireodectomia totale deve essere indosabile, quasi pari a zero. Si tratta di un marcatore tumorale con un’efficacia molto elevata.

Misurazione della tireoglobulina

Per riuscire a effettuare una misurazione affidabile, si stimola la produzione di tireoglobulina da parte di eventuali residui/metastasi di tumore tiroideo mediante rhTSH. Il dosaggio viene eseguito basalmente e dopo 24, 48, 72 ore dalla somministrazione della seconda fiala di TSH ricombinante. Questo dosaggio è molto sensibile in pazienti con titolo anticorpale Ab-Tg negativo, molto più della STC diagnostica nel documentare la persistenza della malattia.

Uso del TSH ricombinante

Il farmaco è stato introdotto nel 2001 dalla EMEA per uso diagnostico sia nella somministrazione di 131I che nel follow-up post-chirurgico di pazienti affetti da CDT. Esso riproduce gli stessi effetti del TSH endogeno senza che il paziente debba sospendere la terapia con levotiroxina.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le condizioni necessarie per un trattamento efficace con radioiodio?
  2. Per un trattamento efficace con radioiodio, è necessario ridurre l'intake di iodio e incrementare il TSH sierico a oltre 30 mU/L, utilizzando TSH ricombinante per evitare l'ipotiroidismo.

  3. Come viene monitorato il follow-up dei pazienti dopo la terapia con radioiodio?
  4. Il follow-up include scintigrafie totali corporee con 131I e il dosaggio della tireoglobulina circolante come marcatore tumorale, stimolato da rhTSH per rilevare residui o metastasi.

  5. Qual è il ruolo del TSH ricombinante nel trattamento e follow-up del CDT?
  6. Il TSH ricombinante stimola l'uptake di iodio radioattivo e la produzione di tireoglobulina senza sospendere la levotiroxina, migliorando la sensibilità del dosaggio della tireoglobulina nel follow-up.

Domande e risposte

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