Concetti Chiave
- L'endoscopista deve rendere l'indagine il più informativa possibile, osservando attentamente la seconda porzione duodenale per segni di enteropatia.
- Nei pazienti adulti con sindrome da malassorbimento, la malattia celiaca rappresenta una causa significativa, giustificando l'uso simultaneo di sierologia e gastroscopia.
- La diagnosi di malattia celiaca richiede evidenze istologiche e test sierologici positivi, per garantire una diagnosi accurata prima di iniziare una dieta senza glutine.
- Una diagnosi certa è fondamentale, poiché una dieta senza glutine deve essere seguita a vita e richiede reintroduzione del glutine per esami ripetuti.
- La negativizzazione della sierologia e il miglioramento delle lesioni intestinali sono variabili, con tempi più brevi nei bambini rispetto agli adulti.
Indice
Indagine endoscopica e diagnosi
Eseguendo un’indagine invasiva è necessario che l’endoscopista la renda il più informativa possibile (indipendentemente dal motivo dell’indagine stessa) soffermandosi pochi secondi anche in seconda porzione duodenale per fare un’insufflazione, intravedere se le pliche risultino ancora ben riconoscibili, ridotte, appiattite o se è presente scalloping ed eventualmente un’aumentata visibilità dei vasi della sottomucosa. Nel caso in cui si individuino segni di enteropatia si procede facendo le biopsie per l’esame istologico riportando sulla richiesta d’esame la dicitura “sospetta enteropatia per la presenza di segni endoscopici”.
Probabilità di malattia celiaca
È possibile affermare che nell’età adulta un paziente con sindrome da malassorbimento non causata da una forma infettiva presenti un’alta probabilità di essere affetto da malattia celiaca (circa il 20% dei casi totali di malassorbimento è legato a questa prima causa, sia in età pediatrica che nell’adulto). In questi pazienti vengono richiesti contemporaneamente la titolazione degli anticorpi e la gastroscopia perché la probabilità che la sierologia sia positiva è talmente elevata da giustificare l’esecuzione diretta dell’esame endoscopico. Se il paziente in questione, invece, non presenta un quadro classico della malattia ma è affetto ad esempio da osteoporosi, infertilità o anemia non è possibile procedere richiedendo contemporaneamente i due esami, come nel caso precedente, ma solamente la sierologia. In un secondo momento, se quest’ultima risulta positiva, si procede con l’esame endoscopico.
Diagnosi e trattamento della celiachia
L’evidenza di determinate lesioni istologiche e la positività al test sierologico per malattia celiaca permettono al medico di fare diagnosi di tale malattia e, di conseguenza, il paziente deve iniziare a seguire una dieta priva di glutine per tutta la vita. Questo è il motivo fondamentale per cui la diagnosi debba essere il più accurata possibile e che non presenti dubbi. È meglio spendere più tempo per arrivare ad una diagnosi certa rispetto a far provare al paziente la dieta senza glutine in mancanza di certezza, anche perché per eseguire nuovamente gli esami è necessario reintrodurre il glutine. Una volta iniziato il percorso terapeutico attraverso la dieta, infatti, il paziente nella stragrande maggioranza dei casi (circa il 90%) negativizza gli anticorpi nel siero e ottiene un critico miglioramento o normalizzazione delle lesioni intestinali. Le tempistiche legate alla negativizzazione della sierologia e il miglioramento dell’architettura mucosale risulta estremamente variabile. Generalmente i bambini possono ottenere questi risultati in un periodo di tempo pari a 6-8 mesi. Nella malattia celiaca diagnosticata in età adulta, invece, il tempo per negativizzare la sierologia può arrivare ad un anno e per ottenere un critico miglioramento dell’architettura mucosale sono richiesti fino a 18 mesi di tempo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di un'indagine endoscopica accurata?
- Qual è la probabilità che un paziente adulto con sindrome da malassorbimento abbia la malattia celiaca?
- Quando è giustificata l'esecuzione simultanea di sierologia e gastroscopia?
- Quali sono i tempi di miglioramento dopo l'inizio di una dieta priva di glutine?
È fondamentale che l'endoscopista renda l'indagine il più informativa possibile, soffermandosi su dettagli come le pliche duodenali e la visibilità dei vasi della sottomucosa, per identificare segni di enteropatia e procedere con biopsie se necessario.
Circa il 20% dei casi totali di malassorbimento è legato alla malattia celiaca, sia in età pediatrica che adulta, rendendo alta la probabilità che un paziente con sindrome da malassorbimento non infettiva sia affetto da questa condizione.
Nei pazienti con sindrome da malassorbimento, la probabilità di una sierologia positiva è talmente elevata da giustificare l'esecuzione simultanea di entrambi gli esami. Tuttavia, in assenza di un quadro classico della malattia, si procede prima con la sierologia.
Nei bambini, la negativizzazione degli anticorpi e il miglioramento delle lesioni intestinali possono avvenire in 6-8 mesi. Negli adulti, la sierologia può negativizzarsi in un anno e il miglioramento dell'architettura mucosale può richiedere fino a 18 mesi.