Concetti Chiave
- L'ecografia addominale, pur avendo un'elevata sensibilità, presenta limiti per la diagnosi esclusiva di diverticolite acuta, rendendo spesso necessaria un'angio-TC per confermare il sospetto.
- Segni ecografici come ispessimento localizzato, infiammazione del diverticolo e alterazioni del tessuto pericolico sono indicatori chiave per sospettare la diverticolite acuta.
- L'eco addominale è uno strumento diagnostico di primo livello, efficace e conveniente, per confermare patologie urgenti con dolore addominale acuto, prima di ricorrere alla TC.
- L'ecografia ha rivoluzionato la gestione dell'ittero, permettendo di identificare e valutare la dilatazione delle vie biliari e eventuali complicanze come la colangite.
- Per pazienti con addome globoso, l'ecografia è essenziale per distinguere tra ascite e grasso, guidando interventi come la paracentesi in modo sicuro e preciso.
Diverticolite acuta in pronto soccorso
La diagnosi esclusivamente ecografica è molto complicata ma ci sono degli elementi fortemente indicativi all’eco (sensibilità al 90%):-
• Ispessimento localizzato;
• Riscontro di diverticolo infiammato (ipoecogeno + tessuto adiposo iperecogeno);
• Alterazioni del tessuto pericolico.
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• Ispessimento delle pareti intestinali;
• Diminuzione della peristalsi;
• Segni di sofferenza d’ansa: contenuto fluido nelle anse e anche peri-ansa.
Altri aspetti
Questi segni sono aspecifici, pertanto è necessario approfondirli con altre metodiche che in questo caso corrisponde all’angio-Tc. In questo caso è coinvolto prevalentemente il grosso intestino, e i segni all’ecografia sono molto simili a quelli di una diverticolite acuta. È presente un ispessimento di un tratto di oltre 10 cm dato dall’ischemia estesa, inoltre il segnale al color-doppler è scarsamente visibile. In questo caso l’ecografia avviene prevalentemente utilizzata per il follow-up.L’eco addominale ha un elevato valore predittivo positivo nell’identificazione delle patologie urgenti che si manifestano con dolore addominale acuto. La radiografia diretta dell’addome non ha alcun ruolo nel work- up diagnostico. Quindi la strategia migliore in termini di efficacia e costi è l’utilizzo in primo step dell’ecografia e successivamente la TC come imaging condizionale a Eco non diagnostica. In questo caso l’ecografia ha una performance diagnostica elevata. Per dirigere poi l’intervento chirurgico è necessario richiedere una Tc per capire in quale livello è avvenuta l’occlusione e l’individuazione di eventuali complicanze. L’ecografia in questo caso può essere utilizzata anche per il follow-up dell’occlusione.
L’ecografia ha rivoluzionato l’approccio all’ittero tramite il riscontro di dilatazione delle vie biliari o meno. I fattori che condizionano la modalità di dilatazione delle vie biliari sono:
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• Il tipo di ostruzione (completo/incompleto);
• Lo stato delle vie biliari (colangiti recidivanti, interventi chirurgici pregressi, età avanzata);
• Durata dell’ostruzione.
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• Dilatazione delle vie biliari;
• Presenza di materiale ecogeno o corpuscolato dentro i dotti dilatati;
• Ispessimento concentrico delle pareti biliari che appaiono ecogene e più evidenti;
• Linfoadenopatie nel peduncolo epatico;
• Eventuali aree ipoecogene biliari nel parenchima epatico suggestive per ascessi.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'ecografia nella diagnosi di diverticolite acuta in pronto soccorso?
- Quali sono i segni ecografici di ischemia intestinale?
- Come l'ecografia ha migliorato l'approccio all'ittero?
- Perché l'ecografia è fondamentale nella diagnosi differenziale tra ascite e grasso?
L'ecografia ha un ruolo importante nella diagnosi di diverticolite acuta, con una sensibilità del 90%. Gli elementi indicativi includono ispessimento localizzato, diverticolo infiammato e alterazioni del tessuto pericolico. Tuttavia, la diagnosi principale si basa sull'angio-TC addominale.
I segni ecografici di ischemia intestinale includono un ispessimento di un tratto intestinale di oltre 10 cm e un segnale al color-doppler scarsamente visibile. L'ecografia è utilizzata principalmente per il follow-up in questi casi.
L'ecografia ha rivoluzionato l'approccio all'ittero permettendo di identificare la dilatazione delle vie biliari e la sede di ostruzione. Può anche rilevare complicanze come la colangite, caratterizzata da dilatazione delle vie biliari e ispessimento delle pareti biliari.
L'ecografia è fondamentale per indagare la causa di ascite e per guidare la paracentesi, evitando procedure "alla cieca". Aiuta a distinguere tra ascite e grasso in pazienti con addome globoso.