Concetti Chiave
- L'astinenza da alcol è un'emergenza medica che può portare al delirium tremens, con una mortalità del 5-15%.
- Il trattamento dell'astinenza deve iniziare in un ambiente internistico e può evolvere in un approccio psicologico con lo psichiatra.
- Durante il trattamento, è importante un dialogo empatico e non giudicante, evitando di etichettare i pazienti come alcolisti.
- I pazienti con doppia diagnosi di schizofrenia e abuso di sostanze affrontano difficoltà di collocazione tra i servizi psichiatrici e quelli per le dipendenze.
- La comorbidità tra disturbi psichiatrici e abuso di sostanze complica il trattamento, aumentando la non compliance e i costi sanitari.
Indice
Riconoscere l'astinenza da alcol
L’astinenza da alcol è una situazione da riconoscere perché può portare al delirium tremens: si tratta di un’emergenza medica, associata ad una mortalità del 5-15%.
I pazienti devono essere ricoverati in ambiente internistico, ma se c’è una instabilità del quadro organico (alterazione di coscienza, ipertensione, tachicardia) possono essere anche ricoverati in UTI. Una volta superata l’astinenza interviene lo psichiatra con un trattamento di tipo psicologico.
Trattamento psicologico e responsabilità
Durante il trattamento del disturbo bisogna:
• Far sì che il paziente si renda conto del problema e sottolineare che se non si agisce l’alcolismo non trattato porta ad importanti conseguenze fisiche.
Il dialogo dev’essere condotto in modo empatico, senza giudicare, ma evitando la discussione sulla diagnosi, rimanendo fermi sulla propria posizione.
• Evitare la parola alcolista, perché equivarrebbe ad etichettare e giudicare.
• Sottolineare che la responsabilità del cambiamento è del paziente, portandolo attraverso la pre- contemplazione, la contemplazione ed infine all’azione.
Opzioni di trattamento e supporto
Il trattamento può essere ospedaliero (soprattutto per i pazienti che consumano alcol da lungo tempo) o territoriale. È opportuno inoltre consigliare l’adesione agli alcolisti anonimi, gruppi di auto aiuto o i gruppi atac, gruppi guidati da un terapeuta. Ci sono infine dei gruppi di sostegno anche per i familiari.
Si possono utilizzare dei farmaci per mantenere l’astinenza, che vengono somministrati al soggetto, non assunti autonomamente.
Doppia diagnosi e sfide terapeutiche
Si consideri un ragazzo che fa uso di sostanze (cannabis), che sviluppa un quadro psicotico schizofrenico, che anche togliendo la sostanza permane.
Si viene a delineare quindi un quadro di doppia diagnosi: schizofrenia e abuso di sostanza.
In questo caso sorge un problema sul trattamento del paziente, potrebbe infatti essere curato sia dalla psichiatria per il disturbo schizofrenico sia dal serd per la dipendenza; le comunità terapeutiche però consentono l’accesso solo a negatività tossicologica e se non si ha in trattamento il metadone. Le comunità del serd invece sono fatte per chi abusa di sostanze, ma in assenza di quadri psichiatrici.
Questi pazienti con comorbidità hanno quindi un problema di collocazione, a cavallo di due servizi, ciascuno con una determinata specificità nel trattamento di uno dei due disturbi.
Comorbidità e conseguenze cliniche
Dal punto di vista epidemiologico è un fenomeno in aumento e con esiti clinici peggiori sia in termini di risposta ai trattamenti farmacologici sia di aumento della disabilità. I soggetti con una doppia diagnosi, infatti, hanno sintomi positivi più gravi con maggiore probabilità di diventare aggressivi o violenti. La violenza, in questo caso, non è associata alla psicosi, ma soprattutto all’intossicazione.
La comorbidità inoltre aumenta la non compliance ai trattamenti farmacologici, sono pazienti che non prendono le medicine come il metadone che anzi magari viene rivenduto.
La comorbidità aumenta infine la probabilità di riammissione, aumentando i costi sanitari associati e peggiorando la prognosi; la sopravvivenza quindi si presenta significativamente ridotta.
Domande da interrogazione
- Quali sono le conseguenze fisiche dell'alcolismo non trattato?
- Cosa si consiglia di evitare durante il trattamento del disturbo legato all'alcolismo?
- Quali sono le opzioni di trattamento per i pazienti con doppia diagnosi di schizofrenia e abuso di sostanze?
- Quali sono gli effetti della comorbidità sulla prognosi dei pazienti?
L'alcolismo non trattato può portare a importanti conseguenze fisiche.
Si consiglia di evitare la parola "alcolista" perché equivarrebbe ad etichettare e giudicare.
I pazienti con doppia diagnosi possono essere curati sia dalla psichiatria per il disturbo schizofrenico sia dal serd per la dipendenza, ma la collocazione può essere un problema.
La comorbidità aumenta la probabilità di riammissione, aumentando i costi sanitari associati e peggiorando la prognosi.