Concetti Chiave
- Le coliti microscopiche sono infiammazioni intestinali che non mostrano alterazioni endoscopiche, rendendo cruciale il ruolo dell'anatomopatologo.
- La colite collagena presenta una banda rosa eosinofila sotto l'epitelio visibile al microscopio, ed è predominante nelle donne di mezza età.
- Il trattamento della colite collagena avviene con budesonide, uno steroide che agisce localmente nel tratto gastrointestinale, minimizzando gli effetti collaterali sistemici.
- Per diagnosi accurate, si utilizzano colorazioni specifiche come la tricromica di Masson per evidenziare la banda collagena.
- L'eziologia della colite linfocitaria è ancora sconosciuta, ma si sospetta un legame con lo squilibrio del microbioma causato da farmaci come i FANS.
Le coliti microscopiche sono un gruppo eterogeneo di infiammazioni che non danno alterazioni rilevabili all’endoscopia; l’anatomopatologo ha, quindi, un ruolo fondamentale nella diagnosi di queste patologie.
Indice
Sintomi e diagnosi della colite collagena
Tipicamente il paziente si presenta con diarrea acquosa, che influisce molto sulla qualità della vita essendo debilitante. La colite collagena è una condizione che era già stata descritta prima di coniare il termine di coliti microscopiche, quando si era visto che questo tipo di colite non aveva un corredo endoscopico significativo a fronte di un quadro sintomatologico rilevante. Queste coliti hanno una grande predominanza nel sesso femminile, con rapporto 10:1, in donne di mezza età (sesta decade soprattutto). Al microscopio sotto l’epitelio si vede una banda rosa eosinofila amorfa con distribuzione uniforme di collagene.
Trattamento e caratteristiche microscopiche
Per il trattamento si utilizza il budesonide, steroide con azione all’interno del tubo gastroenterico, che permette di evitare l’utilizzo di farmaci che avrebbero distribuzione sistemica con effetti collaterali. Si vede benissimo al vetrino che si tratta di colite collagena; era stato fornito uno spessore soglia della banda, ma oggi non serve più misurarla, deve solo esserci una banda significativa che in un colon normale non c’è.
La lamina basale è impercettibile, le gocce di mucina sono grandi, l’epitelio è mantenuto. A lato si vede plasmacitosi basale, qualche raro granulocita, corpi di Russell, qualche eosinofilo (più comuni nel colon ascendente, altre porzioni di colon normalmente non presentano eosinofili). In alcuni casi la banda collagena non si vede bene, perché la biopsia può essere orientata male, dunque l’anatomo patologo può utilizzare due colorazioni che sono il collagen-blue (si usa di meno perché è una colorazione che necessita un tecnico dedicato) e la tricromica di Masson: se c’è la banda questa si vede bene ed è blu/verde. Rispetto alla colite collagena la banda è normale, impercettibile, ma aumenta nell’epitelio il numero di linfociti. Da ricordare che non bisogna mai andare a verificare l’accumulo di linfociti sopra ad un cumulo linfoide fisiologico, ma si vanno a contare a distanza perché altrimenti si otterrebbero dei falsi positivi. Non c’è distorsione ghiandolare, è presente una leggera deplezione mucipara che deriva da flogosi cronica importante e la banda non è ispessita.
Caratteristiche della colite linfocitaria
Per quanto riguarda l’eziologia della colite linfocitaria, questa è esplorata ma ignota e di base lo spettro sembra essere uguale sia per la collagena che per la linfocitaria; ci sono fattori di rischio quali squilibrio del microbioma da assunzione di farmaci come i FANS.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'anatomopatologo nella diagnosi delle coliti microscopiche?
- Quali sono le caratteristiche distintive della colite collagena al microscopio?
- Quali sono i trattamenti utilizzati per le coliti microscopiche e quali vantaggi offrono?
L'anatomopatologo ha un ruolo fondamentale nella diagnosi delle coliti microscopiche, poiché queste infiammazioni non mostrano alterazioni rilevabili all'endoscopia.
Al microscopio, la colite collagena si distingue per una banda rosa eosinofila amorfa sotto l'epitelio, con distribuzione uniforme di collagene, e la presenza di plasmacitosi basale e qualche eosinofilo.
Per il trattamento delle coliti microscopiche si utilizza il budesonide, uno steroide che agisce all'interno del tubo gastroenterico, evitando l'uso di farmaci con distribuzione sistemica e relativi effetti collaterali.