Concetti Chiave
- Il disturbo del gioco d'azzardo patologico è stato recentemente classificato tra i disturbi da dipendenza dal DSM V, differenziandosi per l'assenza di una sostanza fisica.
- La diffusione del disturbo del gioco d'azzardo patologico richiede un adeguamento dei servizi di trattamento, come i SerD, per accogliere i pazienti che non si identificano con i tipici soggetti in cura.
- Vengono sperimentati modelli di equipe integrata che coinvolgono psichiatria e SerD per un trattamento congiunto più efficace delle dipendenze.
- La predisposizione biologica gioca un ruolo cruciale nello sviluppo delle dipendenze, influenzata dall'esperienza positiva della prima assunzione di una sostanza.
- La durata della malattia e della psicosi non trattata, rispettivamente DUI e DUP, influenzano il decorso e l'efficacia del trattamento, sottolineando l'importanza della diagnosi precoce.
Disturbo del gioco d'azzardo patologico
Questo disturbo è stato recentemente introdotto dal dsm V tra i disturbi da dipendenza e differisce dalle altre condizioni in quanto, in questo caso, la sostanza è assente.Dal punto di vista epidemiologico si sta diffondendo notevolmente, il trattamento avviene nei serd nonostante i pazienti non si riconoscano nei soggetti tipici che si rivolgono al servizio; anche i serd quindi stanno cambiando, cercando di essere preparati per il trattamento di queste patologie. Non ci sono ancora dei luoghi di cura strutturati per i diversi panorami di dipendenze.
Si stanno sperimentando dei modelli di equipe integrata, di cui fa parte sia il personale della psichiatria che del serd, nell’ottica di effettuare un trattamento congiunto della persona con entrambi i disturbi. La pandemia ha peggiorato notevolmente la situazione di abuso di sostanze.
Si è detto come i disturbi indotti dall’uso di sostanze siano legati ad un utilizzo cronico delle stesse, come mai non si verificano in caso di un singolo utilizzo?
È molto raro che un utilizzo singolo porti al disturbo. L’utilizzo che una persona fa della sostanza dipende anche dall’esperienza vissuta dopo la prima somministrazione, poiché non tutti i soggetti hanno delle sensazioni piacevoli, questo dipende dalla biologia individuale, dai recettori.
I soggetti che biologicamente sono predisposti a sviluppare delle dipendenze sono quelli che hanno un background e un assetto recettoriale tale che alla prima assunzione sia associata ad un’esperienza positiva, per cui ne rifanno uso.
Negli ultimi decenni si è presa in considerazione l’importanza delle fasi precoci della malattia, che costituiscono un periodo importante sia in relazione agli esiti della malattia ed al destino futuro di ogni singola persona malata, sia sotto il profilo della clinica e della ricerca.
“Il primo episodio schizofrenico è attualmente visto come l’esito di una traiettoria di sviluppo e, nelle fasi che precedono l’esordio, come l’evoluzione di esperienze psicotiche subcliniche che hanno preceduto la sindrome clinica” (van Os, 2006). Il primo episodio psicotico, quindi non è una situazione stagnante che non può essere modificata, si considera come una traiettoria, in evoluzione.
Con questa rielaborazione sono emersi alcuni aspetti di grande e notevole interesse, che hanno a loro volta dato una visione diversa rispetto alla psicosi come era prima presa in considerazione:
- dui (Duration of Untreated Illness): è il periodo della malattia non trattata. È una situazione in cui la persona manifesta un quadro subclinico di comportamenti e pensieri anomali, ma non ha i requisiti sufficienti per essere definito come quadro di psicosi. Il paziente tende a non chiedere aiuto in questa fase, per mancata identificazione dei sintomi (da parte sua o da chi gli sta vicino) o per bassa sensibilità verso i servizi. Tutto ciò peggiora il decorso: è importante la tempestività nel riconoscere precocemente i sintomi e trattarli.
- dup (Duration of Untreated Psycosis): durata della psicosi non trattata. È una situazione in cui la persona manifesta un quadro psicotico di delirio e/o allucinazioni, presente già da 5-7 anni; in questo arco di tempo, il paziente non ha mai chiesto aiuto per mancata identificazione dei sintomi (da parte sua o da chi gli sta vicino) o per stigma.
Domande da interrogazione
- Qual è il disturbo recentemente introdotto dal DSM V tra i disturbi da dipendenza?
- Come si differenzia il disturbo del gioco d'azzardo patologico dalle altre condizioni da dipendenza?
- Quali sono i modelli di equipe integrata sperimentati per il trattamento del disturbo del gioco d'azzardo patologico?
- Come ha influenzato la pandemia la situazione di abuso di sostanze?
- Cosa sono il DUI e il DUP nel contesto della psicosi?
Il disturbo del gioco d'azzardo patologico.
A differenza delle altre condizioni da dipendenza, in questo caso la sostanza è assente.
I modelli di equipe integrata includono sia il personale della psichiatria che del servizio per le dipendenze.
La pandemia ha peggiorato notevolmente la situazione di abuso di sostanze.
Il DUI (Duration of Untreated Illness) è il periodo della malattia non trattata, mentre il DUP (Duration of Untreated Psychosis) è la durata della psicosi non trattata.