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Concetti Chiave

  • I trattamenti proposti per le malattie allergiche sono ancora in fase di ricerca e non sono utilizzati clinicamente.
  • L'anafilassi avviene quando un antigene penetra rapidamente nel circolo sanguigno, causando una reazione ipersensibile.
  • I sintomi dell'anafilassi includono problemi cardiovascolari, respiratori e gastrointestinali, che possono essere fatali senza trattamento.
  • L'iniezione di adrenalina è il trattamento principale per l'anafilassi, poiché riduce la permeabilità vascolare e rilassa i muscoli bronchiali.
  • La penicillina è una causa comune di anafilassi, agendo come aptene che induce la produzione di IgE in individui sensibilizzati.

Trattamenti delle malattie allergiche

I successivi trattamenti sono stati solamente proposti oppure sono ancora sotto investigazione, essi non vengono usati oggigiorno in ambito clinico:
- per bloccare l’attivazione di TH2: induzione di cellule T regolatorie attraverso l’iniezione di specifici peptidi antigenici, citochine e uso di adiuvanti per stimolare una risposta TH1
- per bloccare l’attivazione dei linfociti B e la produzione di IgE: il blocco del co-stimolo e inibizione delle citochine TH2; per fare questo bisogna inibire CD40L e IL-4 o IL-13
- per bloccare l’attivazione dei mastociti: inibizione degli effetti delle IgE ai mastociti attraverso il blocco degli IgE receptors
- per bloccare l’infiammazione eosinofilo-dipendente: attraverso l’inibizione di IL-5 e il blocco di CCR3 si andranno a bloccare i recettori per chemochine e citochine che mediano il reclutamento e l’attivazione degli eosinofili.
Si ha anafilassi quando un paziente con una storia di reazioni ipersensibilità è esposto ad un antigene che entra rapidamente in circolazione.
Può avvenire in seguito a una puntura d’ape, a iniezione di penicillina o altri farmaci sensibilizzanti, ad assunzione di particolari alimenti e all’iniezione per indurre l’iposensibilizzazione.
L’antigene in circolo sanguigno entra nei tessuti e attiva i mastociti del connettivo di tutto il corpo. La degranulazione dei mastociti provoca il rilascio di mediatori dell’infiammazione che agiscono su:
- cuore e sistema vascolare aumento della permeabilità dei capillari e entrata di fluido nei tessuti con un loro rigonfiamento dei tessuti (anche lingua), riduzione della pressione sanguigna, riduzione dell’apporto di ossigeno ai tessuti, battito irregolare, shock anafilattico con perdita di conoscenza.
- tratto respiratorio: contrazione del muscolo liscio e costrizione della gola e delle vie aeree, difficoltà di deglutizione e di respirazione, dispnea.
- tratto gastrointestinale: contrazione del muscolo liscio, crampi allo stomaco, vomito, deflusso di fluido a livello dell’intestino e quindi diarrea
La reazione anafilattica può essere fatale ma il trattamento con l’iniezione di adrenalina riesce normalmente a portarla sotto controllo. L’adrenalina stimola la riformazione delle tight junctions tra le cellule endoteliali e questo riduce la permeabilità e previene la perdita di fluido dai vasi sanguigni. In questo modo si riduce il gonfiore e la pressione sanguigna va ad aumentare. L’adrenalina permette anche di rilassare il muscolo bronchiale liscio e di stimolare l’azione del cuore.
La causa più comune di anafilassi è l’allergia alla penicillina e ad antibiotici derivati (100 morti in un anno negli Stati Uniti). La penicillina è una piccola molecola organica che un anello -lattamico reattivo; con l’ingestione o l’iniezione del medicinale l’anello può essere aperto per formare legami covalenti con proteine del corpo, formando epitopi sconosciuti. Praticamente la penicillina funziona come se fosse un aptene.
In alcuni individui la risposta è dominata da TH2 che aiutano i linfociti B a produrre IgE specifici per il nuovo epitopo.
Può avvenire che la penicillina si leghi a proteine eritrocitarie per formare un nuovo epitopo. Gli eritrociti modificati dalla penicillina saranno rivestiti dal complemento e fagocitati dai macrofagi, che presenteranno peptidi del coniugato penicillina-proteina. Essi andranno ad attivare cellule CD4T specifiche, le quali diventeranno cellule TH2. Successivamente, i linfociti T saranno attivati dall’antigene con l’aiuto delle cellule TH2 precedentemente attivate. Le cellule del plasma andranno poi a secernere IgE specifiche che danneggiano i mastociti. Infine, gli eritrociti modificati andranno ad attivare i mastociti danneggiati, causando l’anafilassi.
Se la penicillina viene assunta da individui sensibilizzati in questo modo, può causare anafilassi e anche morte. Per questo motivo, i medici si impegnano a non prescrivere un determinato medicinale a persone che hanno già avuto una reazione allergica a quel medicinale o ad un suo derivato.

Domande da interrogazione

  1. Quali trattamenti sono proposti per bloccare l'attivazione di TH2 nelle malattie allergiche?
  2. I trattamenti proposti includono l'induzione di cellule T regolatorie tramite iniezione di peptidi antigenici specifici, citochine e l'uso di adiuvanti per stimolare una risposta TH1.

  3. Come si può bloccare l'attivazione dei linfociti B e la produzione di IgE?
  4. Si può bloccare attraverso l'inibizione del co-stimolo e delle citochine TH2, in particolare inibendo CD40L e IL-4 o IL-13.

  5. Qual è il ruolo dell'adrenalina nel trattamento dell'anafilassi?
  6. L'adrenalina aiuta a controllare l'anafilassi stimolando la riformazione delle tight junctions tra le cellule endoteliali, riducendo la permeabilità vascolare, aumentando la pressione sanguigna e rilassando il muscolo bronchiale liscio.

  7. Qual è la causa più comune di anafilassi e come agisce la penicillina in questo contesto?
  8. La causa più comune di anafilassi è l'allergia alla penicillina e antibiotici derivati. La penicillina agisce come un aptene, legandosi a proteine del corpo e formando nuovi epitopi che possono scatenare una risposta immunitaria.

  9. Perché è importante evitare di prescrivere penicillina a individui sensibilizzati?
  10. È importante perché l'assunzione di penicillina da parte di individui sensibilizzati può causare anafilassi e potenzialmente portare alla morte, quindi i medici evitano di prescrivere il medicinale a chi ha avuto reazioni allergiche precedenti.

Domande e risposte