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Concetti Chiave

  • Il carcinoma della mucosa orale è prevalentemente di tipo squamocellulare e colpisce soprattutto gli anziani, insorgendo su labbro, lingua e pavimento buccale.
  • I principali fattori di rischio includono fumo, abuso di alcol, uso di betel-quid e infezioni da virus come papilloma e herpes.
  • Lesioni pre-maligne come eritroplasia e leucoplachia richiedono attenzione medica, poiché possono evolvere in carcinoma squamocellulare.
  • Il cheratoacantoma, simile al carcinoma squamocellulare, differisce per la sua rapida crescita e possibilità di regressione spontanea.
  • Il carcinoma verrucoso è una variante a crescita lenta ma invasiva, che può diventare più aggressiva se irradiata.

Carcinoma della mucosa orale

Un particolare tipo di carcinoma che merita interesse nella trattazione del carcinoma spinocellulare è quello della mucosa orale: oltre il 90% delle neoplasie della mucosa orale è di tipo squamocellulare. Questo tipo di neoplasie sono tipiche degli anziani ed insorgono a livello del labbro, del margine laterale della lingua e del pavimento buccale. I fattori di rischio principali sono il fumo, l’abuso di alcol, l’uso di betel-quid (foglie che vengono masticate nelle popolazioni indiane) e agenti infettivi come papilloma virus, herpes virus e candida.
Le lesioni pre-maligne presenti nella mucosa che possono degenerare in un carcinoma squamocellulare sono l’eritroplasia, ovvero una placca rossastra, e la leucoplachia, che è invece una placca biancastra.
Se infatti è presente una placca rilevata biancastra nel cavo orale o una placca che non regredisce dopo un’adeguata terapia locale va biopsiata sempre. Non bisogna infatti aspettare che la leucoplachia si ulceri.

Il cheratoacantoma è una neoplasia epiteliale che spesso è indistinguibile sia clinicamente che istologicamente dal carcinoma squamocellulare. Tuttavia, dal punto di vista dell’evoluzione vi può essere la regressione spontanea. Si differenzia dal carcinoma squamocellulare perché cresce molto rapidamente, spesso anche solo in qualche settimana o mese. Di solito non viene fatta una diagnosi clinica, infatti devono essere rimossi in quanto entrano in diagnosi differenziale con i carcinomi spinocellulari. Possono insorgere sia in pazienti immunocompetenti che immunodepressi e anche in pazienti con particolari malattie genetiche. Ha l’aspetto di un nodulo violaceo con area ipercheratosica centrale ed una crescita veloce. Il carcinoma verrucoso è un carcinoma squamocellulare a crescita molto lenta che di solito non metastatizza, tuttavia è molto invasivo sui piani profondi e quindi difficile da asportare completamente. Se viene irradiato diventa più aggressivo e localizza soprattutto a livello della mucosa orale, della zona anogenitale e della regione plantare. I geriatri, gli internisti o i medici di base che vedono una lesione lacerata dell’arto inferiore che non regredisce sono tenuti a biopsiarla subito. La terapia è diversa nel caso in cui le lesioni siano precancerose oppure neoplasie vere e proprie, tuttavia la migliore rimane l’asportazione chirurgica. Le lesioni precancerose multiple non possono essere rimosse chirurgicamente e normalmente vengono trattate causando delle microustioni con l’azoto liquido, tecnica molto diffusa in dermatologia perché facile da eseguire e con buoni esiti dal punto di vista sia estetico che funzionale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali fattori di rischio per il carcinoma della mucosa orale?
  2. I principali fattori di rischio includono il fumo, l'abuso di alcol, l'uso di betel-quid e agenti infettivi come papilloma virus, herpes virus e candida.

  3. Quali lesioni pre-maligne possono degenerare in carcinoma squamocellulare nella mucosa orale?
  4. Le lesioni pre-maligne includono l'eritroplasia, una placca rossastra, e la leucoplachia, una placca biancastra che deve essere sempre biopsiata se non regredisce dopo terapia locale.

  5. Come si differenzia il cheratoacantoma dal carcinoma squamocellulare?
  6. Il cheratoacantoma cresce rapidamente e può regredire spontaneamente, mentre il carcinoma squamocellulare ha una crescita più lenta e non regredisce spontaneamente.

Domande e risposte