Concetti Chiave
- Il primo tono cardiaco è basso, cupo e lungo, causato dalla chiusura delle valvole atrio-ventricolari all'inizio della sistole ventricolare.
- Il secondo tono è più alto, netto e breve, prodotto dalla chiusura delle valvole semilunari all'inizio della diastole ventricolare.
- Durante l'inspirazione, il secondo tono può essere sdoppiato, separando i suoni delle valvole aortica e polmonare.
- Il terzo tono, meno comune, è associato alla vibrazione del sangue sulle pareti ventricolari all'inizio della diastole.
- Il quarto tono si verifica durante la sistole atriale ed è generalmente difficile da udire senza amplificazione.
Toni cardiaci principali
Durante ciascun ciclo cardiaco possono essere ascoltati due toni cardiaci mediante uno stetoscopio applicato alla parete toracica:
- il primo tono, più basso, cupo e lungo, è prodotto dalla vibrazione di lembi valvolari, sangue e pareti ventricolari in corrispondenza della chiusura delle valvole atrio-ventricolari all'inizio della sistole ventricolare;
- il secondo tono, più alto, netto e breve, è prodotto dalla vibrazione di lembi valvolari, sangue e pareti vasali in corrispondenza della chiusura delle valvole semilunari all'inizio della diastole ventricolare. In condizioni fisiologiche, durante l'inspirazione, le due componenti del secondo tono (chiusura della valvola aortica e polmonare) si odono separate: si parla allora di sdoppiamento del secondo tono.
Toni cardiaci aggiuntivi
Se i toni cardiaci fossero amplificati sarebbe possibile udire un terzo e un quarto tono, solo occasionalmente udibili con uno stetoscopio in cuori normali, ma sempre registrati nel fonocardiogramma:
- il terzo tono è prodotto dalla vibrazione prodotta dal sangue sulle pareti ventricolari nella fase di riempimento rapido all'inizio della diastole ed alla vibrazione della componente valvolare;
- il quarto tono corrisponde alla sistole atriale.
Suono onomatopeico che riproduce i primi due toni cardiaci: lubb-dup o tum-ta.