paoletz00
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Concetti Chiave

  • Il carcinoma renale è trattato principalmente con la chirurgia, risultando spesso curativo in assenza di metastasi, senza bisogno di trattamenti aggiuntivi.
  • La nefrectomia parziale è preferita per tumori renali allo stadio I, per preservare il parenchima renale e ridurre rischi di morbidità.
  • La nefrectomia radicale è necessaria per tumori avanzati o non rimovibili, rimuovendo il rene e parte del grasso perirenale.
  • La nefrectomia parziale viene eseguita in ischemia controllata, tollerata dal parenchima renale senza danno entro 20-30 minuti.
  • La chirurgia complessa utilizza modelli 3D per pianificare un'asportazione che sia radicale ma che preservi la funzione del rene rimanente.

Indice

  1. Terapie del carcinoma renale
  2. Nefrectomia parziale
  3. Nefrectomia radicale
  4. Casi complessi

Terapie del carcinoma renale

La terapia è chirurgica: in assenza di metastasi è curativa, senza quindi la necessità di trattamenti complementari (come chemioterapia o immunoterapia). Inoltre, il tumore del rene è classicamente considerato poco radiosensibile, per la sua elevata velocità di crescita che gli permette di sfuggire all’effetto radiotossico.
La scelta del tipo di intervento chirurgico, in presenza di un rene controlaterale sano, dipende dalle caratteristiche del tumore:
    • tumorectomia o necfrectomia parziale: se il tumore renale è allo stadio I. Si va quindi a risparmiare parenchima renale per due motivi: il rene controlaterale, al momento sano, in futuro può presentare neoplasie. tanto maggiore è il filtrato del paziente e tanto minore è il rischio di morbidità cardiovascolare e infettiva. Si parla di indicazione di chirurgia conservativa di elezione
    • nefrectomia radicale: in caso di tumore dallo stadio II in su (per masse cT>2) oppure per tumori non tecnicamente rimovibili con l’asportazione del solo nodulo tumorale. Con questa tecnica viene asportato il rene assieme a parte di grasso perirenale.
In assenza del rene controlaterale o con un rene controlaterale patologico, per non rendere il pz insufficiente e quindi destinato alla dialisi, l’indicazione alla nefrectomia parziale si allarga e va a comprendere anche i casi di tumore allo stadio più avanzato; si parla di indicazione di chirurgia conservativa di necessità.

Nefrectomia parziale

L’intervento di nefrectomia parziale consiste nell’asportazione del nodulo renale assieme al minimo possibile di parenchima renale (almeno 1 mm di margine) con successiva ricostruzione del rene, ricostruendo anche le strutture della via escretrice e
suturando le strutture vascolari prima di richiudere il parenchima.
Questa procedura viene svolta generalmente in condizione di ischemia: l’arteria renale viene clampata temporaneamente, permettendo la rimozione del tumore con buona visione del campo operatorio e riducendo il rischio emorragico. Questo è possibile grazie alla tolleranza, da parte del parenchima renale, all’insulto ischemico: non c’è danno entro i 20-30 minuti.

Nefrectomia radicale

Invece nella nefrectomia radicale viene asportato il rene intero chiudendo i vasi (prima arteria e poi vena), anche per motivi oncologici, e poi anche l’uretere. La sezione asportata deve comprendere anche parte della capsula adiposa che si trova attorno al rene ed eventualmente anche il surrene omolaterale. La multifocalità della lesione è uno dei criteri per non eseguire una nefrectomia parziale qualora il rene controlaterale sia sano.

Casi complessi

Ad oggi la chirurgia può essere pianificata effettuando prima dei rendering in 3D che permettono di studiare l’anatomia del rene e del tumore in maniera più sofisticata. Con questi modelli è possibile capire bene quali siano i rapporti tra la massa tumorale e le strutture vascolari e della via escretrice in modo tale da poter pianificare l’asportazione nella maniera più accurata possibile, ovvero che sia radicale, ma che preservi la funzione del rene rimanente.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio terapeutico principale per il carcinoma renale?
  2. La terapia principale per il carcinoma renale è chirurgica e può essere curativa in assenza di metastasi, senza necessità di trattamenti complementari come chemioterapia o immunoterapia.

  3. Quando si opta per una nefrectomia parziale?
  4. La nefrectomia parziale è indicata per tumori renali allo stadio I, per risparmiare parenchima renale e ridurre il rischio di morbidità cardiovascolare e infettiva, specialmente se il rene controlaterale è sano.

  5. In quali casi si esegue una nefrectomia radicale?
  6. La nefrectomia radicale è eseguita per tumori dallo stadio II in su o per tumori non rimovibili con la sola asportazione del nodulo, includendo il rene e parte del grasso perirenale.

  7. Come viene pianificata la chirurgia in casi complessi?
  8. Nei casi complessi, la chirurgia è pianificata utilizzando rendering in 3D per studiare l'anatomia del rene e del tumore, permettendo un'asportazione accurata che preservi la funzione del rene rimanente.

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