Concetti Chiave
- La temporalità è essenziale nella valutazione delle malattie pancreatiche, influenzando la formazione e lo sviluppo delle pseudo-cisti.
- La possibilità di infezione aumenta nel tempo, con batteri intestinali che contaminano le raccolte adiacenti al pancreas.
- La tomografia computerizzata (TC) è utilizzata per identificare infezioni batteriche attraverso la presenza di bolle gassose.
- Le fistole tra il pancreas e l'intestino possono essere curative, permettendo un drenaggio naturale senza interventi invasivi.
- La scelta terapeutica per le pseudo-cisti dipende dalla loro composizione, con opzioni che vanno dal drenaggio percutaneo alla necrosectomia chirurgica.
Indice
Importanza della temporalità
È importante ricordare come la temporalità sia un fattore rilevante nella valutazione della malattia pancreatica. Infatti, le raccolte edematose circostanti o le aree necrotiche si presentano prive di
parete nelle prime 4 settimane, per poi acquisirla divenendo pseudo-cisti.
Infezioni e complicazioni
Allo stesso modo anche la possibilità di infezione aumenta con il passare del tempo, la contaminazione più frequente è di origine intestinale, da cui i batteri sfruttano le raccolte adiacenti per raggiungere il pancreas.
Finché le raccolte, sia edematose che necrotiche, sono sterili è possibile mantenere una terapia medica, in presenza di infezione è invece necessario un approccio invasivo.
Diagnosi e trattamento
È possibile valutare la presenza di infezione batterica attraverso la metodica tc, dove si riconoscono bolle gassose. Queste possono essere dovute a:
● Batteri anaerobi
● Fistola pancreatico-duodenale, pancreatico-digiunale, pancreatico-colica: la notevole vicinanza del pancreas alle strutture intestinali consente alle raccolte contenenti gli enzimi pancreatici di “corrodere” la parete delle anse determinando una comunicazione tra le due strutture. Fisiologicamente l’intestino è ricco di aria e di batteri che quindi passano nella pseudo-cisti infettandola.
Fistole e drenaggio
In realtà, la fistola può essere curativa in alcuni casi perché permette un drenaggio naturale della raccolta, senza la necessità di dover ricorre a pratiche invasive.
La terapia di queste dipende inoltre dalla loro composizione, se prevalentemente liquide è possibile effettuare un drenaggio tramite accesso percutaneo (tipicamente viene drenato nello stomaco), diversamente è necessario l’intervento del chirurgo che effettua una necrosectomia, ovvero la rimozione del tessuto necrotico ed il lavaggio del sito coinvolto.
Metodiche diagnostiche
La metodica di elezione per stabilirne il contenuto è la Risonanza magnetica, ricordando come il liquido (in sequenza pesata T2) sia bianco intenso. Sulla base della scala di intensità del bianco è quindi possibile desumere quale sia il miglior approccio terapeutico.
Viene mostrata un’immagine Tc in cui vengono inizialmente indicate le varie strutture per poi concentrarsi sul pancreas e la pseudo-cisti circostante. L’immagine appartiene ad un ragazzo che ha subito un trauma addominale giocando a calcio che ha determinato la rottura del dotto di Wirsung e la genesi della pancreatite. Il trattamento è stato endoscopico con il posizionamento di una protesi ricostruttiva del dotto che permette il drenaggio sia del contenuto pancreatico che della pseudo-cisti. Il distretto addominale splancnico, a pancia chiusa, non sanguina perché la pressione endoaddominale è superiore a quella presente in vena porta.
Pancreatite necrotico-emorragica
Su qualche libro o sulle richieste radiologiche è possibile leggere la dicitura pancreatite necrotico-emorragica, perché storicamente l’exitus del paziente avveniva per emorragia addominale. Le ragioni di ciò si possono nuovamente riconoscere nel meccanismo di digestione operato dagli enzimi pancreatici che, se si interfacciano con le anse intestinali determinano la genesi di una fistola, se raggiungono il sistema venoso danno luogo alla formazione di trombi, se agiscono sulla parete arteriosa determinano sanguinamenti. Fortunatamente, per le peculiarità del circolo splancnico e per la stessa pressione esercitata dalla raccolta, può accadere che l’emorragia si autolimiti.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della temporalità nella valutazione delle patologie pancreatiche?
- Come aumenta la possibilità di infezione nelle patologie pancreatiche?
- Come si può valutare la presenza di infezione batterica nelle patologie pancreatiche?
- Qual è la terapia per le pseudo-cisti pancreatiche?
La temporalità è un fattore rilevante nella valutazione delle patologie pancreatiche. Le raccolte edematose e necrotiche si presentano prive di parete nelle prime 4 settimane, per poi acquisirla divenendo pseudo-cisti.
La possibilità di infezione aumenta con il passare del tempo. La contaminazione più frequente è di origine intestinale, da cui i batteri sfruttano le raccolte adiacenti per raggiungere il pancreas.
La presenza di infezione batterica può essere valutata attraverso la metodica tc, dove si riconoscono bolle gassose. Queste possono essere dovute a batteri anaerobi o a fistole pancreatico-duodenali, pancreatico-digiunali o pancreatico-coliche.
La terapia per le pseudo-cisti pancreatiche dipende dalla loro composizione. Se prevalentemente liquide, è possibile effettuare un drenaggio tramite accesso percutaneo. Se la composizione è diversa, è necessario l'intervento del chirurgo che effettua una necrosectomia, ovvero la rimozione del tessuto necrotico ed il lavaggio del sito coinvolto.