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Concetti Chiave

  • Lo stomaco è una dilatazione dell'esofago a forma di J, suddivisa in quattro zone: cardias, fondo, corpo e piloro.
  • La funzione principale dello stomaco è rimescolare e contenere il bolo, oltre a secernere sostanze tramite le fossette gastriche.
  • Le cellule principali dello stomaco rilasciano pepsinogeno, mentre le cellule parietali producono acido cloridrico per la digestione.
  • Il succo gastrico è una combinazione di acido cloridrico e pepsina, contenente anche sostanze tampone per proteggere l'epitelio.
  • Il cibo mescolato al succo gastrico diventa chimo, avviando la digestione chimica delle proteine che continua nell'intestino crasso.

Indice

  1. Struttura e funzione dello stomaco
  2. Processo di digestione nello stomaco

Struttura e funzione dello stomaco

L’esofago presenta una dilatazione a forma di J sotto al diaframma che prende il nome di stomaco, diviso in 4 zone: la zona intorno allo sfintere (cardias), la posizione superiore (fondo), una parte più grande ripiegata (corpo) e una inferiore (piloro). Il suo compito principale è quello di rimescolare e contenere il bolo, giustificando così la sua espandibilità, ma anche di secernere sostante infatti il suo epitelio si ripiega su se stesso, formando delle cavità dette fossette gastriche che contengono 3 tipi di cellule secernenti: le cellule principali che rilasciano pepsinogeno un enzima inattivo, le cellule parietali che rilasciano acido cloridrico che demolisce i microbi e, favorito dall’ambiente acido, converte il pepsinogeno in pepsina enzima in grado di demolire le proteine e, infine, le cellule muccose che rilasciano muco. L’acido cloridrico e la pepsina si mescolano a formare il succo gastrico, sostanza acida persino in grado di danneggiare l’epitelio mucoso stesso e che quindi contiene delle sostanze tampone, che mantengono il pH vicino alla neutralità ed enzimi detti inibitori della proteasi, che riducono un potenziale danno provocato da gli enzimi gastrici, secreti dalle cellule mucose.

Processo di digestione nello stomaco

Quando il bolo dall’esofago penetra nello stomaco le pareti e si rilassano il pH aumenta, generando impulsi nervosi, che inducono il rilascio di succo gastrico e l’attivazione di onde di mescolamento così il cibo una volta rimescolatosi col succo gastrico, muta nuovamente prendendo il nome di chimo. Inizia così la digestione chimica delle proteine, che prosegue e termina nell’intestino crasso.

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