Concetti Chiave
- La stenosi biliare provoca l'accumulo di bilirubina, dilatazione delle vie biliari, e aumenta il rischio di infezioni come colangite ricorrente e shock settico.
- La diagnosi della stenosi biliare richiede esami ematologici, studi morfologici e biopsie per determinare la causa e pianificare il trattamento appropriato.
- Trattamenti per stenosi benigna includono dilatazione endoscopica con palloncino, anastomosi chirurgica, rimozione di calcoli e drenaggio delle vie biliari infette.
- L'ERCP è una tecnica diagnostica che utilizza un endoscopio e mezzo di contrasto per visualizzare i calcoli, ma può causare infezioni come la colangite post-ERCP.
- Solo il 57% delle persone ha la conformazione tipica dei dotti biliari, mentre il 20% presenta una triforcazione, influenzando l'approccio al trattamento delle stenosi.
Indice
Aumento degli indici di colestasi
In caso di stenosi biliare per prima cosa aumentano gli indici di colestasi. Successivamente il fegato non riesce più a metabolizzare la bilirubina che comincia ad accumularsi; le vie biliari si dilatano e aumenta la possibilità di infezioni, con conseguente colangite ricorrente e shock settico.
Terapia della stasi biliare
All’interno delle vie biliari possiamo ritrovare calcoli, corpi estranei e anche ascessi epatici. La terapia della stasi e stenosi biliare è la seguente:
1. Innanzitutto bisogna identificare la causa (neoplastica o di altra natura) tramite esami ematologici, studio morfologico e biopsia, con la quale si può avere la certezza e che deve essere eseguita senza protesi, come già trattato in una lezione precedente.
2. Se all’imaging si ha il sospetto che la stenosi sia benigna allora si può: a. dilatarla endoscopicamente tramite palloncino; b. procedere chirurgicamente con una anastomosi;
3. Successivamente bisogna rimuovere i calcoli (per esempio tramite sfinterotomia endoscopica);
4. Infine mantenere drenata (internamente o esternamente) la via biliare infetta. Se la stenosi è maligna invece non è possibile dilatarla in quanto non guarisce.
Gestione dell'ascesso e complicazioni
A questo punto l’ascesso viene drenato in urgenza tramite l’inserimento di catetere e viene inserita una protesi. Le condizioni del paziente non migliorano e viene sostituita la protesi il 14/02; il 16/02 entra in dialisi per assenza di miglioramenti e la protesi viene sostituita nuovamente.. Si nota la presenza di un ascesso (non può essere un tumore in quanto non c’è vascolarizzazione; potrebbero però essere delle metastasi che ascessualizzano).
L’immagine rappresenta un tipico caso di calcolosi biliare, la diagnosi è clinica, tramite identificazione della triade di Charcot e Pentade di Reynolds. La tecnica Ercp consente di visualizzare i calcoli e prevede l’utilizzo di un endoscopio allo scopo di iniettare mezzo di contrasto a monte della stenosi. Le infezioni a seguito di questo esame sono comuni, come la colangite post-Ercp, in quanto lo strumento che si inserisce passa attraverso un ambiente non sterile. si notano:
● Vie biliari dilatate a livello del posteriore sinistro e anteriore sinistro;
● La presenza dell’ascesso;
● La protesi a livello dell’anteriore destro con le vie biliari che NON sono dilatate.
Diagnosi e varianti anatomiche
Si ribadisce che il paziente rimarrà in stato settico, finché non si risolve la stasi e si drenano le vie biliari. E’ importante tenere presente quali sono le varianti anatomiche delle vie biliari e la loro frequenza. Solo il 57% delle persone, infatti, presenta la conformazione tipica dei dotti biliari: dotto di destra che si unisce a quello di sinistra; in un 20% dei casi si ha una triforcazione: dotto sinistro, posteriore e anteriore. Questa conformazione corrisponde a quella del caso clinico, il quale si presenta con dotto sinistro e posteriore dilatati, dotto anteriore con protesi e quindi non dilatato.
Domande da interrogazione
- Quali sono i primi segni di una stenosi biliare e quali complicazioni possono insorgere?
- Quali sono i passaggi principali per il trattamento della stenosi biliare?
- Come viene gestito un ascesso biliare in urgenza?
- Quali sono le varianti anatomiche delle vie biliari e la loro frequenza?
I primi segni di una stenosi biliare includono l'aumento degli indici di colestasi. Le complicazioni possono includere l'accumulo di bilirubina, la dilatazione delle vie biliari, la possibilità di infezioni, colangite ricorrente e shock settico.
Il trattamento della stenosi biliare prevede l'identificazione della causa tramite esami, la dilatazione endoscopica o l'intervento chirurgico se la stenosi è benigna, la rimozione dei calcoli e il mantenimento drenato della via biliare infetta.
Un ascesso biliare in urgenza viene gestito tramite il drenaggio con l'inserimento di un catetere e la successiva sostituzione della protesi, se necessario, per migliorare le condizioni del paziente.
Solo il 57% delle persone presenta la conformazione tipica dei dotti biliari, con il dotto di destra che si unisce a quello di sinistra. In un 20% dei casi si ha una triforcazione: dotto sinistro, posteriore e anteriore. Queste varianti anatomiche sono importanti da considerare nel trattamento delle stenosi biliari.