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Concetti Chiave

  • L'analisi anatomopatologica post-rimozione definisce la stadiazione TNM, con particolare attenzione allo spessore della lesione (T).
  • Il parametro T distingue lesioni in situ da invasive, utilizzando l'indice di Breslow per misurare la profondità.
  • La tecnica del linfonodo sentinella, attraverso marcatura radioattiva, identifica e analizza i linfonodi per la presenza di metastasi.
  • Un interessamento linfonodale o la presenza di metastasi comporta un rischio prognostico negativo, influenzato anche dal livello di LDH.
  • La sopravvivenza diminuisce dallo stadio I al IV, con una sopravvivenza a 10 anni del 23-30% nello stadio IV, nonostante le terapie.

Indice

  1. Analisi della lesione sospetta
  2. Procedura del linfonodo sentinella
  3. Prognosi e metastasi del melanoma

Analisi della lesione sospetta

Dopo avere rimosso una lesione sospetta, questa viene analizzata dall’anatomopatologo che fa diagnosi e definisce parametri importanti per la stadiazione (TNM). Il paramento più importante è T, che indica lo spessore, cioè quanto la lesione si approfondisce nel derma, definendo per prima cosa se è in situ (solo nell’epidermide) o invasiva. Se è invasiva, viene specificato quanto va in profondità.

Una volta si utilizzava l’indice di Clark mentre ora si utilizza l’indice di Breslow. È importante stabilire se la lesione è inferiore o superiore a 0,8 mm.

Stadio T1a: è

Stadio T1b: se è > 0,8 mm o melanoma aggressivo. Bisogna valutare il linfonodo sentinella, tecnica importante per la stadiazione e non terapeutica.

Procedura del linfonodo sentinella

Il linfonodo sentinella si esegue iniettando una sostanza marcata radioattivamente vicino alla cicatrice della prima asportazione, viene poi eseguita una linfoscintigrafia preoperatoria che vede qual è il primo linfonodo che drena e poi in sede operatoria si usa una gamma camera (sonda) che verifica il linfonodo marcato con la linfoscintigrafia e valuta se ci sono altri linfonodi o ghiandole marcati con la sostanza radioattiva. Il linfonodo viene esportato (possono essere più di uno e anche distanti tra loro), analizzato e se è positivo in modo importante si può procedere con lo svuotamento linfonodale (non molto funzionale per la sopravvivenza del paziente, ha diversi effetti collaterali e rischi e quindi in genere non si fa a meno che non ci siano diversi linfonodi positivi) o possono essere fatte delle terapie adiuvanti.

Prognosi e metastasi del melanoma

Il rischio di avere una prognosi infausta aumenta se vi è un interessamento linfonodale, macrometastasi, metastasi satellite o metastasi a distanza (cute, sottocute, polmoni).

Nel valutare metastasi a distanza si valuta l’LDH circolante, indice dell’attività replicativa delle cellule, che se elevato è un indice prognostico negativo.

Passando dallo stadio I allo stadio IV si osserva una progressiva diminuzione della sopravvivenza; tuttora nello stadio IV si ha una sopravvivenza a 10 anni del 23-30% dei pazienti, nonostante le terapie disponibili Il melanoma nell’arco del tempo può regredire ma non è un segno positivo, spesso si verifica quando ha già metastatizzato. La lesione in foto è discromica, si vedono delle zone rilevate palpabili nodulari dove è presente ispessimento e possono esserci delle metastasi periferiche.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'anatomopatologo nella stadiazione tumorale?
  2. L'anatomopatologo analizza la lesione sospetta rimossa, fa la diagnosi e definisce parametri importanti per la stadiazione, come lo spessore della lesione (T), che indica se è in situ o invasiva.

  3. Come si determina il linfonodo sentinella e qual è la sua importanza?
  4. Il linfonodo sentinella si determina iniettando una sostanza radioattiva vicino alla cicatrice della prima asportazione e utilizzando una gamma camera per identificare il linfonodo marcato. È importante per valutare l'estensione del tumore e decidere eventuali terapie adiuvanti.

  5. Quali sono i fattori che influenzano negativamente la prognosi del melanoma?
  6. La prognosi è influenzata negativamente dall'interessamento linfonodale, macrometastasi, metastasi satellite o a distanza, e da un elevato livello di LDH circolante, che indica un'attività replicativa elevata delle cellule tumorali.

Domande e risposte