Concetti Chiave
- Il tumore alla prostata è il più comune tra gli uomini nei paesi industrializzati a partire dai 40 anni, ma è il terzo per mortalità.
- Fattori di rischio principali includono l'età avanzata, ereditarietà, genetica, etnia africana e esposizioni ambientali.
- La stadiazione del tumore è cruciale per definire prognosi e trattamento, distinguendosi in clinica e patologica.
- La diagnosi precoce e i trattamenti efficaci contribuiscono a ridurre la mortalità del tumore alla prostata.
- La neoplasia della prostata è più comune in popolazioni con aspettativa di vita più lunga e si manifesta diversamente in varie aree geografiche.
Generalità e stadiazione del tumore alla prostata
Novembre è il mese per la prevenzione delle malattie del maschio. Questa “cultura” è tuttavia più diffusa in altri paesi come Australia rispetto al nostro.La neoplasia della prostata (CaP) ha un’altissima prevalenza, soprattutto nei paesi industrializzati. É il primo tumore del sesso maschile a partire dalla quarta decade di vita. In termini di mortalità, invece, è il terzo tumore del sesso maschile (8%), seguono i tumori di polmone (27%) e colon-retto (11%). La mortalità è giustificata in parte dalle caratteristiche biologiche del tumore stesso, poiché è una neoplasia indolente, e in parte dall’efficace diagnosi precoce e dai trattamenti.
Fattori di rischio
I fattori di rischio sono:-
• Età della popolazione. Essendo una neoplasia tipica dell’invecchiamento, le popolazioni con un’aspettativa di vita prolungata hanno una maggiore probabilità di svilupparla. (Da sbobine precedenti : In particolare, per ogni decade che passa l’OR di diagnosi di CaP sale di 1,7 volte. Se si considera la prevalenza della neoplasia nelle casistiche autoptiche, essa ricalca grosso modo la decade di vita del soggetto in percentuale (Es. a 50 anni c’è un riscontro di CaP in circa il 50% dei casi, fino ad arrivare a un 80% a 80 anni). Nei paesi più sviluppati si dispone inoltre di strumenti diagnostici migliori che portano ad un maggiore numero di diagnosi. Si è infine dimostrata una diversa prevalenza di malattia in diverse aeree geografiche.
• Ereditarietà (molto rara, 9%) e familiarità: un CaP si definisce ereditario nel caso in cui ci siano almeno tre familiari di 1° o 2° grado affetti, oppure almeno due familiari con CaP a insorgenza precoce ( • Genetici: in particolare soggetti positivi a Brca1 e Brca2.
• Etnia africana: i soggetti appartenenti a questa etnia tendono a sviluppare una malattia più aggressiva.
• Il ruolo delle esposizioni ambientali è certo, ma scarsamente definito.
Le ipotesi sono: Sindrome metabolica. Infezioni genitali (in particolare papillomavirus). -Abitudini dietetiche (alcol, grassi animali, prodotti caseari, vitamina D, baccelli di soia)
Stadiazione
La stadiazione è fondamentale per stabilire la prognosi e il trattamento. Esistono due diverse tipologie di stagnazione: clinica e patologica. Si espande di seguito la stadiazione clinica.Domande da interrogazione
- Qual è la prevalenza del tumore alla prostata nei paesi industrializzati?
- Quali sono i principali fattori di rischio per il tumore alla prostata?
- Come influisce l'ereditarietà sul rischio di sviluppare un tumore alla prostata?
- Perché la stadiazione del tumore alla prostata è importante?
La neoplasia della prostata ha un’altissima prevalenza nei paesi industrializzati ed è il primo tumore del sesso maschile a partire dalla quarta decade di vita.
I principali fattori di rischio includono l'età avanzata, l'ereditarietà e la familiarità, la genetica (come la presenza di Brca1 e Brca2), l'etnia africana e le esposizioni ambientali.
L'ereditarietà aumenta il rischio di sviluppare un tumore alla prostata, con un rischio maggiore se ci sono più familiari affetti. Ogni familiare affetto aumenta di 1 il rischio di sviluppare la malattia.
La stadiazione è fondamentale per stabilire la prognosi e il trattamento del tumore alla prostata, con due tipologie principali: clinica e patologica.