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Concetti Chiave

  • I sintomi neurologici precoci della tossicità sistemica da anestetici locali includono ipoestesia periorale, gusto metallico, fascicolazioni periorali e senso di leggerezza.
  • I sintomi più gravi si manifestano in una fase avanzata e comprendono convulsioni, coma, ipotensione, bradicardia e potenzialmente arresto cardiaco e respiratorio.
  • La gestione della tossicità sistemica prevede l'interruzione dell'anestetico, assicurare le vie respiratorie, somministrare anticonvulsivanti e utilizzare emulsioni lipidiche per ridurre la concentrazione di farmaco libero.
  • È fondamentale calcolare la dose di anestetico in base al peso del paziente e osservare la dose massima per evitare la tossicità, assicurandosi che il test di aspirazione sia negativo prima dell'iniezione.
  • In caso di tossicità, è cruciale richiedere aiuto, gestire le vie respiratorie e le condizioni neurologiche, e stabilizzare il sistema emodinamico del paziente.

Indice

  1. Sintomi neurologici precoci
  2. Sintomi respiratori e cardiovascolari
  3. Gestione della tossicità sistemica
  4. Procedure di emergenza
  5. Errori di somministrazione

Sintomi neurologici precoci

Ci possono essere Sintomi neurologici precoci (in genere compaiono prima i sintomi lievi e poi i sintomi gravi, quindi è necessario trattare prontamente):

    - Senso di addormentamento/ipoestesia periorale o della lingua;

    - Gusto metallico a livello orale

    - Fascicolazioni periorali

    - Senso di leggerezza (il professore riferisce una sua esperienza dove la paziente non riusciva a trattenere le risate)

    - Disorientamento

    - Alterazioni visive e uditive (visione offuscata)

    - Convulsioni

    - Coma post-critico.

Sintomi respiratori e cardiovascolari

Sono riportati in ordine di gravità in quanto cominciano lentamente e progressivamente, offrendo perciò la possibilità di intervento, ma anche sintomi respiratori e cardiovascolari severi. Si verificano in seconda fase e per dose più elevate:

    - Ipotensione;

    - Bradicardia;

    - Aritmie ipercinetiche come tachicardia ventricolare o fibrillazione ventricolare, che vengono descritte come particolarmente resistenti al trattamento;

    - Arresto cardiaco;

    - Arresto respiratorio.

Gestione della tossicità sistemica

Il professore riferisce di non aver mai assistito a tossicità cardiovascolare nonostante i dati i riportati. Quando un paziente, durante o subito dopo un intervento chirurgico, manifesta i sintomi di una tossicità sistemica, è necessario fermarsi e valutare quali sono i percorsi clinici alternativi, non potendo continuare con questo piano anestesiologico.

Procedure di emergenza

La sequenza di valutazione si modifica con la progressione delle complicanze e consta di:

    - Chiamare aiuto se si è da soli;

    - Interrompere la somministrazione di anestetico;

    - Assicurare le vie respiratorie;

    - Canulare un accesso venoso se non presente;

    - Avere a disposizione anticonvulsivanti, in particolare benzodiazepine da somministrare per via endovenosa;

    - Soluzioni di emulsionanti lipidici, fungono da scavenger dell’anestetico locale. Essendo la tossicità legata al picco di concentrazione l’emulsione riduce la quota libera di farmaco e contribuisce a risolvere l’evento;

    - Controllare il corretto funzionamento della componente cardiocircolatoria (avere a disposizione anti-ipotensivi, antiaritmici ed emulsioni lipidiche);

    - In caso di arresto cardiocircolatorio > Acls (si somministra adrenalina e si tengono in considerazione emulsioni lipidiche e un possibile intervento di bypass cardiopolmonare).

Errori di somministrazione

Iniezione intravascolare accidentale che porta ad un aumento repentino della concentrazione. Infiltrazione transmucosale e in minore entità blocco intercostale, epidurale, brachiale e anestesia spinale. Erronea somministrazione del dosaggio. Ogni anestetico ha una dose massima riportata (da sapere e presente nel materiale distribuito dal prof) che va dal 1,5-2 mg/kg di peso dei farmaci più tossici e potenti come ropivacaina e bupivacaina, fino ai 7mg/kg della lidocaina. I dosaggi devono essere calcolati sui pazienti a seconda del peso e non deve essere iniettato se prima il test di aspirazione è negativo. In generale, quindi, in caso di tossicità sistemica si deve chiedere aiuto, si gestiscono primariamente le vie respiratorie, poi le condizioni neurologiche ed eventualmente si mette in atto la stabilizzazione emodinamica.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i sintomi neurologici precoci associati alla tossicità sistemica da anestetici locali?
  2. I sintomi neurologici precoci includono senso di addormentamento periorale, gusto metallico, fascicolazioni periorali, senso di leggerezza, disorientamento, alterazioni visive e uditive, convulsioni e coma post-critico.

  3. Quali sono i sintomi cardiovascolari e respiratori gravi che possono manifestarsi in caso di tossicità sistemica da anestetici locali?
  4. I sintomi gravi includono ipotensione, bradicardia, aritmie ipercinetiche come tachicardia ventricolare o fibrillazione ventricolare, arresto cardiaco e arresto respiratorio.

  5. Quali sono le misure immediate da adottare in caso di tossicità sistemica da anestetici locali?
  6. Le misure immediate includono chiamare aiuto, interrompere la somministrazione di anestetico, assicurare le vie respiratorie, canulare un accesso venoso, somministrare anticonvulsivanti e soluzioni di emulsionanti lipidici, e controllare la componente cardiocircolatoria.

  7. Quali sono le cause comuni di tossicità sistemica da anestetici locali?
  8. Le cause comuni includono iniezione intravascolare accidentale, infiltrazione transmucosale, blocco intercostale, epidurale, brachiale, anestesia spinale e somministrazione errata del dosaggio.

Domande e risposte

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