Concetti Chiave
- La sindrome ossessivo-compulsiva è caratterizzata da ossessioni e compulsioni che il soggetto non riesce a evitare, nonostante le critiche interne.
- Le ossessioni sono pensieri intrusivi che si ripetono nella mente del soggetto contro la sua volontà, mentre le compulsioni sono comportamenti ripetitivi.
- Le idee ossessive vengono criticate dal soggetto, a differenza delle idee deliranti che sono percepite come vere e non vengono messe in discussione.
- I sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo non combaciano con quelli di una malattia neurologica e possono includere deficit motori e sensoriali.
- I sintomi spesso esordiscono prima dei 30 anni e possono seguire eventi stressanti, l'approccio terapeutico è generalmente non farmacologico.
La sindrome ossessivo-compulsiva è una condizione clinicamente importante dal punto di vista della gravità. Si tratta di situazioni caratterizzate dalla presenza di ossessioni e compulsioni criticate ma alle quali il soggetto non riesce a sottrarsi.
Le ossessioni in psichiatria sono definite come idee, immagini o impulsi che entrano ripetutamente nella mente del soggetto in modo stereotipato. Sono idee (intrusive) che si inseriscono in modo ripetuto, uguale e continuo all’interno della mente contro la volontà del soggetto: quest’ultimo non vorrebbe avere questo tipo di idea ma non può farne a meno.
Le compulsioni costituiscono comportamenti stereotipati che vengono continuamente ripetuti per prevenire qualche evento spiacevole.
Indice
Differenze tra idee ossessive e deliranti
L’idea delirante è una condizione personale oggettivamente falsa che non trova riscontro nella realtà. Nell’idea ossessiva invece vi è consapevolezza che l’idea è eccessiva, viene criticata dal soggetto che non riesce a liberarsene. L’idea delirante è considerata invece assolutamente soggettivamente vera, non viene criticata: il paziente non è disposto a metterla in discussione.
In termini più tecnici l’idea delirante è egosintonica, in sintonia col pensiero del soggetto.
Sintomi e segni non neurologici
Una caratteristica importante è che i sintomi e i segni non combaciano con quelli di una malattia neurologica. Per esempio, possono non seguire un pattern corrispondente alle distribuzioni anatomiche (p. es., deficit sensoriali che coinvolgono aree irradiate da radici nervose diverse). Non sono coerenti con un substrato biologico.
• Un paziente può manifestare debolezza marcata della flessione plantare durante il test a letto, ma può camminare normalmente in punta di piedi.
• Il tremore cambia o scompare quando il paziente è distratto (p. es., quando il paziente è Intento a copiare un movimento ritmico con la mano interessata).
Esordio e manifestazioni del disturbo
I sintomi di questo disturbo spesso si sviluppano bruscamente, solitamente prima dei 30 anni, e l'esordio a volte può seguire un evento stressante: consistono solitamente in deficit evidenti a carico della funzione motoria volontaria o della funzione sensoriale, anche se talvolta comprendono anche movimenti scuotenti e deficit cognitivi (suggerendo convulsioni), anomalie posturali degli arti (suggerendo un altro disturbo neurologico o un disturbo fisico generale).
Approccio terapeutico e sindromi somatoformi
Quando queste manifestazioni sono riconosciute si può quindi seguire il paziente dal punto di vista psicologico, difficile di solito rintracciare le motivazioni, più facile ottenere un recupero funzionale. Generalmente l’approccio non è farmacologico, può essere impiegata la fisioterapia. Il sintomo ansioso s i esprime con fenomeni che riguardano l’organismo. Si parla di sindromi somatoformi quando il disagio ansioso del soggetto è riportato con una sintomatologia fisica senza che ve ne sia riscontro. Sono caratterizzate dalla comparsa ripetuta di sintomi somatici insieme a continue richieste di indagini mediche malgrado ripetuti esiti negativi.
Sono persone alla continua ricerca del medico “bravo” poiché nessuno è mai in grado di individuare problemi di natura organica e anche quando presenti, i disturbi somatici, non spiegano la natura e l'estensione dei sintomi o l'angoscia del paziente.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di sindrome ossessivo-compulsiva?
- Cosa sono le ossessioni in psichiatria?
- Qual è la differenza tra un'idea ossessiva e un'idea delirante?
- Quali sono le caratteristiche dei sintomi della sindrome ossessivo-compulsiva?
La sindrome ossessivo-compulsiva è una condizione caratterizzata dalla presenza di ossessioni e compulsioni che il soggetto non riesce a controllare.
Le ossessioni in psichiatria sono idee, immagini o impulsi che entrano ripetutamente nella mente del soggetto in modo stereotipato.
Un'idea ossessiva è consapevole che l'idea è eccessiva e viene criticata dal soggetto, mentre un'idea delirante è considerata soggettivamente vera e non viene criticata.
I sintomi della sindrome ossessivo-compulsiva possono includere deficit evidenti nella funzione motoria volontaria o sensoriale, movimenti scuotenti e deficit cognitivi.