Concetti Chiave
- La ritenzione urinaria si verifica quando la vescica trattiene più di 150 ml di urina, ma eccezioni esistono in base alla capacità della vescica.
- La misurazione del residuo post-minzionale può essere effettuata tramite ecografia, cateterismo o valutando la proporzione del volume post-minzionale.
- L'ecografia è la tecnica più comune per la misurazione, ma può risultare in sovrastime a causa della distensione della vescica.
- La ritenzione urinaria è classificabile come completa o incompleta, e acuta o cronica, con diverse manifestazioni cliniche.
- La ritenzione acuta è solitamente improvvisa e completa, mentre la cronica si sviluppa gradualmente e spesso è incompleta.
Definizione di ritenzione urinaria
La ritenzione urinaria in parole povere è quando in vescica permangono più di 150ml.Vanno comunque considerate delle eccezioni rispetto a questo valore: ci sono infatti situazioni in cui questi 150 ml sono di fatto una quantità relativamente accettabile, in quei casi in cui, per esempio, la vescica ha una grandissima capacità (acquisita in seguito alla presenza di una condizione di scompenso persistente) e riesce a svuotarsi lasciando solo questo residuo. Chiaramente la situazione sarà diversa in caso di una vescica con una piccola capacità: in questo caso ci si trova di fronte a un grave scompenso.
Comunque, in termini complessivi, in una vescica più o meno fisiologica, 150 ml sono un buon valore di riferimento per indicare se ci sia o meno ritenzione urinaria.
Misurazione del residuo post-minzionale
La misurazione del residuo post-minzionale può essere eseguita tramite diverse metodiche:-
• Ecografia: misurazione più diffusa, anche se spesso ci si trova di fronte a delle sovrastime. Questo avviene perché generalmente il controllo ecografico viene eseguito con la vescica piena e ben distesa, chiedendo al paziente di bere intorno ai 2L d’acqua due ore prima dell’esecuzione dell’esame. Il problema risiede nel grande numero di esami eseguiti durante il giorno, che comporta ritardi nell’esecuzione, costringendo il paziente con idratazione forzata a trattenere l’urina più a lungo, e mette fretta al paziente, il quale deve svuotare la vescica dopo la prima ecografia per valutare l’eventuale residuo eseguendone una seconda.
• Cateterismo: si posiziona un catetere estemporaneo, si svuota la vescica e si misura il residuo in modo più affidabile rispetto all’ecografia.
• Misurazione della proporzione del volume post minzionale rispetto a quello minzionale, sotto al 70- 75% inizia a identificarsi una condizione di ritenzione.
Classificazione
La ritenzione urinaria può essere:-
• Completa o incompleta: nel primo caso la vescica non si svuota più, mentre nel secondo caso si svuota ma resta un residuo post-minzionale. In caso di ritenzione completa il paziente presenta globo vescicale, stimolo impellente e riferisce di non riuscire a urinare;
• Acuta o cronica: tendenzialmente una ritenzione acuta è anche completa, la vescica smette di svuotarsi in maniera improvvisa. La forma acuta presenta un apparato urinario normale che subisce un evento che lo compromette in modo improvviso (ad esempio a causa di una lesione midollare in seguito ad incidente stradale). La forma cornica invece è una condizione in cui l’apparato urinario è affetto da una condizione patologica che si sviluppa nel tempo, che può essere più o meno lungo, tale per cui l’apparato passa progressivamente da una condizione di sofferenza modesta fino ad una condizione di ritenzione. La forma cronica è più spesso incompleta.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di ritenzione urinaria?
- Quali sono i metodi per misurare il residuo post-minzionale?
- Come si classifica la ritenzione urinaria?
- Quali sono le differenze tra ritenzione urinaria acuta e cronica?
La ritenzione urinaria si verifica quando in vescica permangono più di 150 ml di urina, anche se ci sono eccezioni basate sulla capacità della vescica.
I metodi includono l'ecografia, il cateterismo e la misurazione della proporzione del volume post-minzionale rispetto a quello minzionale.
La ritenzione urinaria può essere classificata come completa o incompleta, e acuta o cronica, con diverse manifestazioni cliniche e conseguenze.
La ritenzione acuta è improvvisa e spesso completa, mentre la cronica si sviluppa nel tempo ed è più spesso incompleta.