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Concetti Chiave

  • La sicurezza nella sala di risonanza magnetica richiede la certificazione del personale per evitare l'introduzione di oggetti non compatibili con il magnete.
  • È fondamentale verificare l'anamnesi del paziente per la presenza di interventi chirurgici o impianti metallici non compatibili.
  • I mezzi di contrasto nella risonanza magnetica, come il gadolinio, permettono l'uso di dosaggi più bassi grazie a una relazione non lineare con il contrasto dell'immagine.
  • Le principali sequenze di risonanza magnetica, come Spin Echo e Inversion Recovery, utilizzano impulsi a radiofrequenza per evidenziare diverse caratteristiche dei tessuti.
  • Le sequenze Gradient Echo sono rapide e ottimizzate per l'uso di mezzi di contrasto, permettendo tempi di acquisizione ridotti.

Indice

  1. Sicurezza nella sala magnete
  2. Gestione degli oggetti attratti dal magnete
  3. Mezzi di contrasto nella risonanza magnetica
  4. Tipi di sequenze nella risonanza magnetica

Sicurezza nella sala magnete

Diventa essenziale evitare che oggetti non compatibili con le apparecchiature della Rmn vengano introdotti nella sala magnete, per cui tutto il personale che entra è certificato. Un tempo si utilizzava un metal detector, ma è comunque necessario sempre chiedere in sede di anamnesi se il paziente ha avuto interventi chirurgici recenti, se ha schegge metalliche (ad esempio negli occhi, come può accadere in alcune professioni), se è stato sottoposto al posizionamento di apparecchiature protesiche quali clip o stent. Infatti, se una persona portatrice di una clip o uno stent non magneto-compatibile entra all’interno della sala magnete, questo verrà attratto dal magnete e strappato dal corpo diventando un proiettile.

Gestione degli oggetti attratti dal magnete

Rimuovere oggetti come lettini d’ospedale o sedie a rotelle attratti dal magnete è estremamente difficile. Non è infatti possibile allontanarli con la forza, e diventa necessario scaricare il magnete completamente (e di conseguenza poi ricaricarlo), con una spesa non indifferente (che oscilla intorno ai 15.000-30.000 €).

Mezzi di contrasto nella risonanza magnetica

I mezzi di contrasto usati in RM sono stati concepiti individuando un elemento capace di condizionare il campo magnetico e di conseguenza il segnale misurato, determinando la formazione di immagini iperintense: il gadolinio.

Questa relazione tra mezzo di contrasto e caratteristiche del campo magnetico spiega perché non si identifica una relazione 1:1 tra concentrazione del mezzo e contrasto dell’immagine, essendo la relazione in questione tale per cui il mezzo determina un aumento del contrasto non direttamente correlabile alla propria concentrazione. Come corollario pratico di questa osservazione, si deduce che, in confronto ad altre metodiche con contrasto, nella risonanza magnetica con contrasto saranno necessarie concentrazioni più basse (e quindi dosaggi più contenuti) di mezzo di contrasto.

Tipi di sequenze nella risonanza magnetica

Diversi tipi di sequenze portano ad immagini che evidenziano caratteristiche diverse dei tessuti; in particolare due sequenze classiche servono ad individuare rispettivamente il t1 ed il t2. Entrambe si basano sull'applicazione di due impulsi a radiofrequenza in grado di far ruotare il vettore magnetizzazione nello spazio di 90° e 180°, ma i due impulsi vengono emessi in ordine inverso nelle due sequenze. Esse prendono il nome di Inversion Recovery e di Spin-Echo. L'applicazione di un solo impulso capace di ruotare la magnetizzazione di 90° produce una sequenza di nome Saturation Recovery:

    Spin echo, in cui si invia prima un segnale di Rf a 90° e poi un segnale di Rf a 180°; si tratta di una sequenza con tempi lunghi.

    • Inversion recovery, in cui si invia prima un segnale di Rf a 180° e poi un segnale di rf a 90° (quindi una situazione opposta a quella della sequenza precedente).

    Gradient echo: si tratta di sequenze molto rapide, usate principalmente con il mezzo di contrasto (vedi oltre) e nate dall’esigenza di accorciare il segnale Rf (inviando segnali Rf a meno di 90°). Essa permette di ottenere tempi di ripetizione Tr molto brevi, e quindi di acquisire immagini in poco tempo.

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Domande da interrogazione

  1. Quali sono i rischi principali legati alla presenza di oggetti non compatibili in una sala di risonanza magnetica (RM)?
  2. Gli oggetti non compatibili possono essere attratti dal magnete diventando proiettili, con rischi elevati per la sicurezza. È fondamentale che il personale e i pazienti siano certificati e privi di elementi metallici non compatibili, come clip o stent non magneto-compatibili.

  3. Qual è il costo associato alla rimozione di oggetti metallici attratti dal magnete di una RM?
  4. La rimozione di oggetti metallici attratti dal magnete comporta la necessità di scaricare completamente il magnete e poi ricaricarlo, con costi che variano tra i 15.000 e i 30.000 €.

  5. Come funzionano i mezzi di contrasto usati nella risonanza magnetica?
  6. I mezzi di contrasto, come il gadolinio, influenzano il campo magnetico modificando il segnale misurato e permettendo la formazione di immagini iperintense. La relazione tra la concentrazione del mezzo di contrasto e l'intensità dell'immagine non è diretta, permettendo l'uso di dosaggi più contenuti rispetto ad altre metodiche.

  7. Quali sono le principali sequenze utilizzate nella risonanza magnetica e come si differenziano?
  8. Le sequenze principali includono Spin Echo e Inversion Recovery, che si basano sull'ordine inverso di impulsi a radiofrequenza per evidenziare caratteristiche diverse dei tessuti. Altre sequenze come Gradient Echo sono progettate per tempi di acquisizione brevi, utili soprattutto con mezzi di contrasto.

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