Concetti Chiave
- La ricostruzione dell'esofago e dello stomaco avviene dopo 6 mesi dall'evento, utilizzando una colonplastica, poiché lo stomaco è spesso compromesso.
- Il processo prevede l'uso del colon, che viene trasportato nel collo attraverso un tunnel dietro lo sterno, evitando il torace per motivi di sicurezza.
- L'anastomosi faringo-colica è a rischio di stenosi, gestita con protesi per mantenere la pervietà esofagea, richiedendo interventi periodici.
- Il trattamento endoscopico è predominante nelle emergenze esofagee, mentre l'intervento chirurgico è raro e riservato a casi specifici.
- Nei traumi esofagei, la mortalità è elevata a causa delle strutture limitrofe coinvolte, e la chirurgia è il trattamento di scelta.
Ricostruzione di esofago e stomaco
La ricostruzione in urgenza non viene fatta poiché sono presenti tutti i meccanismi di prosecuzione del danno citati prima, che impediscono una buona ricostruzione. Viene quindi fatta dopo 6 mesi.La ricostruzione prevede una colonplastica (a differenza della perforazione) poiché lo stomaco non è sicuramente illeso. Il colon viene ruotato sulla colica sx sacrificando la colica media. Viene trasposto nel collo attraverso un tunnel dietro lo sterno (non si passa attraverso il torace perché spesso lì rimane l’esofago sclerotico che non si tocca perché è attaccato a vie aeree e aorta per cui non è rimovibile). Viene fatta la anastomosi faringo-colica e colon-gastrica/colon-digiunale, poi si fanno prove di clampaggio per verificare che la vascolarizzazione sia sufficiente.
L’anastomosi viene fatta a livello faringeo, col rischio di stenosi faringo-colica. Le stenosi vengono gestite con posizionamento di protesi che mantengono il lume esofageo pervio con necessità di sostituzioni e rimaneggiamenti.
È un evento frequente (>100000 casi all’anno negli Usa) in cui il chirurgo non viene coinvolto perché se ne occupa l’endoscopista. Nei bambini sono casi accidentali, nell’adulto si associa spesso a deficit cognitivi, pazienti psichiatrici, detenuti che mangiano vari oggetti.
Se il corpo si blocca a livello esofageo bisogna sempre pensare a una malattia esofagea (acalasia, esofagite eosinofila…), perché non è frequente che un corpo appuntito si blocchi a livello dell’esofago spontaneamente. Le porzioni di esofago dove si blocca il corpo più frequentemente sono l’ipofaringe e l’esofago superiore. In urgenza la Tc è l’esame principe, ma la esofagogastroscopia permette sia diagnosi che terapia immediata.
Il trattamento chirurgico è raro (3% dei pazienti sottoposti a trattamento chirurgico d’urgenza per malattie esofagee), prevale la parte endoscopica.
Altri aspetti
I traumi esofagei sono rarissimi (1% dei pazienti traumatizzati hanno anche un danno esofageo). Le categorie dei traumi sono i traumi penetranti (lesione al collo, coltellata alla schiena…), dove è più frequente il coinvolgimento esofageo, e i traumi chiusi, solitamente a scoppio con barotrauma. La mortalità è alta a causa delle strutture limitrofe spesso coinvolte; viene quindi fatta una Tc. L’endoscopia fatta solitamente è la tripla endoscopia (Egds, laringoscopia, broncoscopia). La chirurgia è il trattamento di scelta con gli approcci visti nella perforazione. La mortalità è solitamente dovuta al trauma che ha causato la lesione all’esofago e non alla perforazione in sé.le Fasi di danno sono:
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1. Danno diretto: il caustico colpisce il tessuto e lo danneggia per azione chimica diretta.
2. Fase acuta: dura una settimana. La necrosi continua distruggendo le fibre collagene dei tessuti dello stomaco e dell’esofago, riducendo la loro forza tensile. Questo è il motivo per cui è controindicato eseguire endoscopie dopo le 24-48h dall’ingestione. Ci può essere una sovrainfezione batterica e una diminuzione della forza contrattile.
3. Riparazione: si ha durante i primi 4 mesi, con deposizione di collagene che, a seconda dell’estensione del danno, determinerà perdita di funzionalità d’organo, accorciamento dell’esofago e reflusso. L’esito a lungo termine è la stenosi. A livello gastrico le stenosi si trovano nell’antro, e posso dare quadri occlusivi.
Domande da interrogazione
- Quando viene effettuata la ricostruzione dell'esofago e dello stomaco in caso di danno?
- Qual è la procedura utilizzata per la ricostruzione dell'esofago e dello stomaco?
- Quali sono i rischi associati all'anastomosi faringo-colica?
- Quali sono le cause comuni di blocco esofageo nei pazienti adulti?
- Quali sono le fasi del danno esofageo causato da agenti caustici?
La ricostruzione non viene effettuata in urgenza ma dopo 6 mesi, per evitare i meccanismi di prosecuzione del danno che impediscono una buona ricostruzione.
La procedura prevede una colonplastica, con il colon ruotato e trasposto nel collo attraverso un tunnel dietro lo sterno, evitando il torace.
C'è il rischio di stenosi faringo-colica, che viene gestito con il posizionamento di protesi per mantenere il lume esofageo pervio.
Nei pazienti adulti, il blocco esofageo è spesso associato a deficit cognitivi, pazienti psichiatrici o detenuti che ingeriscono oggetti vari.
Le fasi del danno includono il danno diretto, la fase acuta con necrosi e sovrainfezione batterica, e la fase di riparazione con deposizione di collagene e possibile stenosi.