Concetti Chiave
- In situazioni di emergenza respiratoria, la desaturazione deve essere trattata prima dell'ipotensione, e la ventilazione non invasiva può essere utile se l'ossigeno semplice non risolve il problema.
- L'edema polmonare acuto e la polmonite sono indicazioni principali per la ventilazione non invasiva, mentre patologie come Ards e fibrosi polmonare presentano limitazioni o controindicazioni.
- La diagnosi di Ards richiede attenzione anche nei reparti a bassa intensità, poiché i pazienti possono avere valori di PaO2/FiO2 maggiori e necessitare comunque di ventilazione non invasiva.
- La misurazione della pressione di incuneamento capillare, utilizzata per distinguere l'edema cardiogeno, è una tecnica specialistica non applicabile in tutte le cliniche.
- Ards è un edema polmonare lesionale distinto dall'edema cardiogeno, caratterizzato da un'infiammazione locale e un'infezione che danneggia gli alveoli, causando stravaso di liquidi.
Problemi di respirazione in emergenza
Se il paziente è dispnoico, ma le vie aeree non sembrano compromesse (quindi abbiamo già indagato ed escluso i problemi di A), passiamo ad indagare i problemi delle vie aeree ancora più basse, gli alveoli, la sede dello scambio dei gas. Sono problemi prioritari rispetto alla C, quindi un paziente ipoteso che desatura va trattato prima per la desaturazione.Questi sono problemi che possono essere trattati con la ventilazione non invasiva se con l’ossigeno semplice non si risolvono. La prima storica indicazione alla ventilazione non invasiva è l’edema polmonare acuto, poi la polmonite; Ards è ai limiti delle indicazioni e la fibrosi polmonare è invece una controindicazione. Ci sono altre patologie il cui la Niv può essere indicata quali patologie neuromuscolari ed obesità, indicazioni croniche.
È una patologia molto grave che normalmente si vede nei pazienti ospedalizzati (sul territorio viene spesso scambiato per una polmonite a causa dei criteri ben precisi necessari alla diagnosi). questa definizione è cambiata rispetto alle precedenti perché ci si è accorti che anche nei reparti a bassa intensità (ad esempio la geriatria standard) molti pazienti sono in ventilazione non invasiva, quindi hanno valori di PaO2/FiO2 maggiori, ma sono ugualmente da attenzionare.
Altri aspetti
Un’altra vecchia definizione vecchia valutava l’origine dell’edema: se il paziente ha una pressione di incuneamento capillare inferiore a 19mmHg. Per misurarla si esegue un cateterismo invasivo nell’arteria polmonare, si gonfia poi il palloncino e si misura la pressione dei vasi polmonari per stimare la pressione pre-capillare. È una tecnica che si usa solo in ambienti super-specialistici, quindi non poteva essere utilizzata in una definizione clinica fruibile a tutti i centri. L’importante è che passi il concetto che stava dietro a questa misurazione: l’edema non deve essere cardiogeno.Nella definizione viene descritto anche un timing (giusto secondo l’esperienza del prof): i pazienti non vanno in Ards da un giorno all’altro, hanno un lento progredire della patologia che può essere definita a 2 colpi, un insulto iniziale precedente all’insufficienza respiratoria.
Ards dal punto di vista istologico è un edema polmonare lesionale da distinguere dall’edema polmonare cardiogeno. Quest’ultimo legato all’aumento delle pressioni idrostatiche sul versante post-capillare (perché è il cuore che determina una congestione a monte) che causa uno stravaso di liquidi negli alveoli nonostante i vasi capillari siano sani. Nell’Ards il vaso è lesionato e dà una problematica infiammatoria, quindi si sviluppata quando c’è un infezione locale (tipo il Covid), vengono liberate grandi quantità di citochine, si lesiona gli alveoli e si ha lo stravaso di liquidi. Ecco perché nella definizione è specificato che non deve esserci un edema polmonare o un sovraccarico di liquidi, perché altrimenti si tratta di altre patologie.
Domande da interrogazione
- Quali sono le indicazioni principali per l'uso della ventilazione non invasiva nei problemi respiratori?
- Come si distingue l'Ards dall'edema polmonare cardiogeno?
- Qual è il ruolo della pressione di incuneamento capillare nella diagnosi di edema polmonare?
- Qual è il processo di sviluppo dell'Ards secondo la definizione attuale?
La ventilazione non invasiva è indicata principalmente per l'edema polmonare acuto e la polmonite. È ai limiti delle indicazioni per l'Ards e controindicata per la fibrosi polmonare. Può essere indicata anche per patologie neuromuscolari e obesità.
L'Ards è un edema polmonare lesionale causato da un'infiammazione e danno agli alveoli, mentre l'edema polmonare cardiogeno è legato all'aumento delle pressioni idrostatiche post-capillari causate da problemi cardiaci.
La pressione di incuneamento capillare, misurata tramite cateterismo invasivo, aiuta a distinguere l'edema polmonare cardiogeno da quello non cardiogeno, ma è una tecnica usata solo in ambienti super-specialistici.
L'Ards non si sviluppa improvvisamente ma progredisce lentamente, spesso preceduto da un insulto iniziale. È caratterizzato da un edema polmonare lesionale e infiammazione, senza sovraccarico di liquidi o edema cardiogeno.