Concetti Chiave
- I fattori scatenanti dello scompenso cardiaco includono ipertensione non controllata, ischemia miocardica, aritmie e infezioni, in particolare polmonari.
- Cardiotossine come l'alcol e la cocaina possono causare scompensi cardiaci, specialmente in pazienti già affetti da cardiopatie croniche.
- Il monitoraggio della diuresi è cruciale; un output inferiore all'atteso richiede variazioni nel dosaggio dei diuretici.
- La ventilazione non invasiva, come la Cpap, è essenziale nel trattamento dello scompenso cardiaco acuto per ridurre il precarico cardiaco.
- La furosemide è il diuretico dell'ansa più utilizzato, con dosaggi variabili a seconda della resistenza del paziente al trattamento.
Trigger di scompenso cardiaco
I fattori precipitanti uno scompenso cardiaco includono:-
1. Ipertensione non controllata
2. Ischemia miocardica
3. Aritmie:
4. Infezioni: soprattutto infezioni polmonari. Per questa ragione viene dato grande peso alle campagne vaccinali.
5. Eccesso nella somministrazione di liquidi
6. Anemia
7. Mancata compliance, soprattutto nella terapia con diuretici
8. Tireotossicosi
9. Cardiotossine: in particolare l’abuso alcolico può causare edema polmonare acuto anche in soggetti giovani. Può anche essere un fattore precipitante in un paziente che è già cardiopatico cronico. Un'altra sostanza cardiotossica che può dare scompenso è la cocaina
10. Farmaci: che determinano ritenzione idrosalina, quali Fans e corticosteroidi e farmaci oncologi.
Dopo la somministrazione è fondamentale monitorare la risposta clinica, tipicamente rapida con aumento della diuresi e riduzione della congestione vascolare, che rappresenta il cardine fisiopatologico e sintomatologico con dispnea da edema alveolare. Per una migliore valutazione della diuresi in questi pazienti si posiziona un catetere vescicale e l'output urinario atteso dopo 6 ore è ≥ 100-150 ml/h.
Altri aspetti
A questo punto: Se la diuresi è:-
● adeguata: il farmaco viene ripetuto a dose simile ogni 12 ore per via e.v.
● inferiore all'atteso: si può raddoppiare la dose fino a raggiungere il valore massimo di 400-600mg/die.
Il trattamento con Cpap fa parte delle linee guida quindi se vi è un’indicazione a farlo questo deve essere fatto. La Niv richiede la collaborazione del paziente, questo può essere un problema pazienti anziani con multimorbilità e problematiche di tipo cognitivo dato che comunque il casco per la ventilazione è poco confortevole per il paziente. Esistono altre opzioni di ventilazione non invasiva come maschere facciali e maschere oro-facciali.
E’ l’altro caposaldo nel trattamento dello scompenso cardiaco acuto, e ha come obiettivo la riduzione del precarico cardiaco. In particolare, vengono usati diuretici dell’ansa potenti e che inizino ad agire nell'arco di 10 minuti, tendenzialmente vengono dati per via parenterale seppure a volte possono essere dati per os. La furosemide è il diuretico dell’ansa più utilizzato. Il dosaggio della furosemide è molto variabile e dipende da vari fattori. Se il paziente sta già assumendo la furosemide a casa questo tenderà ad essere più resistente e necessiterà di dosaggi più elevati.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali fattori che possono scatenare uno scompenso cardiaco?
- Come viene monitorata la risposta clinica dopo la somministrazione di diuretici in pazienti con scompenso cardiaco?
- Qual è il ruolo della ventilazione non invasiva nel trattamento dello scompenso cardiaco acuto?
- Quali sono le considerazioni sul dosaggio della furosemide nei pazienti con scompenso cardiaco?
I fattori includono ipertensione non controllata, ischemia miocardica, aritmie, infezioni polmonari, eccesso di liquidi, anemia, mancata compliance con la terapia, tireotossicosi, cardiotossine come l'alcol e la cocaina, e farmaci che causano ritenzione idrosalina.
La risposta clinica viene monitorata attraverso l'aumento della diuresi e la riduzione della congestione vascolare. Si utilizza un catetere vescicale per valutare l'output urinario, che dovrebbe essere ≥ 100-150 ml/h dopo 6 ore.
La ventilazione non invasiva, come la Cpap, è utilizzata per ridurre il precarico cardiaco e migliorare il distress respiratorio. È parte delle linee guida e richiede la collaborazione del paziente, ma può essere problematica per pazienti anziani con multimorbilità.
Il dosaggio della furosemide è variabile e dipende da diversi fattori, inclusa la resistenza del paziente che già assume il farmaco a casa. In questi casi, potrebbero essere necessari dosaggi più elevati.