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Concetti Chiave

  • L'emostasi regola l'equilibrio tra forze anticoagulanti e pro-coagulanti per prevenire emorragie e trombosi.
  • Emostasi primaria e secondaria collaborano per formare un tappo emostatico, mentre la fibrinolisi dissolve i coaguli.
  • I disturbi dell'emostasi primaria causano sanguinamenti superficiali, mentre quelli secondari provocano emorragie profonde.
  • La diagnosi di disturbi emostatici richiede analisi di laboratorio, poiché i sintomi possono sovrapporsi tra le due forme.
  • Le piastrine, essenziali nel processo emostatico, sono attivate da diverse vie e hanno una vita media di 10-12 giorni.

L’emostasi è un meccanismo fisiopatologico che ha la finalità di mantenere il sangue fluido all’interno dei vasi e di impedirne la fuoriuscita quando il vaso si rompe.

Indice

  1. Equilibrio tra forze anticoagulanti e pro-coagulanti
  2. Divisione dell'emostasi e sintomi associati
  3. Attivazione e eliminazione delle piastrine

Equilibrio tra forze anticoagulanti e pro-coagulanti

L’emostasi può essere considerata un delicato equilibrio tra:

- Forze anticoagulanti: che mantengono il sangue fluido quando i vasi sono integri.

- Forze pro-coagulanti: che prevengono l’eccessiva fuoriuscita di sangue dai vasi lesionati.
Se il sistema si sbilancia, si possono avere due problematiche opposte:

- Sbilanciamento a favore delle forze anticoagulanti, si ha rischio di emorragia. Può avvenire per:

- Pazienti portatori di difetti emostatici

- La lesione vascolare è talmente grave che il sistema emostatico non è in grado di tamponarla

- Sbilanciamento a favore delle forze pro-coagulanti, si ha trombosi (30% delle morti in ospedale).

Entrambe le condizioni sono estremamente gravi.

Divisione dell'emostasi e sintomi associati

L’emostasi si divide in tre parti:

- Emostasi primaria: coinvolge il versante vaso-piastrinico

- Emostasi secondaria: coinvolge i fattori della coagulazione

- Fibrinolisi: lisi fisiologica del coagulo che si è formato all’interno del vaso. Ha ruolo di controllo sul processo.

Le prime due concorrono in sinergia alla formazione di un tappo emostatico.

I fattori coinvolti nelle due forme sono diversi e le patologie a carico dei due processi presentano segni e sintomi differenti.

- Nei disturbi dell’emostasi primaria i sintomi principali sono: sanguinamento superficiale, petecchie, porpora, ecchimosi, emorragie gengivali e metromenorragia. Si tratta generalmente di problematiche superficiali.

- Nei disturbi dell’emostasi secondaria i sintomi principali sono: ematomi; sanguinamento profondo a livello di articolazioni, muscoli, tratto gastrointestinale, SNC, altri tessuti molli. Si tratta generalmente di emorragie profonde.

Le varie sintomatologie non vanno però considerate a “compartimenti stagni” infatti è possibile che sintomi tipici di un disturbo possano essere riscontrati anche nell’altro. Essi non possono essere utilizzati per avere una certezza di diagnosi, saranno infatti necessarie analisi di laboratorio per avere la certezza.

Attivazione e eliminazione delle piastrine

Le piastrine sono attivate attraverso tre meccanismi:

- esposizione della porzione sotto endoteliale in seguito alla morte della cellula endoteliale

- attivazione diretta da parte della trombina

- attivazione reciproca fra piastrine. L’eliminazione avviene nella milza e in piccola parte nel fegato. Normalmente in circolo si trovano 150-350000/µL e hanno vita media di 10-12 giorni.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo scopo principale dell'emostasi?
  2. L'emostasi ha la finalità di mantenere il sangue fluido all'interno dei vasi e di impedirne la fuoriuscita quando il vaso si rompe.

  3. Quali sono le conseguenze di uno sbilanciamento del sistema emostatico?
  4. Uno sbilanciamento a favore delle forze anticoagulanti può portare a emorragia, mentre uno sbilanciamento a favore delle forze pro-coagulanti può causare trombosi.

  5. Quali sono i sintomi principali dei disturbi dell'emostasi primaria e secondaria?
  6. Nei disturbi dell'emostasi primaria, i sintomi includono sanguinamento superficiale e petecchie, mentre nei disturbi dell'emostasi secondaria, i sintomi principali sono ematomi e sanguinamento profondo.

Domande e risposte